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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 3 ottobre 2018

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma il 9 ottobre: "Il cigno nero e il cavaliere bianco", giornalismo-verità in palcoscenico.

Martedì 9 ottobre (ore 21) arriva, al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma, lo show "Il cigno nero e il cavaliere bianco", di e con Roberto Napoletano, per la regìa di Angelo Generali (durata 1 ora e 25 minuti, biglietto 10 euro). Il primo Cigno nero italiano della storia, quindi. Che cosa è il Cigno nero? Un evento raro frutto di tante cause improbabili che incredibilmente succedono tutte insieme e determinano un danno gravissimo. Quella di Roberto Napoletano è un’opera teatrale di giornalismo-verità, un'operazione di conoscenza e di divulgazione della storia della Grande Crisi per rendere gli italiani tutti, a partire dai giovani, più consapevoli e, quindi, padroni del loro futuro. Un progetto che si propone di coprire un vuoto abissale e in cui si toccano corde molto più scoperte di quanto sembri.
Lo spettacolo è articolato in cinque quadri - Il Cigno nero, Generazione P come Precarietà anzi Paura, L'altro Mario, il Cavaliere Bianco, Je suis italien -  e racconta al pubblico la Grande Crisi come non è mai stato fatto prima, offrendo una ricostruzione romanzata a tratti da giallo thriller (ma tutto vero) sulla base delle testimonianze delle massime fonti possibili istituzionali e finanziarie, Capi di stato e di governo nazionali ed esteri, banchieri centrali e d’affari, italiani, europei e americani. 
Un racconto mai smentito che svela trame internazionali sconosciute, protagonisti e comparse di casa nostra, le mani predoni della finanza d’oltralpe e le “sofferenze” dei nostri giovani, segreti e interessi geopolitici, furbacchioni, capitalismo di relazione all’italiana, la forza di un sistema di imprese familiari che lotta e vince nel mondo in un Paese che tiene insieme (fino a quando?) Germania e Grecia. 

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