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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 31 ottobre 2018

TEATRO - All'Eliseo di Via Nazionale in Roma Nigrelli dirige ‘Cose così’: Storie di uomini e donne comuni seguendo Carver.


All’Eliseo OFF del Teatro Eliseo in Via Nazionale a Roma va in scena, dal 4 al 28 novembre prossimi (durata 75 minuti, prezzo 7 euro), “Cose così”, di Paola Ponti con testo liberamente ispirato ad alcuni racconti di Raymond Carver, con Arianna Cremona, Mario Russo, Stefano Quatrosi, Carmen Giardina, Amandio Pinheiro, Elodie Treccani e Danilo Nigrelli, che ne cura la regia.
Prendi qualcosa dalla vita di tutti i giorni, senza trama e senza finale, così Anton Cechov definiva l’arte del racconto. Raymond Carver prese alla lettera questo insegnamento e diventò uno dei più grandi esponenti di narrativa breve. “In ‘Cose così’ – spiega l’autrice Paola Ponti – ho chiesto in prestito alcune storie, ma soprattutto suggestioni del grandissimo interprete dell’animo umano che è Raymond Carver e ho scritto una giornata di tre coppie. Sono personaggi di ‘tutti i giorni’ appunto, che insieme rappresentano nella loro unicità, i dolori, le speranze e le delusioni in una condensazione di eventi che portano queste 24 ore a diventare in qualche modo l’arco di una vita.
Cose così rappresenta le storie di uomini e donne comuni, di vite dolorosamente normali, storie senza suspense e senza colpi di scena, ma perennemente vibranti di tensione e commozione: la violenza, la disperazione, l’incomunicabilità, ma anche la tenerezza, la condivisione e la pietà, vengono disegnate coi colori neutri e i tratti nitidi dei gesti apparentemente più banali, che sono però alla fine i più profondi e sinceri.”
Chiosa il regista w attore Danilo Nigrelli: “Come si raccontano Cose così? Forse l'unica strada che possiamo percorrere è quella indicata da Carver, senza sentimentalismo ma con passione, senza psicologismo ma in profondità. E con quel lieve senso di stonamento che la Vita dà quando è al “naturale”, così come ce la serve Carver. Le parole che ci sono in questo testo bastano da sole. La sfida è aderirvi raccontandole.”

INIZIATIVE - A "Italia in Miniatura" di Rimini il 4 novembre prossimo: Ecco la "Marcia degli Zombie".


A Italia in Miniatura di Rimini l’evento Marcia degli Zombie si terrà domenica 4 novembre. Causa maltempo, l’evento è stato spostato a domenica, quando alle 15 l’Italia verrà invasa dalla più divertente Marcia degli Zombie di tutti i tempi, quella dove anche i bambini possono partecipare.
A disposizione del pubblico ci saranno 6 truccatori professionisti dalle 10 del mattino: per gli adulti effetti speciali cinematografici, per i bimbi le truccabimbi in versione horror (fra le quali Arianna Barlini, pluricampionessa italiana di face-painting).
Nella Marcia degli Zombie si gioca tutti insieme, dividendosi fra zombie e cacciatori, in collaborazione con Zombie-not-dead. Gli Zombie invaderanno l’Italia e i cacciatori dovranno “guarirli“ con l’antidoto. La battaglia imperverserà per tutta la penisola e sarà adrenalinica e divertente, fino al gran finale in Piazza Italia, dove il nuovo Show farà letteralmente esplodere la piazza di allegria. Novità Halloween 2018 a Italia in Miniatura: insieme agli zombie arriva anche una escape-room, il gioco a squadre dove si gioca contro il tempo per risolvere enigmi e trovare indizi per battere gli altri giocatori.
I bambini potranno cimentarsi nei laboratori di intaglio zucche: si potrà creare una zucca di Halloween da portare a casa per celebrare la festa perfetta. I laboratori si tengono ogni pomeriggio alle 15 ad eccezione del 4 novembre, dove verranno svolti alle 11.
Alle 15:45 dal palco di Piazza Italia è spettacolo con lo Halloween Horror Show un musical diretto e coreografato da Elena Ronchetti. Nel parco, tutte le attrazioni saranno in funzione fino alle 16. Promozione famiglia in tutti i parchi -  I parchi Italia in Miniatura, Oltremare Riccione e Acquario di Cattolica sono aperti fino a domenica 4 novembre. Ingresso gratuito per i bimbi in maschera il 31 ottobre e ì 1 novembre, se accompagnati da un adulto pagante biglietto intero. Possibilità di biglietti combinati per due o tre parchi, per non perdersi neanche un brivido. Per ulteriori info: www.italiainminiatura.com – www.oltremare.org – www.acquariodicattolica.it.

lunedì 22 ottobre 2018

INIZIATIVE - Boville, una festa per richiedere l'autonomia.

Oggi ricade il 25° anniversario della nascita del fu Comune di Boville, oggi ridimensionata a frazione di Marino (Roma), ma che torna a chiedere con forza l'autonomia di un tempo. Tanti gli eventi legati alla celebrazione di una data così importante: alle 17 cerimonia a Frattocchie davanti il "Monumento ai Caduti" in Piazza 21 ottobre; dalle 18 alle 21, presso la Sala parrocchiale di Piazza Togliatti a Santa Maria delle Mole, incontro rievocativo aperto a tutti, che guarda al futuro con i contributi di molti artisti bovillensi, tra cui Marco Bellitto (studioso e scrittore), Luigi Tani (regista e attore), Sergio Panaja (tenore e maestro di canto), Giovanni Violo (maestro di musica), Paolo Valentino (menestrello), Agostino Cerino (filatelico), Giuliana Taddei (maestra e ricercatrice di piatti tipici), Canti popolari di pastori, contadini e altro ancora. "Il venticinquennale della nascita del Comune di Boville è un anniversario speciale e lo è per tutti - ha dichiarato Pino Cardente, primo proponente della legge popolare per l'autonomia avviata il 26 giugno 1990 - Ci aspettiamo che sia speciale l'approccio da parte di ogni bovillense e di tutti coloro che interagiscono con noi in tutti i settori della società civile alle istituzioni, dall'economia al sociale, dalla scuola all'informazione". Prevista anche la presenza dell'onorevole Roberto Morassut e di Alfonso Pascale (studioso e scrittore di sviluppo agrituristico), dei promotori della Legge Popolare per l'Autonomia Comunale di Boville e dei Promotori della Legge Popolare per Roma Capitale Metropolitana. 

giovedì 18 ottobre 2018

TEATRO - Al Piccolo Eliseo in Roma torna Luca Serianni: Tre sguardi (profondi) sulla poesia di Dante.


Dopo il grande successo raccolto nelle passate edizioni, il Professor Luca Serianni torna ospite di Eliseo Cultura al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma, per dare voce al sommo poeta con un ciclo di appuntamenti sulla poesia di Dante. Tre gli incontri, tutti di lunedì alle ore 18.30, e tutti a ingresso libero sino ad esaurimento posti, su Dante visto tra le pieghe della sua opera: La lingua della "Commedia", Le invettive dantesche e Le similitudini della "Commedia". Lo scorso lunedì, primo appuntamento, è ruotato intorno all'invettiva, rivolta a persone, a città o anche a vizi, ed è una caratteristica della “Commedia” che si distribuisce in tutte le tre cantiche: anche nel Paradiso e in prossimità dell'Empireo, quando Dante mette in bocca a Beatrice un’aspra rampogna contro i monaci antoniani. Nella missione di cui Dante si ritiene investito la condanna aperta del male, e specialmente della corruzione della Chiesa, è una necessità morale e, insieme, una cifra caratteristica della sua poesia.
Lunedì 26 novembre pv sarà la volta de “Le similitudini della commedia”. Quando Dante scrive il suo poema, il ricorso alla similitudine è poco frequente nella poesia volgare e i trattati di retorica del tempo invitano a servirsene con misura. La grande presenza di questa risorsa retorica in Dante, tanto familiare ai suoi lettori (“come d’autunno si levan le foglie, quali colombe dal disio chiamate”…) non è solo un omaggio al classicismo e al suo prediletto Virgilio; è un mezzo per potenziare il significato del testo, suggerendone implicazioni più profonde.
Infine, chiude il trittico lunedì 10 dicembre con “Le figure femminili della Commedia”. 
Per molti lettori la “Commedia” è legata in primo luogo ai personaggi che ne popolano i canti: sono prevalentemente personaggi maschili (Farinata, Ugolino, Sordello, Carlo Martello), ma molti personaggi femminili sono altrettanto memorabili. Quali sono i caratteri delle donne che Dante incontra nell’aldilà? E in che misura riflettono la percezione della donna e la sua posizione nella società del tempo?

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Via Nazionale tre lunedì per riflettere: Disperatamente italiani, tre domande per un esame di coscienza.

Al  Piccolo Eliseo in Roma, per “Eliseo Cultura”, parte lunedì il primo di tre appuntamenti racchiusi nel contesto di "Disperatamente italiani - Tre domande per un esame di coscienza", dibattito curato dal giornalista Ernesto Galli della Loggia. "Disperatamente italiani" perché solo così oggi si può esserlo, deposti orgogli e vanità ridicoli. Oggi più che mai: quando da ogni parte ci assedia l’incertezza e ci sembra di respirare una soffocante aria di declino; quando siamo costretti a guardare al passato per capire se abbiamo ancora un futuro. Se ha ancora un futuro il Paese che nonostante tutto ostinatamente amiamo. Di seguito i tre appuntamenti ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Lunedì 22 ottobre - Perché è finita così? Perché l’Italia è un Paese sempre più diverso dagli altri, e di certo non in meglio? Quali errori sono stati commessi in passato, e da chi, se da vent’anni siamo fermi o arretriamo? Interverranno: Paolo Mieli Giovanni Orsina.
Lunedì 19 novembre A che cosa (ci) serve l’Europa? Oggi dire Europa vuol dire sempre più parlare di un fallimento. Facendoci così dimenticare i vantaggi che ne abbiamo ricavato. Nella prossima primavera saremo chiamati a decidere se il futuro potrebbe essere diverso e a quale condizione. Interverranno Giuliano Amato e Salvatore Rossi 
Lunedì 17 dicembre: Ci sarà ancora l’Italia nel 2050? Il declino demografico sembra condannarci. Ma forse ancora più distruttiva è l’indifferenza che abbiamo per il nostro passato, per la nostra identità. Interverranno Lucia Annunziata e Roberto Volpi.

TEATRO - All'Eliseo in Roma dal 30 ottobre al 25 novembre prossimi: “Cyrano de Bergerac”, ouverture stile Barbareschi per il Centenario dell’Eliseo di Via Nazionale

“Cyrano de Bergerac” che apre la stagione del Centenario del Teatro Eliseo di Via Nazionale in Roma (da martedì 30 ottobre a domenica 25 novembre prossimi, prezzi da 15 a 35 euro), è una commedia in versi martelliani in due atti (due ore e mezza di piece) e divisa in cinque quadri. Scritta nel 1897 da Edmond Rostand, protetto di Sarah Bernhardt, uomo ricco e illuminato di cui ricorrono quest’anno i cento anni dalla morte, è la storia di un fenomenale spadaccino, spirito libero e poeta che porta nel bel mezzo della faccia un naso che “di almeno un quarto d’ora sempre lo precede”.  La figura di Cyrano è entrata di diritto nell’immaginario popolare tanto che le sue vicende sono state tradotte, adattate e interpretate innumerevoli volte. Cyrano è uno dei personaggi più amati del teatro: brutto ma bello nel suo essere temerario, paga di persona per ogni atto di coraggiosa intransigenza; è straordinariamente moderno, un simbolo di coerenza e di libertà che ancora oggi continua a sorprenderci. Le caratteristiche di questa figura eccezionale, a metà fra storia e mito, fanno peraltro sì che il testo abbia la peculiare caratteristica di attraversare i generi e pur restando una delle storie più intense e commoventi che siano mai state scritte, si concede momenti di autentica forza politica. Il desiderio morale e filosofico di esprimere coraggio e passione in ogni azione della propria vita è un atto profondamente politico che ci incatena al destino di Cyrano tanto da uscirne rinnovati, purificati.
“Cyrano de Bergerac è un’opera teatrale rivoluzionaria”, afferma Luca Barbareschi, “il protagonista incarna gli ideali della modernità, gli stessi dogmi di libertà e uguaglianza proclamati dalla Rivoluzione francese e ancor prima dai padri fondatori degli Stati Uniti d’America. Peraltro il monologo del secondo atto ‘No grazie!’ è di una attualità assoluta; ai vizi provenienti dalla mancanza di dignità – l’assoggettamento al potere, il servilismo alle convenzioni e alla politica, la consuetudine alla raccomandazione, il timore della sconfitta - Cyrano contrappone la dignità del lavoro, il diritto al lavoro per scelta e non per profitto, dichiarando di voler solo cantare, sognare, sereno, gaio, libero e indipendente, con voce possente e occhio sicuro. Rostand affida alle parole del suo protagonista concetti che sono i pilastri di quello che dovrebbe essere il rapporto tra il singolo e il mondo: la dignità dell’uomo e la libertà delle idee”. Continua, puntualizzando, Barbareschi: “Cyrano non è un anarchico, è un militare, è un guascone al servizio del Re. Vive all’interno delle regole e pur sfidando De Guiche, lo affronta non a duello ma a parole. Ed è la parola stessa che innesca il meccanismo di redenzione, di riscatto per l’uomo di Richelieu che alla fine sceglierà di combattere al suo fianco”.
Personaggi e interpreti:  Luca Barbareschi sarà Cyrano, Linda Gennari sarà Rossana, Duilio Paciello “Cristiano”, Thomas Trabacchi “De Guiche”, Duccio Camerini “Regueneau”, Massimo De Lorenzo “Le Bret”, Valeria Angelozzi “Lisa/Bellarosa/Suor Marta”, Gerardo Maffei “Cuigy/Cappuccino/Cadetto”, Federica Fabiani “Governante/Madre Margherita/Spettatore/Presidentessa Aubry”, Raffaele Gangale “De Valvert/Guardia/Poeta/Cadetto”, Alessandro Federico “Ligniere/Cadetto”, Federico Le Pera “Marchese/Cadetto”, Matteo Palazzo “Jodelet/Poeta/Cadetto”, Carlo Ragone “Montfleury/Carbone di Castelgeloso”, Alberto Torquati “Borghese/Rosticciere/Cadetto”, e gli allievi del corso di Recitazione della Scuola d’Arte Cinematografica Gian Maria Volonté.

TEATRO - Al Teatro in Portico in Roma week-end con gli "Arieccoli": “La Taverna der Gallo d’Oro”, horror comico da gustare.


Il Teatro in Portico di Circonvallazione Ostiense 195 in Roma ospita domani, venerdì 19 ottobre ore 21, sabato 20 ottobre ore 21 e domenica 21 ottobre ore 18, la Compagnia Teatrale “Arieccoli” che presenta lo spettacolo “La Taverna der Gallo d’Oro”, scritta e diretta da Massimo Galli che ne cura la regia con l’aiuto regista Marco Pensegi (posto unico Euro 12, ingresso gratuito per i ragazzi fino a 12 anni).
La commedia è ispirata alle macabre storie che nel passato si raccontavano ai ragazzi quando televisione e social media non esercitavano ancora il dominio assoluto nelle case e i giovani erano attratti e incuriositi da tutto ciò che poteva dar loro una forte emozione, capace di trascinarli piacevolmente nel regno della paura. “La Taverna der Gallo d’Oro” è questo tipo di storia anche se rivolta ad un pubblico adulto, con una serie di personaggi strampalati e surreali: il locandiere malvagio, la moglie truce, il mostruoso garzone, due incauti avventori che fuggono da una Roma messa a sacco dall’esercito di Carlo V, un conte sbruffone e vile, una zingarella che per vendetta torna nel luogo dell’eccidio dei genitori e infine una improbabile duchessa spagnola che col fido valletto cerca di ritornare in patria. Gli attori, in ordine di apparizione: “Modesto”, al secolo Roberto Tacchinai; “Alberico”, Mauro Antonelli; “Lavinia”, Paola Gervasi; “Ruggiero”, Claudio Lippa; “Palmerino”, Stefano Carla Diomedi; “Assunta”, Giulia Cesaroni; “Alegranza”, Concetta D’Angelo; “Valletto”, Marco Pensegi. Situazioni divertenti insomma spezzano continuamente l’incalzare degli avvenimenti che, dall’inizio alla fine, rispettano il carattere dell’horror comico con un finale a sorpresa. C’è anche la partecipazione straordinaria del coro “Le cugggine” per la direzione di Manuela Galli.

lunedì 15 ottobre 2018

TENNIS - 39 anni dopo Panatta e Barazzutti: Cecchinato raggiunge Fognini nella top20. E la Giorgi entra nelle prime 30...


Ecco il lunedì d’oro per il tennis italiano: l’ATP ha pubblicato le classifiche settimanali e 39 anni dopo Panatta e Barazzutti (maggio 1979, il primo era 19 il secondo 16), abbiamo due giocatori nei primi venti del mondo. A Fognini, numero 14 e nei top 20 ininterrottamente dallo scorso, si è aggiunto l’uomo venuto dal nulla, ovvero quel  Marco Cecchinato da Palermo che è vera sorpresa dell’anno a livello mondiale, non sollo nazionale. Grazie agli ottavi di finale nel Masters 1000 di Shanghai, infatti, il siciliano si è issato al 19esimo posto della classifica, ovviamente suo best ranking con ampi margini di crescita se, nelle ultime settimane ed inizio 2019, saprà fare altri risultati importanti. Vale la pena ricordare che l’Italia ha due rappresentanti nei primi 20 insieme ad altre poche nazioni, nello specifico Argentina (Del Potro e Schwartzman), Croazia (Cilic e Coric) e Stati Uniti (Isner e Sock). Peraltro Cecchinato è il nono tennista italiano nell’Era open ad entrare fra i primi venti giocatori della classifica ATP, dopo Adriano Panatta (numero 4), Barazzutti (7), Bertolucci (12), appunto Fognini (13), Seppi (18), Camporese (18), Gaudenzi (18) e Furlan (19).
Inoltre, se Fognini e Cecchinato dovessero mantenere la posizione sino a fine stagione, sarà la seconda volta nella storia che due tennisti italiani chiudono l’anno tra i primi 20 dal 1973: nella prima classifica di fine anno nella storia dell’Atp, Panatta era numero 14 del mondo e Bertolucci numero 20. E dietro i due, oltre al navigato Seppi, si può ben sperare nella completa maturazione di Matteo Berettini, 22enne romano già numero 52 del ranking, e di altri ragazzotti baldanzosi, tipo Sonego, Donati, Quinzi, Napolitano, Moroni, ecc. Ma le buone news non vengono solo dal settore maschile, anche da quello femminile, dove con lacrime di gioia la redenta Camila Giorgi, per la prima volta in carriera, ha abbattuto il muro delle prime 30 per collocarsi al numero 28 grazie alla vittoria sul veloce indoor di Linz, in Austria, secondo titolo in carriera. Della Giorgi ha stupito la tenuta mentale e atletica, segno che anche per lei la maturazione completa non è poi così lontana. Con un ricambio generazionale in atto che tarda ad arrivare per la fatica che fanno le altre ragazze (Trevisan, Paolini, Chiesa ed altre) a qualificarsi per i tornei che contano, e con la Errani ancora al palo per squalifica (nonostante tutto ancora numero 92), questa scalata della Giorgi è una manna dal cielo. Ci guadagnano tutti, insomma, Federazione e giocatrice.  


venerdì 5 ottobre 2018

INIZIATIVE - Ad Oltremare tutto sulla Falconeria: ""Conosci i rapaci", progetto da vivere.

Come si diventa falconiere? Quali rapporti si instaurano tra gli esseri umani e i rapaci, così misteriosi e affascinanti? Come si possono tutelare e proteggere questi predatori dell’aria? Da questo mese ad Oltremare, sulla collina di Riccione, è possibile scoprire il favoloso mondo dei rapaci e della Falconeria, tradizione secolare e dal 2010 riconosciuta dall’Unesco, patrimonio culturale immateriale dell’umanità. Ogni giorno di apertura del Family Experience Park, tra ottobre e gennaio (alle 14.50 per la precisione) il pubblico sarà coinvolto in un nuovo appuntamento quotidiano nell’arena di volo: ‘Conosci i rapaci’. Un momento di interazione dei maestri falconieri di Oltremare con i più giovani esemplari ospiti del Mulino del Gufo. Si potranno scoprire tutti i segreti su come diventare falconiere, su come vivono e crescono falchi, poiane, gufi e avvoltoi, e tutti gli altri volatili simbolo di forza e eleganza. Sarà un dietro le quinte davvero speciale, alla scoperta di alcuni esemplari e anche delle specie a rischio estinzione, per far apprendere i giusti comportamenti da tenere in natura per la salvaguardia anche dei loro habitat naturali. Emozioni a non finire poi con l’incontro a tu per tu con un meraviglioso maschio di gufo reale al termine di Conosci i Rapaci. Oltremare torna aperto al pubblico questa domenica dalle 10 alle 18, poi tutte le domeniche di ottobre, dal 31 ottobre al 4 novembre per festeggiare Halloween e ancora per le festività natalizie l’8 e il 9 dicembre, poi tutti i giorni dal 26 dicembre al 6 gennaio 2019.

mercoledì 3 ottobre 2018

TEATRO - Da lunedì 8 ottobre riprende "Eliseo Cultura": Battista racconta "il senso di colpa del Dottor Zivago".


Lunedì 8 ottobre (ore 20.30) riprendono con Pierluigi Battista gli appuntamenti di “Eliseo Cultura” al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma. Trentasette incontri gratuiti a cura di Alessandro Vaccari che hanno l’obiettivo di promuovere la fruizione e la comprensione del patrimonio culturale in tutte le sue differenti espressioni oltre alla drammaturgia. Un fitto calendario di lezioni, presentazioni, approfondimenti, confronti e proiezioni articolati attraverso cicli di incontri con cadenze mensili per tutta la stagione che spazieranno tra scienza, letteratura, poesia, arte interpretando la complessa attualità sociale e culturale del nostro Paese.
Pierluigi Battista, autore, inviato e editorialista del Corriere della Sera di cui è stato vicedirettore dal 2004 al 2009, racconta la vita da romanzo di Boris Pasternak, una storia avvincente di donne e poeti, spie e carteggi segreti, in cui si intrecciano pericolosamente letteratura e passione.
Quando il 16 agosto del 1960 la polizia sovietica bussa alla porta di Olga Ivinskaja, la donna conosce già il motivo di quella visita sgradita. Da quindici anni è infatti l’amante, l’amica, la confidente dello scrittore Boris Pasternak, diventato un nemico della patria all’indomani della pubblicazione clandestina del Dottor Živago. Olga è entrata a tal punto nel cuore di Boris da ispirare la protagonista femminile del romanzo, l’immortale Lara. Nel 1960 Pasternak è ormai morto da qualche mese, sono passati tre anni dalla prima edizione del romanzo e due anni dal Premio Nobel che è stato costretto a non ritirare, così Olga finisce in Siberia dopo un processo sommario. È solo l’ultimo capitolo, postumo, della vita sentimentale di uno scrittore irregolare, segnata da amori folli e abbandoni repentini: dalla seconda moglie Zinaida, rubata a un amico, alla poetessa Marina Cvetaeva, fino all’incontro folgorante con la sua nuova musa, Olga. Intorno, scorre la vita ambigua di Pasternak verso un regime che contesta in privato ma che non esita ad appoggiare pubblicamente, tradendo gli ideali dei compagni intellettuali come Anna Achmatova e Osip Mandel’štam, che conoscevano gli orrori della Lubjanka.

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma il 9 ottobre: "Il cigno nero e il cavaliere bianco", giornalismo-verità in palcoscenico.

Martedì 9 ottobre (ore 21) arriva, al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma, lo show "Il cigno nero e il cavaliere bianco", di e con Roberto Napoletano, per la regìa di Angelo Generali (durata 1 ora e 25 minuti, biglietto 10 euro). Il primo Cigno nero italiano della storia, quindi. Che cosa è il Cigno nero? Un evento raro frutto di tante cause improbabili che incredibilmente succedono tutte insieme e determinano un danno gravissimo. Quella di Roberto Napoletano è un’opera teatrale di giornalismo-verità, un'operazione di conoscenza e di divulgazione della storia della Grande Crisi per rendere gli italiani tutti, a partire dai giovani, più consapevoli e, quindi, padroni del loro futuro. Un progetto che si propone di coprire un vuoto abissale e in cui si toccano corde molto più scoperte di quanto sembri.
Lo spettacolo è articolato in cinque quadri - Il Cigno nero, Generazione P come Precarietà anzi Paura, L'altro Mario, il Cavaliere Bianco, Je suis italien -  e racconta al pubblico la Grande Crisi come non è mai stato fatto prima, offrendo una ricostruzione romanzata a tratti da giallo thriller (ma tutto vero) sulla base delle testimonianze delle massime fonti possibili istituzionali e finanziarie, Capi di stato e di governo nazionali ed esteri, banchieri centrali e d’affari, italiani, europei e americani. 
Un racconto mai smentito che svela trame internazionali sconosciute, protagonisti e comparse di casa nostra, le mani predoni della finanza d’oltralpe e le “sofferenze” dei nostri giovani, segreti e interessi geopolitici, furbacchioni, capitalismo di relazione all’italiana, la forza di un sistema di imprese familiari che lotta e vince nel mondo in un Paese che tiene insieme (fino a quando?) Germania e Grecia.