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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 3 ottobre 2018

TEATRO - Da lunedì 8 ottobre riprende "Eliseo Cultura": Battista racconta "il senso di colpa del Dottor Zivago".


Lunedì 8 ottobre (ore 20.30) riprendono con Pierluigi Battista gli appuntamenti di “Eliseo Cultura” al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma. Trentasette incontri gratuiti a cura di Alessandro Vaccari che hanno l’obiettivo di promuovere la fruizione e la comprensione del patrimonio culturale in tutte le sue differenti espressioni oltre alla drammaturgia. Un fitto calendario di lezioni, presentazioni, approfondimenti, confronti e proiezioni articolati attraverso cicli di incontri con cadenze mensili per tutta la stagione che spazieranno tra scienza, letteratura, poesia, arte interpretando la complessa attualità sociale e culturale del nostro Paese.
Pierluigi Battista, autore, inviato e editorialista del Corriere della Sera di cui è stato vicedirettore dal 2004 al 2009, racconta la vita da romanzo di Boris Pasternak, una storia avvincente di donne e poeti, spie e carteggi segreti, in cui si intrecciano pericolosamente letteratura e passione.
Quando il 16 agosto del 1960 la polizia sovietica bussa alla porta di Olga Ivinskaja, la donna conosce già il motivo di quella visita sgradita. Da quindici anni è infatti l’amante, l’amica, la confidente dello scrittore Boris Pasternak, diventato un nemico della patria all’indomani della pubblicazione clandestina del Dottor Živago. Olga è entrata a tal punto nel cuore di Boris da ispirare la protagonista femminile del romanzo, l’immortale Lara. Nel 1960 Pasternak è ormai morto da qualche mese, sono passati tre anni dalla prima edizione del romanzo e due anni dal Premio Nobel che è stato costretto a non ritirare, così Olga finisce in Siberia dopo un processo sommario. È solo l’ultimo capitolo, postumo, della vita sentimentale di uno scrittore irregolare, segnata da amori folli e abbandoni repentini: dalla seconda moglie Zinaida, rubata a un amico, alla poetessa Marina Cvetaeva, fino all’incontro folgorante con la sua nuova musa, Olga. Intorno, scorre la vita ambigua di Pasternak verso un regime che contesta in privato ma che non esita ad appoggiare pubblicamente, tradendo gli ideali dei compagni intellettuali come Anna Achmatova e Osip Mandel’štam, che conoscevano gli orrori della Lubjanka.

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