WRITING

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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 13 dicembre 2017

CINEMA - Conclusa l'edizione 2.4 di Arcipelago: "O MATKO!", storica premiazione ad una animazione.

Si è appena conclusa la 2.4a edizione di [A]RCIPELAGO, Festival Internazionale di Cortometraggi e Nuove Immagini, la più seguita e longeva tra le manifestazioni dedicate ai nuovi linguaggi audiovisivi e ai giovani talenti. La giuria di SHORT PLANET - composta dall’attrice Coppa Volpi Elena Cotta, la regista iraniana Fernoosh Samadie il giovane regista francese Morgan Simon – per la prima volta nella storia del Festival premia come MIGLIOR CORTOMETRAGGIO una animazione: O MATKO! / OH MOTHER! della polacca Paulina Ziółkowska, una storia che viene dal cuore, con uno stile personale, un disegno semplice ma molto coinvolgente che, con un tratto di grande leggerezza e ironia, offre la rappresentazione dei momenti più significativi di questo legame così profondo e unico. Il PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA è andato al greco ALEPOU / FOX di Jacqueline Lentzou che con efficaci inquadrature e grande sensibilità, lascia emergere il conflitto fra una madre e i suoi figli, e racconta la fine della loro infanzia. Sono state assegnate anche due menzioni speciali: allo svizzero OPERATION COMMANDO di Jan Czralweski e al rumeno SCRIS/NESCRISWRITTEN/UNWRITTEN di Adrian Silisteanu.
La Giuria di CON/CORTO - Concorso Nazionale Cortometraggi - composta dal regista di Il più grande sogno Michele Vannucci, dalla produttrice, fondatrice e AD di Anele Gloria Giorgianni e dal direttore della Film Commission Torino Piemonte Paolo Manera - premia come Miglior Cortometraggio ADAVEDE di Alain Parroni per lo sguardo unico con cui racconta un personaggio in equilibrio tra realtà e fantasia, usando tecniche fotografiche sperimentali per restituire la sinestesia del reale. Adavede riesce a parlare con voce innovativa e sincera, attraverso una messa in scena sorprendente, raccontando con immagini nuove il quotidiano.
Il Premio Speciale della Giuria va  a MON AMOUR, MON AMI di Adriano Valerio, “per la capacità di raccontare personaggi al limite con empatia ed emozione, focalizzandosi sui loro desideri, partecipando al dibattito culturale sull’accoglienza da una prospettiva finalmente umana e sincera”.
Per la prima volta è stato assegnato il Premio SIAE per il Miglior Giovane Talento Under 35 che va a FOOD FOR THOUGHT di Davide Gentile, “per aver saputo costruire un racconto originale, avvincente e visionario attorno a un argomento di grande attualità. Davide Gentile dimostra di avere uno stile registico molto personale e di sapere osare nella costruzione di una narrazione visiva matura e identitaria”. Due sono le Menzioni speciali della Giuria a LA SANTA CHE DORME di Laura Samani (di cui è stata anche premiata la fotografia con il Premio Enzo Meniconi - Primavera del Montaggio offerto da AMC - Associazione Montaggio Cinematografico e Televisivo che va Chiara Dainese, Miglior Giovane Montatore)
Per il Concorso CHIEDO ASILO il Premio EMERGENCY va ad AMIRA di Luca Lepone, “per la grazia e la semplicità con cui il film evoca la connessione emotiva tra chi è rimasto e chi è partito, mettendo in luce uno degli aspetti della migrazione: la lontananza dai propri affetti e dai propri amori. E per la libertà di chi sa parlare una lingua universale e di chi è capace di ascoltarla, senza paure del diverso”. Il premio per MIGLIOR VIDEO va a OMAR di Davide Gentile.

Il Prem1ere Film Award per il Miglior Cortometraggio Italiano offerto da Prem1ere Film va a UN PADRE di Roberto Gneo, “un cortometraggio indipendente ben diretto, che grazie anche alla sua semplicità riesce nell'intento di lanciare un messaggio forte sull'importanza del tempo, degli affetti, delle parole non dette o dette troppo tardi”.

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma, torna l'opera di Montesano: ""New Magic People Show", tragicomico romanzo della nostra società.

Al Piccolo Eliseo in Roma, dal 20 dicembre al 7 gennaio prossimi, in atto unico di 70 minuti, va in scena New Magic People Show dall’opera di Giuseppe Montesano, messo in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli (prezzo 20 euro).
Nel 2007 in Magic People Show, su un ritmo vertiginoso da commedia nera messo in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli, Giuseppe Montesano chiamava in scena il suddito televisivo, il consumatore globale, l’uomo medio assoluto, lo schiavo della pubblicità, e poi i risanatori dell’economia nazionale, i venditori di spiagge, i venditori di aria da respirare, i venditori e i compratori di anime.
Dieci anni dopo quel comico, feroce e colorito avanspettacolo pop, torna in una nuova versione. Un nuovo capitolo del tragicomico romanzo teatrale dell’Italia malata di questi ultimi anni, in un crescendo che mescola l’opera buffa e il dramma, fatto di ridicoli mostri drogati dal sogno del denaro, di prigionieri illusi di essere liberi, di gaudenti che hanno seppellito la passione e l’amore. Spiega Montesano: “Quello che volevamo era restituire il senso di nevrotico sovraffollamento del condominio globale, il pullulare comico di personaggi messi a cuocere in una stessa pentola a pressione demenziale, le vite non più protette dall’intimità dell’at home ma sempre sotto l’occhio di tutti, e con un ritmo che voleva sposare i Simpson e Aristofane, Eduardo e Woody Allen, i Soprano e la Commedia dell’Arte, Quevedo e l’Avanspettacolo, Totò e Godot: come farlo con soli quattro attori? E qui la loro idea straordinaria fu di recitare su un tavolino da salotto, gomito a gomito come sardine in una scatola mentale, ricreando la sensazione della mancanza di spazio interiore del condominio coatto. E poi, attinta alle radici stesse del teatro popolare napoletano e ai Maestri della Farsa, la trovata del travestimento: solo quattro attori si trasformavano e si moltiplicavano, con pochissimi trucchi, in maschi e femmine e bambini, in una folla di personaggi, in una sorta di avanspettacolo postmoderno. Era nato ‘Magic People Show’.

Si può ridere su cose drammatiche? Si può fare ironia su ciò che ci sta strangolando? ‘Magic People Show’ parla di come stiamo diventando servi del mediatico e del denaro, ma si rifiuta di usare le categorie della politica; parla di come la politica abbia invaso le anime, ma non la nomina mai; parla di come la cara e amata vita quotidiana, sia modificata e deformata dallo strapotere dell’Economia, ma senza scrivere trattati asserviti alle ideologie vecchie e nuove. Non si possono più usare innocentemente le parole che i nemici dell’umano hanno deformato nella menzogna, e se si vuole restare vivi bisogna provare a smascherare quelle menzogne: ma come? Non resta che dare la parola a loro, ai mutanti di quella che è già da tempo la ex società del benessere: facendo confessare a loro stessi la propria vergogna e assurdità, la mancanza d’amore, la banalità nel male. Allora bisogna far salire in scena Lallo e Gegè, la signora madre Torza e la signorina figlia Torza, l’osceno avvocato Morfo e l’ultimo resistente, il dottor G.: e bisogna lasciarli liberi di sproloquiare, lasciare che i mostriciattoli si esprimano in tutta la loro ridicola e ripugnante miseria, per vedere ciò che troppo spesso è nascosto dall’abitudine e dal così fanno tutti quindi è normale fare così. Non è vero: diventare disumani e cretini e servi e morti in vita non è normale, e non tutti lo fanno: e quindi è normale essere umani, e miti, e gentili, e liberi, e poetici, e vivi”.

sabato 9 dicembre 2017

INIZIATIVE - La prima edizione di "Natale insieme" a Santa Maria delle Mole.

Un Babbo Natale che legge le letterine dei più piccoli sotto una fitta nevicata di cotone, bancarelle colorate con oggetti e leccornie tipiche del periodo festivo, i labrador della "Scuola Italiana Cani Salvataggio" fotografati come star del grande schermo. Questo ed altro ha offerto l'edizione 2017, la prima assoluta, di "Natale Insieme", una due-giorni ospitata dal Parco Lupini di Santa Maria delle Mole ed organizzata dall'Associazione Genitori I.C. Primo Levi, in collaborazione con il Comitato di Quartiere S. Maria delle Mole, le associazioni Mamme Insieme Frattocchie e Il Giardino Incantato e la Pro Loco di Boville. La manifestazione, svoltasi con il partenariato del Comune di Marino, ha avuto in questo fine settimana una grande partecipazione di pubblico, grazie alla cura ed ai prodotti del mercatino artigianale, oltre che alle finalità benefiche dell'iniziativa. Ad attrarre i tanti bambini, accolti dalle mamme dell'Associazione Genitori I.C. Primo Levi in rigoroso abito rosso da elfo, è stata soprattutto la casa di Babbo Natale, allestita nella struttura già esistente nel parco, ed i laboratori "Tutto fare" per permettere, ai piccoli visitatori, la creazione di 'lavoretti' da portare a casa come ricordo. Imperdibile anche il presepe vivente con i bambini del villaggio, che hanno raffigurato antichi mestieri in via d'estinzione, e le note natalizie dello "Zampognaro Zvamba", colonna ideale di un evento che proseguirà sabato 16 dicembre, data dell'open day dell'Istituto Complessivo "Primo Levi" con una vendita di dolci per una raccolta fondi riservata ai plessi. Per l'occasione, dalle ore 15, si esibirà il coro "Il Fiore Blu" dell'Associazione "Marino Aperta onlus".

giovedì 7 dicembre 2017

TEATRO - All'Eliseo di Via Nazionale in Roma dal 12 al 17 dicembre prossimi: Matinée d'autore per le future generazioni.

Prosegue la tradizionale programmazione del Teatro Eliseo (dal 12 al 17 dicembre prossimi) dedicata al pubblico dei più giovani con un mini cartellone di appuntamenti mattutini rivolti agli studenti delle scuole inferiori e superiori. Quattro titoli in programma, La paranza dei bambiniIl mago di OzUno, nessuno e centomilaIl piccolo principe, per rendere l’apprendimento appassionante e confermare il teatro un luogo ideale dove formare generazioni future di spettatori e sperimentare nuove modalità di condivisione. Scrittura, gesto, movimento, suono e immagine concorrono a dare nuovi strumenti per interpretare la realtà e permettono a bambini e ragazzi di vivere un’esperienza formativa diversa, divertente ed emotivamente intensa. Alla sua quinta stagione, dopo aver conquistato il pubblico di grandi e bambini in tutta Italia, Il mago di Oz continua a incantare e divertire in un adattamento capace di affascinare senza mai tradire le aspettative di chi ha sognato sulle pagine del celebre romanzo dello scrittore L. Frank Baum. La regia è curata da Italo Dall’Orto, mentre la parte di Dorothy è affidata alla giovane e potente Gea Dall’Orto, capace di rapire il pubblico, trascinandolo in un viaggio di avventure e colori. Sarà accompagnata nel suo viaggio di ritorno a casa da tre personaggi: lo Spaventapasseri, l’Uomo di Latta e il Leone, insieme a loro incontrerà la Strega dell’Ovest e Glinda, interpretata e danzata da una ballerina. La scenografia di sole proiezioni e grandi atmosfere di luci, lascia spazio a colorati e magici costumi che insieme alle musiche originali di Gionni Dall’Orto, ispirate all’intramontabile motivo della canzone Over the Rainbow, emozionano in un connubio di teatro, danza e musica per tutte le età.

mercoledì 29 novembre 2017

INIZIATIVE - Alla Fiera di Verona, venerdì 1 dicembre: Il turismo che verrà.

Venerdì prossimo, 1 dicembre, dalle 10..30 alle 12.30, alla Fiera di Verona sala Bellini è in programma un interessante convegno sul "turismo che verrà", incentrato sul turismo sostenibile.
Il vincolo della sostenibilità deve essere al centro di ogni scelta sociale ed economica: sia a  livello planetario che di comunità locali e deve caratterizzare consapevoli decisioni nei comportamento individuali. Il turismo, che è un comparto economico assai rilevante dell'economia mondiale, ha avuto modelli e pratiche di sviluppo troppo spesso deleteri sia per l'ambiente che sul piano sociale e culturale. Le Nazioni Unite consapevoli di questo hanno dedicato l'anno in corso ai temi della sostenibilità per l'auspicato sviluppo futuro di questa attività  all'interno dell'agenda 2030.   
La scuola italiana può interrogarsi su questi temi sia per orientare la formazione degli studenti  che per mettere immediatamente in pratica scelte attinenti il turismo scolastico, programmi di alternanza scuola-lavoro, progetti innovativi di vacanze formative in collaborazione con le organizzazioni di turismo sociale.   
Per consentire un confronto su esperienze già avviate e su possibili progettualità future l'incontro è aperto a docenti e dirigenti scolastici, operatori di turismo sociale, istituzioni e partner interessati a sviluppare sinergie.   
Relatori: Mario Salomone, direttore della rivista  .eco, Alberto Ferrari, direttore nazionale  C.T.G

lunedì 27 novembre 2017

INIZIATIVE - Evento di chiusura di "Li.W.E." a Rocca Priora: Ecco il Cammino delle Terre Ospitali, dall'Antica Tusculum alla Regina Viarum.

Evento di chiusura di "Li.W.E. - Living, Walking, Eating Castelli Romani", il progetto premiato dalla Regione Lazio nell'ambito dell'avviso pubblico "Borghi del Lazio". Presso la Sala Cultura "Mario Vinci" della Biblioteca comunale di Rocca Priora (Rm), si è tenuto il convegno dal tema "Rocca Priora, Città del Paesaggio e del Panorama - Strumenti di promozione e valorizzazione turistica", in cui è stato proiettato il video-testimonianza del test-pilota del cammino "Rocca di Papa-Rocca Priora-Monte Porzio Catone" della giornalista di 'Leggo' Silvia Natella. 
Presenti tra gli altri, in una sala gremita in ogni ordine di posto, Daniele Leodori, presidente del Consiglio Regionale del Lazio e, per il comune di Rocca di Papa, partner del progetto, il sindaco Emanuele Crestini, Bruno Fondi, consigliere delegato ai murales, ed il consigliere comunale Paolo Gatta.
"Complimenti ai tre Comuni che, superando il campanilismo, hanno realizzato questo importante progetto - ha detto il presidente del Consiglio Regionale del Lazio, Leodori - Il turismo potrebbe essere un fiore all'occhiello per il sistema paese, partendo proprio dai piccoli borghi per lanciare l'immenso patrimonio della Regione Lazio e di tutta la Provincia di Roma. Dobbiamo partire dal basso per riallinearci all'offerta turistica europea, programmando interventi sul medio-lungo periodo per recuperare il ritardo accumulato nei confronti degli altri paesi. I Comuni di Rocca Priora, Monte Porzio Catone e Rocca di Papa hanno iniziato un percorso importante e lungimirante e compito della Regione Lazio è quello di ascoltare le comunità locali per portare avanti insieme il cammino intrapreso".
"Sono felice di vedere una così grande partecipazione della comunità - ha spiegato il sindaco di Rocca Priora, Damiano Pucci - Ciò significa che il lavoro che stiamo facendo insieme inizia a dare i suoi frutti. Ringrazio i sindaci che hanno condiviso la nostra proposta di partecipare insieme all'avviso pubblico regionale, a testimoniare che anche la sensibilità istituzionale sta cambiando: i territori iniziano a convergere su obiettivi comuni ed il fare squadra consente di ottenere grandi risultati. E' nata una collaborazione importante tra istituzioni e cittadini, che si fanno promotori del loro territorio. Finalmente le istituzioni stanno agendo concretamente per la promozione turistica dei "Castelli Romani".
"Ringrazio i Comuni di Rocca di Papa e Monte Porzio Catone che hanno immediatamente aderito alla nostra proposta, non era scontato - ha sottolineato il vice-sindaco di Rocca Priora, Federica Lavalle - Questo progetto ha consentito di realizzare molte azioni concrete che consentiranno di promuovere il nostro territorio valorizzando, soprattutto, le eccellenze umane, di cui la nostra comunità è ricca". 
Presentati, nell'occasione, i prodotti realizzati: l'applicazione per smartphone "Borghi del Lazio", (già scaricabile dagli Apple store e da fine novembre disponibile anche su Play store) e la proposta turistica "Il Cammino delle Terre Ospitali: dall'Antica Tusculum alla Regina Viarum", un vero e proprio percorso esperienziale che si snoda tra siti storico naturalistici ed integrazioni enogastronomiche.
Il convegno è stato inoltre impreziosito dagli interventi di Giovanni Odorico, divulgatore scientifico - A.E.A. Latium Volcano ("Rocca Priora Terrazza di Roma-Il panorama visto dall'Infoscopio"), degli ingegneri Chiara Rossi e Claudia Bettiol, curatrici della collana "Guide dei Borghi d'Italia", di Matteo Pucci, dottore di  ricerca in archeologica classica, e di Eleonora Di Giulio e Maria Grazia Toppi, progettiste dell'Agenzia Metaservizi (Presentazione del progetto vincitore del bando 'Borghi del Lazio' e della proposta turistica "Cammino delle Terre Ospitali: dall'antica Tusculum alla Regina Viarum"). 
L'evento è stata anche l'occasione per prendere contatti tra i professionisti del settore turistico presenti, al fine di avviare pratiche di co-marketing finalizzate alla promozione del territorio.


domenica 26 novembre 2017

RUGBY - Dopo la batosta dal Sudrafica, l'Italia va in letargo: Servono più mete per il Six Nations.

Che i sudafricani non fossero quelli allo sbando dello scorso anno era comprensibile, ma che gli azzurri perdessero così nettamente fa un po’ cadere le braccia, benché capitan Parisse, a fine gara, esorcizzasse il tutto affermando che “sono stati fatti progressi dal punto di vista fisico”. Trenta punti di scarto sono tanti, francamente troppi, a testimoniare una superiorità schiacciante del quindici avversario in tutte le fasi di gioco.  Complessivamente, facendo un bilancio del novembre azzurro, l’Italia è andata in meta una sola volta con Ferrari nella prima partita (peraltro vinta) contro le Fiji, poi solo calci e un drop; ciò significa che se da una parte si fatica a schiacciare l’ovale in meta (l’Italia ha al passivo complessivamente 9 mete contro 1 realizzata), dall’altra Canna & C. al piede stanno migliorando a vista d’occhio. Però non basta. Bisogna giocare più compatti, lasciare meno buchi, meno spazi per le incursioni degli avversari, per tutti gli 80 minuti di gioco. Adesso la nazionale di O’Shea va in letargo: appuntamento in febbraio 2018 contro l’Inghilterra per il Six Nations. Altre battaglie attendono gli azzurri, sperando in una vittoria di prestigio.

venerdì 24 novembre 2017

RUGBY - Domani a Padova la rivincita di un anno fa: Italia-Sudafrica, ricordando Firenze...

Ultimo test match novembrino per l’Italrugby: dopo la bella vittoria sulle Fiji a Catania e la sconfitta onorevole contro i Pumas argentini a Firenze, domani gli azzurri sfidano a Padova (ore 15, diretta in chiaro su DMax) gli Springboks sudafricani ad un anno esatto dalla storica vittoria italiana sempre a Firenze. “Entrambi però stiamo meglio di un anno fa”, sentenzia il commissario tecnico Conor O’Shea, “e ormai quello è un match passato, conta solo il futuro”. E il futuro, l’immediato, dice che il XV azzurro che scenderà in campo sarà non rivoluzionato, come si pensava alla viglia, ma comunque con due novità tra i titolari e cinque in panchina. Senz’altro sarà un bel banco di prova per il ventenne Licata che, in terza linea, dopo scampoli di gara contro Fiji e Argentina, prenderà il posto di Minto (che scala in panchina come seconda linea) in quella che si prospetta una chance importante in chiave ricambio generazionale. L’altra prima da titolare riguarda Angelo Esposito che all’ala prenderà il posto di Sarto. In panchina invece troverà spazio il pilone Pasquali al posto di Chistolini, la terza linea Giammaroli al posto di Ruzza, e l’esperto mediano di mischia Edo Gori per Tebaldi. Sarà un match diverso rispetto alla stagione scorsa, con il Sudafrica che ha rischiato di battere gli All Black ed ha espugnato Parigi con personalità. E l’Italia? Chiosa O’Shea: “Dobbiamo riuscire a far girare a nostro favore i piccoli momenti della partita, con l’Argentina ci siamo andati vicino ma abbiamo mancato l’occasione, non siamo stati precisi. Siamo competitivi con tutti ma dobbiamo controllare  meglio il match per vincere”.

martedì 21 novembre 2017

LIBRI - All'Eliseo, giovedì 23, la presentazione di “Andare per i luoghi del cinema”: La "Visual Geography" della pellicola.

La “Visual Geography” non è un qualcosa che si mangia o che viene dato in pasto a tutti, è un fenomeno anglosassone di didattica della Geografia attraverso cui il mero nozionismo geografico lascia spazio ad una Geografia intesa come scienza di umanizzazione del pianeta Terra, con le immagini, i video, la visuale paesaggistica, che attestano la sempre più frequente antropizzazione di un territorio. Già, la Geografia. Materia avversa ad ogni governo, che sia di destra o sinistra, pronto a ridurne all’osso le ore di insegnamento (peraltro affidato non ai geografi specializzati con tanto di corsi di laurea universitari sulle spalle bensì ad altri docenti dalle mille abilitazioni), per poi fare la strabiliante figuraccia all’Expo di Milano dove i padiglioni di Emilia Romagna e Toscana hanno visto invertite le rispettive carte geografiche. Ecco perché la presentazione del libro “Andare per i luoghi del cinema” (giovedì 23 novembre ore 18 al Teatro Eliseo di Via Nazionale 183 in Roma), scritto dal giornalista e saggista Oscar Iarussi ed edito da Il Mulino, fornisce una impronta italocentrica della Visual Geography cinematografica, attraverso il racconto di dieci «città del cinema» nostrano: Torino col suo Museo, Milano borghesissima e proletaria sullo schermo, Venezia decadente e festivaliera, Bologna e la sua Cineteca, Firenze con vista sulla storia, Roma eterno caos calmo, Napoli da Totò a Gomorra, Palermo gattopardesca e «paradisiaca», Bari capitale di Lamerica e Matera della cultura europea nel 2019. 

Nel Paese del neorealismo si può scoprire persino un concetto di “spazio vissuto” con i suoi attori “presi dalla strada” anche per le produzioni hollywoodiane, da Guerra e Pace girato in Piemonte alla Passione di Cristo in Basilicata, all’Inferno nella Firenze dei nostri giorni. Trame, luoghi, volti e avventure produttive con cui il nostro cinema ha continuato a ispirare generazioni di cineasti e da cui la Nuova Geografia può prenderne linfa. Sempre, ovviamente, che si torni ad un regime decente di ore di insegnamento. 

TEATRO - All'Eliseo di Roma sino al 17 dicembre, Gioele Dix è Argan: "Il Malato immaginario", la bipolarità di Moliere.

Dopo il grandissimo successo delle passate due stagioni nelle più importanti città italiane, arriva a Roma, al Teatro Eliseo di Via Nazionale (dal 28 novembre al 17 dicembre prossimi), il “Malato Immaginario”  nato nel 2014 come omaggio a Franco Parenti a 25 anni dalla scomparsa. Il protagonista Argan, interpretato con intelligenza e ironia da Gioele Dix, spreca la sua vita fra poltrona, lettino, toilette, clisteri, salassi. Sotto la candida cuffia a pizzi, nella vestaglia bianca, nelle calze bianche molli sui piedi ciabattanti, si trova una debolezza a volte innata, un’incapacità genetica di prendere qualsiasi decisione. Il suo alter ego è Antonietta, detta anche Tonina una cameriera tuttofare, che il padrone vive spesso come un incubo, super presente impicciona che vede tutto e tiene in mano tutto, a partire dal destino dei padroni. La raffinata regia “senza tempo e di tutti i tempi”, firmata da Andrée Ruth Shammah si sofferma sulle nevrosi ipocondriache del protagonista, in una continua tensione tragicomica mirabilmente costruita che continua ancora oggi ad affascinare e a stupire gli spettatori.
“Argante – spiega Gioele Dix - usa la malattia come difesa verso gli affetti che non è in grado di gestire. La commedia è costruita su molti su e giù, e passa dall'allegria alla disperazione con squarci di profondità fantastici fotografando quello che siamo noi oggi. Ma questo è il genio di Molière. C'è l'umanità e c'è la ferocia. E' crudele ma fragile. Oggi diremmo bipolare”.

Prezzi da 20 a 40 euro.

sabato 18 novembre 2017

RUGBY - Italia-Argentina 15-31: Un'ora di azzurro, poi dilagano i Pumas.

Si sapeva che l’Argentina non fosse le Fiji, che i Pumas rappresentino altra forza e sostanza rispetto agli isolani, che in termini di spazi i sudamericani non lascino nulla al caso. E le paure della vigilia, purtroppo, oltre ad una cabala che vedeva gli azzurri mai vittorioso con i sudamericani negli ultimi 10 anni, si sono puntualmente materializzate. L’Italia esce sconfitta 15-31 nel secondo test match (a Firenze) di questo novembre 2017 col rammarico di aver retto per un’ora all’onda d’urto argentina, grazie alla tigna del pacchetto di mischia e ai quattro calci di Canna e al drop di Violi, che hanno portato 15 punti in cascina ed una piccola illusione in testa. Poi, negli ultimi 20 minuti, con gli argentini oltre le zone di collisione bravi a mantenere il possesso dell’ovale, l’Italia ha ceduto di schianto, risultando senza energie fisiche sufficienti ad arginare i Pumas, implacabili al piede col man of the match Sanchez e nelle imbucate di Kremer e Tuculet. Intendiamoci, il match, o almeno la prima ora di match, si è basata sulla disciplina delle due squadre, con l'Italia brava in mischia ordinata ma in difficoltà nel'imporre il proprio territorio. Alla lunga però i Pumas sono venuti fuori per una miglior condizione fisica e allora l'ago della bilancia si è spostato in favore dei sudamericani. O'Shea, il cittì irlandese degli azzurri, si è detto soddisfatto della prova del suo XV e per certi versi gli si può anche dar ragione, ma per vincere un match al Six Nations 2018 ci vuole ancora un ulteriore step. Staremo a vedere, intanto sabato a Padova arrivano gli All Blacks: obbiettivo? Non prenderne troppi (di punti contro!).

giovedì 16 novembre 2017

RUGBY - Sabato a Firenze secondo test match degli azzurri: Italia vs Argentina pensando al successo col Sudafrica.

La vittoria sulle Fiji ha lasciato il segno, almeno in termini di formazione. Già perché il cittì irlandese O’Shea ha deciso di confermare il quindici vittorioso in quel di Catania lo scorso sabato, e quindi di riproporlo contro i più quotati Pumas argentini sabato a Firenze (ore 15, diretta in chiaro su Dmax). La novità più grande in casa azzurra è forse l’esclusione dell'esperto mediano di mischia Ugo Gori, al cui posto in panca siederà Tito Tebaidi. “Ma i ragazzi sanno che il titolare per il momento è Violi, quindi cambia poco chi va in panchina e chi in tribuna”, ha stigmatizzato O’Shea. Per il resto, “voglio vedere pazienza e precisione”, ha continuato il tecnico irlandese, “con le Fiji abbiamo commesso degli errori che gli argentini non perdonano, per cui bisogna alzare l’asticella, il livello del gioco. E guai a conceder loro punizioni, hanno almeno tre calciatori molto bravi anche da lontano”. La recente sconfitta con gli inglesi non ha scalfito la forza dei sudamericani, che partono favoriti in questo secondo test match del 2017; ma anche gli Springboks sudafricani lo erano, esattamente un anno fa sempre a Firenze. Poi è andata come è andata, con l’Italia a cogliere un successo storico. Chissà, sognare non costa nulla…

sabato 11 novembre 2017

RUGBY - Primo test match positivo per gli azzurri: Italia-Fiji 19-10, finalmente la vittoria.

Serviva una vittoria e questa è finalmente arrivata; così, dopo nove sconfitte consecutive, l'Italrugby torna a sorridere in un test match ufficiale e lo fa battendo a Catania le Fiji per 19-10 in una partita francamente brutta e condita da una serie innumerevole di errori tecnici, specie da parte degli ospiti. Ma agli azzurri tale affermazione resta importante, vuoi per il ranking (Fiji è nona, l'Italia quattordicesima) vuoi soprattutto per il morale, Sappiamo tutti che il cittì O'Shea sta cercando un quindici valido per il mondiale del Giappone 2019, per questo sta provando soluzioni nuove e alternative al capitale umano a disposizione. Intanto godiamoci il successo sui figiani, un successo che ha dato indicazioni discrete nel cammino della maturazione dei ragazzi italiani più giovani. Dopo il primo tempo chiuso in parità sul 10-10, l'Italia ha iniziato a gestire meglio l'ovale grazie a mischie, moule e difesa ad oltranza , andando a caccia degli errori altrui. E infatti tre calci a favore degli azzurri, intervallati da una espulsione temporanea del figiano Volavola, portavano nove punti in cascina, utili per tenersi a distanza da una eventuale meta trasformata dalle Fiji. Ma oggi non è aria, le Fiji, stanche e poco reattivi, alzavano bandiera bianca lasciando all'Italia il gusto dolce della vittoria. E ora sabato prossimo a Firenze secondo test match contro gli argentini: stavolta servirà ben altro per affermarsi.

venerdì 10 novembre 2017

RUGBY - Domani a Catania primo test match degli azzurri: Italia vs Fiji, vincere è l'unica medicina.

Adesso si fa sul serio. Il primo dei test match degli azzurri di O’Shea è previsto domani, sabato, a Catania (ore 15, diretta in chiaro su DMax)  contro le isole Fiji, e anche il coach irlandese si lascia andare ad una frase emblematica: “Ora bisogna anche vincere perché la gente lo vuole”.  Va bene il bel gioco, va bene l’inserimento di nuovi giovani in un ricambio generazionale che qualcosa sta dicendo (vedi i progressi delle franchigie Benetton e Zebre), va bene che non saremo mai ai livelli del gotha del rugby mondiale, va bene tutto, però contro squadre abbordabili come quella dei figiani bisogna portare a casa il risultato senza troppo cincischiare. E allora quindici azzurro pronto “alla morte” (sportiva, ovviamente): diverse le novità. Intanto a tallonatore ecco il 26enne emiliano Luca Bigi al posto del “senatore “ Ghiraldini. Mediana tutta nuova: con Allan infortunato e Gori in salamoia, sarà la volta della coppia “made in Zebre”, ovvero l’apertura Carlo Canna (per carità non un esordiente, ma uno in grande progresso, anche al piede) e il mediano di mischia Marcello Violi, di cui si dice un gran bene. Anche i due terzi della trequarti italiana proviene dalla fucina delle Zebre: centri i due Tommaso, Boni e Castello, mentre all’ala Bellini e Sarto, in forza al Glasgow, quasi intoccabile.  A parte capitan Parisse, avanti azzurri di scuola Benetton con Bram Steyn e Francesco Minto, mentre in seconda linea O’Shea ha pensato bene di inserire Dean Budd e Marco Fuser, e a piloni Andrea Lovotti e Simone Ferrari. Dei figiani si conosce la forza fisica e anche l’affinamento tecnico, dal momento che giocano tutti all’estero, per lo più Francia e Inghilterra. Sarà match duro, certo, ma da vincere, magari anche sporcando un ovale in touche o con una mischia confusionaria. Per una volta tanto il risultato è fondamentale.  

mercoledì 8 novembre 2017

INIZIATIVE - Per Eliseo Cultura dal 13 novembre all’11 dicembre: Il Manifesto del libero lettore.

Alessandro Piperno, il grande autore italiano, Premio Strega 2012, e la giornalista Annalena Benini conducono il pubblico del Piccolo Eliseo in Roma (Via Nazionale 183, ingresso libero), per cinque lunedì di seguito dal 13 novembre all’11 dicembre, attraverso i segreti della letteratura e con un’analisi di alcuni dei maggiori maestri della scrittura che diventano esempio di scuola.
13 novembre - Elogio del libero lettore: i libri di cui non possiamo fare a meno.
Se lo scrittore è minacciato da un mucchio di remore e divieti, il lettore ha solo diritti. Può aprire qualsiasi libro e se proprio non gli va a genio, chiuderlo al secondo capoverso e volgersi altrove. Ecco perché lo abbiamo chiamato il libero lettore. Si lascia guidare dal capriccio, dalla sete e dalla necessità. Il libero lettore è un dilettante, e come tale aspira al diletto. È il tipo che immergendosi in un’opera di narrativa non sta lì a interrogarsi sullo spazio che essa occupa nella storia letteraria; né si chiede se sia realista, vittoriana, modernista, tradizionale, sperimentale, di genere. Il libero lettore tralascia i proclami estetici dell’autore, le dotte postfazioni e i peana del risvolto di copertina. Cerca atmosfere, personaggi, buone storie, mica qualcuno che gli spieghi perché cercarle è un obbligo morale. La sola classificazione che lo interessa è quella che separa i romanzi che producono endorfina da quelli che fanno venire l’emicrania, i pochi che cambiano la vita dai troppi che non cambiano niente, se non talvolta l’umore.
20 novembre - Incipit, la bellezza di cominciare.
Un autore non dovrebbe considerare se stesso come un gentiluomo che offra un pranzo in privato o per beneficenza, ma come il padrone di una taverna nella quale tutti sono i benvenuti in quanto ospiti paganti. È il celebre incipit del Tom Jones di Fielding. Il suo genio audace e spiritoso lo porta a immaginare un romanzo come una locanda in cui gli avventori possono scegliere le pietanze più adatte al loro palato capriccioso. A noi, invece, piace immaginare i romanzi come un ricevimento elegante con un bel buffet. Scrivere un romanzo è come organizzare una festa: la cosa difficile è creare l’atmosfera. Nell’Ottocento i romanzieri erano molto attenti a mettere a suo agio il lettore: poltrone comode, cibo squisito, musica di sottofondo. In seguito una naturale evoluzione dei costumi avrebbe spinto i narratori a un’ospitalità meno convenzionale e più pirotecnica, ma questa è un’altra storia. Resta il fatto che un romanzo amato ti lascia nel cuore lo stesso sentimento di benessere di una festa riuscita: dopo qualche tempo tendi a dimenticare pressappoco tutto, se non il clima fatto di profumi, variazioni, colori. Indugiando sulla metafora gastronomica si può dire che gli incipit siano una specie di mise en bouche, lo stuzzichino con cui veniamo accolti nei ricevimenti eleganti. Biglietto da visita dello chef, serve a sedurci, ma non troppo, a stimolare le papille senza esagerare, a dare un primo piccolo saggio del viaggio che siamo pronti a intraprendere. Sbagliare lamise en bouche può essere fatale.  Così come sbagliare un incipit. Non tutti gli incipit sono uguali. Ci sono gli incipit sapienziali, gli incipit cinematografici, gli incipit icastici, gli incipit confidenziali, gli incipit pirotecnici e tanti altri ancora.
27 novembre - Vocazione: Stendhal contro Flaubert.
Mio caro amico, mi sembrate piuttosto amareggiato, e il vostro sconforto mi rattrista, perché potreste impiegare più gradevolmente il vostro tempo. Dovete, capite, giovanotto, dovete lavorare di più. Comincio a sospettarvi di essere un po’ fannullone. Troppe puttane! Troppo canottaggio! Troppo esercizio! Sissignore! L’uomo civilizzato non ha tanto bisogno di locomozione quanto lo pretendono lor signori i medici. Siete nato per fare dei versi, fatene! Tutto il resto è vano, a cominciare dai vostri piaceri e dalla vostra salute: ficcatevelo nella capoccia. Flaubert scrisse questa lettera a Guy de Maupassant il 15 agosto 1878, due anni prima di morire, avendo puntato tutto sulla letteratura, in odio alla vita. La vocazione però è anche quella di Stendahl, che ama la bellezza e scrive con lo stesso piglio con cui conversa: per intrattenere se stesso, gli amici e le donne che gli piacciono, e il giorno che non gli va di scrivere si mette a dettare. Ma allora, di che cosa è fatta la vita di un grande scrittore? Chiudersi in una cella, come fece Balzac a vent’anni, sedere allo scrittoio per conquistare il mondo: dimenticare Parigi, gli amici, la signora de Berny, e vivere con un’intensità da monomane. Il “brivido lungo la schiena”, che Nabokov ha cercato sempre, gli ha trasformato l’esistenza in un miscuglio di avvilimento ed esaltazione, una tortura e uno svago, duecento buone pagine l’anno, e la beatitudine di una frase, la commozione di un personaggio. La mia vita è la lotta fra l’impetuoso desiderio di scrivere e una serie di circostanze atte a impedirmelo, ha detto Fitzgerald dopo aver conosciuto Zelda. Indagine letteraria e mondana sulla lotta fra il desiderio e la volontà.
4 dicembre - Innamorarsi: le donne, il sesso e l’esaltante dolore dell’amore.
L’entrata in scena trionfale di Anna Karenina, con il piglio leggero di un film di Nora Ephron ma con quell’aura profetica che la rende drammatica: quanto ammiriamo, anzi amiamo la sfolgorante Anna, quanto vorremmo dirle di non alzare i suoi meravigliosi occhi grigi su Vronskij, e invece da molte pagine aspettiamo proprio quell’incontro, quell’esplosione di vitalità e di tragedia, e trepidiamo anche per lui che scende dal treno evitando di guardarla a lungo, come si fa con il sole. Tutti amano Anna Karenina, il mondo invece si divide fra chi disprezza e chi adora Emma Bovary, così volubile, carnale, frivola. La sua fine tragica verrà vendicata, molti anni dopo, da Daisy di Il grande Gatsby, la ragazza con la voce piena di soldi, la luce verde oltre la baia, vestita di bianco, che salta da una festa all’altra, da una decapottabile all’altra, e non andrà nemmeno al funerale di Gatsby. Con lei, dentro la malinconia struggente, Micòl Finzi Contini, in tenuta da tennis, così affascinante perché senza speranze, e quella scala a pioli appoggiata al muro del giardino che fa impazzire il protagonista del romanzo di Bassani. Donne vive, commoventi, ambigue, irrimediabilmente corrotte dalle moderne scuole miste, come Lolita di Nabokov. A loro i nostri amati scrittori hanno regalato il meglio, e soprattutto, che godimento, il peggio di sé.
11 dicembre - Scolpire il tempo: Proust e gli altri.
Si scrivono e si leggono romanzi per ingannare il tempo. Ma mica nel senso corrivo solitamente attribuito all’espressione. Anche se nessuno potrà negare che un ferragosto solitario voli via più lieve in compagnia di un romanzo, non è questo l’inganno che ci interessa. Bensì quello perpetrato a danno di noi comuni mortali dal tempo, al quale, da che mondo è mondo, opponiamo i non meno mendaci strumenti dell’arte e del racconto. I nemici in agguato, quelli da esorcizzare, sono sempre gli stessi: il tedio, l’oblio, la scomparsa ineluttabile di ciò che amiamo. La scoperta vertiginosa dello scrittore alle prime armi è la straordinaria flessibilità del tempo, la sua natura volubile e illusoria. Stendhal lavorò un paio di mesi su un libro che copre l’intera vita di un personaggio, Joyce ci mise anni a scrivere di un solo giorno, Broch ancor più per raccontare una notte. Del resto, anche al lettore piace crogiolarsi nelle poetiche ellissi che scandiscono le stagioni nei romanzi ottocenteschi: “Arrivò la primavera”, “Giunsero le prime piogge”, “Il Natale passò lieve, allegro e innevato come certi sogni dell’infanzia”. Per capirlo basta rivolgersi a Proust. Nessuno prima e dopo di lui ha saputo creare una sinfonia del tempo altrettanto amara e struggente.

venerdì 3 novembre 2017

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma dall'8 al 12 novembre: "Pugni di zolfo", rabbia di una infanzia negata.

Da mercoledì 8 novembre sino a domenica 12, il Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma ospita “Pugni di zolfo”, ispirato da una poesia di Ignazio Buttitta poeta di Bagheria,  scritto, diretto e recitato (in un siciliano comprensibilissimo) da Maurizio Lombardi. E’ la storia di Vincenzo Barrisi, un pugile che ha appena finito un match durissimo contro l’americano. Nel silenzio del suo spogliatoio fischietta una canzone, la ninna nanna di sua madre e ricorda, ritorna a quando era bambino nella sua Sicilia, un pugno di terra strappato al sole. La nonna, seduta sotto la veranda con lo sguardo lontano, fisso, verso le miniere di zolfo; la sua fuga da Picciriddu aiutato dalla mamma per sottrarsi alla discesa nell’inferno della zolfara dove i “carusi”, bambini di sette-otto anni, si spezzavano la schiena per portare in superficie lo zolfo, la nuova “ricchezza” della Sicilia di fine 800.
“Pugni di Zolfo” è semplicemente una storia che porta dentro di sé la rabbia di un’infanzia negata e diventa una fiaba quando racconta di due bambini che immaginano il mare, le acciughe, tirano i pugni e sognano l’amore che non hanno mai vissuto.
Nello spettacolo il corpo viene usato come strumento narrativo e la parola si fa vera, sanguigna, viscerale. La scena, scarna, viene riempita dall’attore, il quale interpreta più personaggi che trascinano lo spettatore in un viaggio all’interno di un budello di terra fatto di sangue e fatica.
Formatosi con Franco Di Francescantonio, con l’Arca Azzurra di Ugo Chiti e con l’attrice americana Ivana Chubbuck, Maurizio Lombardi è stato definito dalla stampa un autentico mattatore, fisico agile e sguardo alla Buster Keaton, attore comico e drammatico dallo stile anglosassone (La Repubblica) e ancora un attore versatile e di talento, particolarmente capace di tenere la scena da solo con grande trasporto emotivo del pubblico… un artista sensibile, appassionato, energico e vitale che riesce con la stessa naturalezza e forza a rappresentare la comicità o il dramma… il suo uso del corpo come strumento narrativo catturano tenacemente il pubblico trasportando lo spettatore nella dimensione della storia che di volta in volta racconta (Corriere Fiorentino).
La sua forza è il silenzio, la mimica, il linguaggio del corpo: “Uso il corpo per far ridere – racconta – ho sviluppato un personale studio sulla fisicità come strumento narrativo. Il mio è un umorismo che evita la macchietta, la barzelletta, la caricatura. Lo stile è anglosassone. Parlo dell’incomunicabilità che si ha proprio nell’era della comunicazione con internet, facebook, i cellulari. Mi diverto a mostrare il grottesco della moderna famiglia italiana, divisa tra problemi esistenziali e cultura televisiva. Mostro personaggi assurdi come padri immaturi e nonni che navigano su internet e sognano i reality show”.

Lo spettacolo, ospitato al Fringe Festival di Edimburgo nel 2013, ha una durata di 70 minuti per un unico biglietto a 20 euro.

INIZIATIVE - Gran successo nei Parchi Costa per halloween: Paura esorcizzata tra streghe, zombie e giudici delfini.

Monumenti, delfini, rapaci e squali abbinati a un “tocco” di horror hanno portato migliaia di persone ai parchi Italia in Miniatura, Oltremare Riccione e Acquario di Cattolica fra il 31 ottobre e il 1 novembre.
Nonostante una festività compressa a metà settimana, l’ottimo meteo e la prospettiva di vivere una giornata da brivido, i parchi sono stati presi d’assalto dalle famiglie.
A Oltremare, laboratori per bambini, un divertente show  dove gli spaventapasseri prendono vita, la magia della Laguna con i bimbi protagonisti di una sfilata curiosa che ha avuto nei delfini i giudici d’eccezione. Il verdetto? Un poderoso colpo di coda che ha decretato i due vincitori, oltre ad “annaffiare” buona parte della platea. A sorpresa sono comparse le streghe più “cattive” e iconiche di tutto l’universo delle fiabe:  Ursula, la Malvagia Strega dell’Ovest e Malefica hanno stuzzicato, divertito ed entusiasmato la platea.
A Italia in Miniatura grande successo per un’inedita Marcia degli Zombie, in collaborazione con ZombieNotDead,  trasformata in un animatissimo gioco a squadre lungo tutta l’Italia con gli inquietanti non morti inseguiti da centinaia di bambini armati di vaporizzatori a simboleggiare la “cura”. Paura esorcizzata e un parco miniature diventato teatro di una battaglia acquatica, con veri assedi e zombie costretti alla ritirata. Gran finale con il Musical Horror Show in Piazza Italia che ha fatto ballare grandi e piccini. A disposizione del pubblico c’erano sei truccatori professionisti – fra i quali la riminese campionessa mondiale  Arianna Barlini – che per tutta la giornata hanno truccato gratuitamente i partecipanti.
All’Acquario di Cattolica le “streghe” provenienti dalla Notte delle Streghe di San Giovanni in Marignano, hanno reso i percorsi antri misteriosi nei quali le creature del mare hanno giocato un ruolo chiave diventando o mostri marini o fatate creature degli abissi, secondo la fantasia dei visitatori.
Nel mese di novembre, i parchi mettono da parte eventi e attrazioni per inaugurare l’esercizio invernale: per Italia in Miniatura apertura il sabato e la domenica dalle 9.30 alle 16.30, per  l’Acquario di Cattolica, apertura la sola domenica dalle 10 alle 18, mentre Oltremare, chiuso per tutto novembre, riaprirà in occasione del Ponte dell’Immacolata.
Per ulteriori informazioni, www.italiainminiatura.com, www.acquariodicattolica.it, www.oltremare.org.

INIZIATIVE - Progetto AgriCity: inaugurato l'AgriOrto del Narciso.

Con l'evento denominato 'AgriFest', andato in scena a Rocca Priora (in provincia di Roma), è calato il sipario sul progetto AgriCity, realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio Regionale del Lazio nell'ambito del programma volto a sostenere iniziative idonee a valorizzare sul piano culturale, sportivo, sociale ed economico la collettività regionale.
La manifestazione, svoltasi in collaborazione con il Centro Socio Culturale Narciso 2.0 e con la Cooperativa Sociale "Vivere Insieme", è stata la naturale conclusione di un percorso che, cominciato circa due mesi fa, ha visto coinvolti, oltre all'Amministrazione comunale, anche associazioni, pro loco e bambini, tutti uniti nella realizzazione del progetto con iniziative che hanno messo al centro un complesso sistema di fattori: vegetazione, alimentazione, ristorazione, didattica e socializzazione. Un'intera comunità , dunque, chiamata ad agire per valorizzare e promuovere il proprio territorio. Nello specifico, è stato inaugurato con la semina l'AgriOrto del Narciso, uno spazio dedicato alla coltivazione che resterà a disposizione di tutte le associazioni. Un altro orto è stato progettato e delimitato a Colle di Fuori, nella Scuola dei Contadini, grazie alla collaborazione con la Pro Loco locale.
AgriFest ha offerto la possibilità  di realizzare laboratori di riciclo e del riuso, con spazi per l'esposizione dei lavori prodotti durante i laboratori didattici e tanti giochi destinati ai più piccoli.
"Siamo stati molto felici di collaborare a questo progetto - racconta il Presidente del Tavolo di Coordinamento Giovanni Roberti - AgriCity è stato un percorso divertente ed educativo, che ha consentito ad adulti e bambini di riavvicinarsi alle tematiche dell'educazione ambientale e dell'agricoltura sostenibile".
La giornata, proseguita con un AgriPranzo a cura delle Associazioni Dinamica, AVIS, ASLAN, Il Refuso, della Cooperativa Vivere Insieme e della Pro Loco di Colle di Fuori, è terminata con una proiezione cinematografica.

lunedì 30 ottobre 2017

INIZIATIVE - Successo del test pilota "Cammino delle terre ospitali".

Una due-giorni che ha offerto certezze ed indicazioni preziose per la proposta turistica "Cammino delle Terre Ospitali: dall'antica Tusculum alla Regina Viarium", un percorso esperienziale tra siti storico-naturalistici ed interazioni enogastronomiche che ora ha solo bisogno di essere realizzata. Il test pilota, organizzato nell'ambito del progetto "Li.W.E. - Living, Walking, Eating Castelli Romani", premiato dalla Regione Lazio nell'ambito dell'avviso pubblico "Borghi del Lazio", ha avuto la sua partenza ufficiale da Rocca di Papa, "Città del Castagno", con salita alla Fortezza medievale alla presenza dell'Assessore alla cultura Pierpaolo Montalto e del Consigliere delegato al percorso dei Murales, Bruno Fondi, oltre a Maria Grazia Toppi, progettista dell'agenzia "Metaservizi", e all'architetto paesaggista Giuliano Morelli. Poi, imbocco della Via Sacra e passeggiata panoramica sul sentiero delle Terre Ospitali, con sosta ai Pratoni del Vivaro prima di raggiungere il centro storico di Rocca Priora, "Città del Panorama e del Paesaggio". “La valorizzazione del territorio a fini turistici è una priorità delle nostre amministrazioni - ha detto il Sindaco di Rocca Priora e Presidente della Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini, Damiano Pucci - Negli anni è sempre cresciuta questa grande consapevolezza che il fare rete e squadra attorno alle politiche di valorizzazione turistica sia la carta vincente per avere l’ambizione di costituire un vero e proprio distretto turistico riconosciuto a livello nazionale. Il progetto 'Living, Walking, Eating Castelli Romani', all’interno dell’iniziativa più ampia dei Borghi del Lazio, promosso dalla Regione Lazio, è incardinato in questa direzione. Uno dei punti di forza del nostro progetto è stato quello di aver costruito un partnerariato davvero solido. Oltre ai nostri tre Comuni partecipano istituzioni sovracomunali come Comunità Montana, Parco dei Castelli Romani e Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani che coinvolgono un po’ tutto il territorio". Secondo giorno di 'tour' da Rocca Priora alla volta di Monte Porzio Catone, sempre sul sentiero delle Terre Ospitali. Visita nel centro storico della "Città del Calendario Gregoriano" e degustazione enogastronomica con un testimonial d'eccezione, l'ex campione di ciclismo Gigi Sgarbozza, che ha sottolineato come l'iniziativa sia importantissima "per il rilancio del turismo tra i borghi dei Castelli Romani". Il pacchetto turistico, realizzato dal tour operator e partner Ale Viaggi e comprensivo dei Comuni di Frascati, Monte Porzio Catone, Rocca Priora, Rocca di Papa, Castel Gandolfo, Marino, Ciampino e Roma, con un percorso tra Terre Ospitali, Via Francigena del Sud e Via Appia Antica, verrà presentato il prossimo 24 novembre presso la Biblioteca comunale di Rocca Priora nell'ambito dell'evento conclusivo del progetto dal titolo "Rocca Priora, Città del Paesaggio e del Panorama - Strumenti di promozione e valorizzazione turistica", dove nell'occasione sarà proiettato un video del progetto pilota.

venerdì 27 ottobre 2017

INIZIATIVE - Progetto "Artainment@school": La Cappella Sistina, uno show nello show per i ragazzi.

Artainment Worldwide Shows in collaborazione con Fondazione Bracco e d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio ha presentato l’innovativo progetto ARTAINMENT@SCHOOL, dedicato, a partire dall’anno scolastico 2017/2018, alle scuole di ogni ordine e grado della regione Lazio. Il progetto nasce per permettere ai ragazzi di conoscere le meraviglie della Cappella Sistina attraverso la visione dello spettacolo “Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel”, la partecipazione a un percorso didattico col proprio docente e una rielaborazione progettuale in classe.
Lo spettacolo “Giudizio Universale”, parte integrante del progetto di formazione, debutterà il 15 marzo 2018 all’Auditorium Conciliazione di Roma. Ideato da Marco Balich, Direttore Artistico e creatore di Cerimonie Olimpiche, lo show si avvale della consulenza scientifica dei Musei Vaticani, garanzia di rigore filologico e storico, della collaborazione di Sting, autore del tema originale, e della supervisione teatrale di Gabriele Vacis, figura di riferimento del panorama culturale italiano. Lo show è il primo esempio di un nuovo tipo di spettacolo che unisce il racconto della genesi di un capolavoro agli strumenti tecnologici più sofisticati e ai codici emotivi e coinvolgenti dell’intrattenimento dal vivo, restituendo all’arte la sua dimensione narrativa.
 Il progetto ARTAINMENT@SCHOOL nasce quindi per accompagnare i ragazzi, con il supporto dei docenti, nella visione dello spettacolo, fornendo gli strumenti necessari ad un approfondimento educativo e didattico. Per l’anno scolastico 2017/2108 è rivolto agli studenti di età compresa tra gli 8 e i 19 anni degli Istituti di ogni ordine e grado della regione Lazio.
 “Promuovere la cultura italiana ed educare al bello le nuove generazioni è uno degli obiettivi della nostra Fondazione” affermaDiana Bracco, Presidente della Fondazione Bracco. “D’altronde conservare e promuovere il nostro patrimonio è quasi un dovere civico per noi italiani, che abbiamo avuto la fortuna di nascere nel Paese più ricco di opere d’arte al mondo disseminate in uno scenario naturale tra i più vari che esistano. Il ruolo giocato dall’educazione e dalla formazione dei giovani resta alla base di qualunque intento pedagogico, perché l’amore per il bello deve essere suscitato fin dall’infanzia. Quest’iniziativa ha incontrato il favore del Ministro Valeria Fedeli e, dopo l’esperienza iniziale con le scuole del Lazio, sarà riproposta a livello nazionale per offrire alle scuole di tutta Italia in visita a Roma l’opportunità di vivere questa esperienza unica”.
Marco Balich, ideatore del progetto: “Dopo aver diretto molte Cerimonie Olimpiche sono orgoglioso di creare uno show nella nostra bellissima Italia. Questo è un progetto che mira a coinvolgere ed emozionare le nuove generazioni con i capolavori del nostro patrimonio artistico. Vogliamo rendere i giovani fieri e consapevoli di chi siamo e da dove veniamo. Vogliamo che si avvicinino anche al mondo degli spettacoli e possano scoprire le numerose figure professionali che rendono possibile uno show di queste dimensioni”.
Il progetto ARTAINMENT@SCHOOL prevede tre fasi:
-       Teorica: attività didattiche e di approfondimento da svolgere in classe a cura del docente con i contenuti messi adisposizione nel portale www.giudiziouniversale.com.
-       Esperienziale: visione dello spettacolo “Giudizio Universale. Michelangelo and the Secrets of the Sistine Chapel” e visita alDigital Corner presso l’Auditorium Conciliazione di Roma.

-       Pratica: produzione di un elaborato che i partecipanti potranno realizzare grazie all’Art Kit pensato da F.I.L.A. - Fabbrica Italiana Lapis ed Affini e donato al termine dello spettacolo. Tutti i progetti realizzati potranno essere inviati in formato digitale e verranno pubblicati sul portale web e nel Digital Corner.

martedì 24 ottobre 2017

MUSICA - Al Teatro Eliseo di Roma lunedì 30 ottobre ore 21, Salvatore Accardo e la fondazione Orchestra da Camera Italiana: Il sogno di un violino.

La stagione concertistica dell'Eliseo di Via Nazionale in Roma apre i battenti lunedì 30 ottobre (prezzi da 14 a 25 euro) con un esempio unico al mondo di orchestra d’archi in cui i componenti discendono tutti dalla stessa scuola per raggiungere un’unità espressiva, tecnica e stilistica senza pari: l’Orchestra da Camera Italiana che, sin dalla sua fondazione, si è esibita con grandissimo successo in tutto il mondo. Quattro i concerti del progetto realizzato da Salvatore Accardo insieme al Teatro Eliseo di Roma e rivolto ai giovani musicisti. Il grande violinista ha inserito nove giovani musicisti - selezionati tra i più meritevoli allievi che frequentano i suoi corsi gratuiti tenuti presso la prestigiosa Accademia Walter Stauffer di Cremona – che si sono aggiudicati una borsa di studio e la possibilità di esibirsi sotto la sua guida. I concerti serali, che si tengono il lunedì presso il Teatro Eliseo, saranno preceduti da una matinèe dedicata alle scuole, per avvicinare anche i più giovani a un genere musicale a loro non facilmente accessibile. Durante questi incontri, Accardo coinvolgerà gli studenti in conversazioni incentrate sugli aspetti più interessanti del far musica insieme e sulle caratteristiche dei brani eseguiti, accompagnandoli così alla scoperta dei segreti che si celano dietro una esecuzione musicale di altissimo livello. Ecco il Programma.
Lunedì 30 ottobre 2017 - A tutto Vivaldi. Il primo concerto è interamente dedicato alla musica del grande compositore veneziano. Verranno eseguiti brani che prevedono la partecipazione solistica di alcuni ragazzi vincitori delle borse di studio. Le celeberrime Quattro Stagioni saranno affidate al violino del Maestro. La grande tradizione interpretativa italiana, della quale Accardo è uno dei più autorevoli rappresentanti, viene posta in luce ed esaltata dall’esecuzione di questi brani universalmente noti, ma la cui esecuzione svela ogni volta affascinanti e inediti particolari. Antonio Vivaldi (1678 – 1741) Concerto per quattro violini in Re op. 3 n. 1 Allegro / Largo spiccato / Allegro Solisti: Anastasiya Petryshak, Rebecca Raimondi, Riccardo Zamuner, Federica Severini Concerto in Si Minore per quattro violini, violoncello, archi e basso continuo op.3 n.10, RV 580 Allegro / Largo. Larghetto. Largo / Allegro Solisti: Laura Gorna, Chrystelle Catalano, Vincenzo Meriani, Irenè Fiorito Direttore: Salvatore Accardo Le quattro stagioni Primavera Allegro / Largo / Allegro Estate Allegro non molto / Adagio / Presto Autunno Allegro / Adagio molto / Allegro Inverno Allegro non molto / Largo / Allegro Direttore e Solista: Salvatore Accardo.
Lunedì 13 novembre 2017 - Bach versus Piazzolla. Il concerto apre un interessante confronto tra la complessità dell’armonia e del contrappunto di Bach e il linguaggio inconfondibile del Nuevo Tango di Astor Piazzolla – che Accardo ha conosciuto a Buenos Aires ed è dedicatario di alcuni brani da lui composti. Il severo tessuto musicale di Bach e le malinconie portene di Piazzolla: due linguaggi solo apparentemente incompatibili. Il loro accostamento rivela sottili corrispondenze fra le trame labirintiche delle voci di Bach e la formazione classica del compositore argentino, che riveste le tradizionali atmosfere del tango di armonie enigmatiche e impasti timbrici raffinati. Johann Sebastian Bach (1685 – 1750), Concerto in La Minore per violini, archi e basso continuo BWV 1041 Allegro moderato / Andante / Allegro assai Solista: Salvatore Accardo Concerto in Re minore per due violini, archi e basso continuo BWV 1043 Vivace / Largo ma non tanto / Allegro Solisti: Salvatore Accardo, Laura Gorna Astor Piazzolla (1921 – 1992), Recordando Suite per orchestra d'archi Solista: Laura Gorna Adios Nonino (Trascrizione F. Fiore) Solista: Salvatore Accardo Pianoforte: Laura Manzini Verano Porteno (Trascrizione F. Fiore) Solista: Salvatore Accardo Direttore: Salvatore Accardo. Lunedì 11 dicembre 2017 - Sulle ali del canto - Italia e Russia Il concerto accosta capolavori di Niccolò Paganini e Petr Ilic Tchaikovski al Canto della Fabbrica di Francesco Fiore, eclettico musicista e compositore romano, membro del Quartetto Accardo, prima viola dell’OCI fin dai tempi della sua fondazione, storico trascrittore di brani per Salvatore Accardo e l’OCI e per altre importanti compagini orchestrali. Fil rouge di questo programma è il canto inteso come bisogno primordiale dell’uomo, catartico e liberatorio. Il canto funambolico del violino di Paganini, il Canto della fabbrica di Fiore - commissionato dalla Fondazione Pirelli, concepito per il violino di Salvatore Accardo e a lui dedicato, ha come linea ispiratrice la vita, i suoni, i ritmi della fabbrica Pirelli di Settimo Torinese - e infine la Serenata per archi di Tchaikovski in cui il canto, insieme al virtuosismo, coinvolge tutto l’ensemble, in un fuoco d’artificio di melodie e ritmi della grande tradizione russa. Francesco Fiore (1967), Il canto della fabbrica Niccolò Paganini (1782 – 1840), dal Concerto n. 2 in Si Minore “La Campanella" Petr Ilic Tchaikovski (1840 – 1893), Serenata per archi in Do maggiore op.48 Pezzo in forma di Sonatina. Andante non troppo / Valse. Tempo di valse. Moderato / Elegia. Larghetto elegiaco / Finale. Tema russo. Andante Direttore e Solista: Salvatore Accardo.
Lunedì 15 gennaio 2017 - W l’Italia L’ultimo dei quattro concerti vuole essere una celebrazione del tricolore musicale di epoche differenti attraverso tre musicisti rappresentativi dei vari periodi storici: Niccolò Paganini, che nel Carnevale di Venezia tratta il violino al pari di un soprano in un’opera; Giuseppe Verdi, con il Quartetto in mi minore nella versione orchestrale, unica composizione da camera del grande musicista, raffinatissima e carica di melodramma; Silvia Colasanti, affermata compositrice che ha recentemente ricevuto il premio European Composer Award a Berlino, con Capriccio a due. Il brano, dedicato a Salvatore Accardo e Laura Gorna, propone un dialogo serrato tra i due solisti, alternando momenti distesi ad altri di forte contrasto e creando un clima di grande libertà formale ed espressiva. Silvia Colasanti (1975), Capriccio a due Solisti: Salvatore Accardo, Laura Gorna Niccolò Paganini (1782 – 1840), Variazioni sul Carnevale di Venezia Giuseppe Verdi (1813 – 1901), Quartetto in Mi Minore nella versione orchestrale Allegro / Andantino / Prestissimo / Scherzo Fuga. Allegro assai mosso Direttore: Salvatore Accardo.
 Salvatore Accardo, che insieme a Bruno Giuranna, Rocco Filippini e Franco Petracchi ha istituito nel 1986 i corsi di alto perfezionamento per strumenti ad arco presso l’Accademia Walter Stauffer di Cremona, nel 1996 ha fondato l’Orchestra da Camera Italiana, formata dai migliori allievi ed ex allievi dell’Accademia stessa. L’inserimento, all’interno dell’organico, dei nove ragazzi, costituisce una crescita non solo per i beneficiari della borsa di studio, ma per l’Orchestra stessa che identifica nell’incontro e nello scambio attivo con le nuove generazioni la sua linfa di vita e ne fa la sua missione. L’Orchestra, di cui Accardo è direttore e solista, si è esibita presso le più importanti istituzioni musicali ed è stata ospitata da prestigiosi festival in tutto il mondo. Ha effettuato tournèe in Cina, Giappone, Vietnam, Corea, negli Stati Uniti, in Brasile, Cile, Uruguay, Argentina dove ha ricevuto dall’Associazione Critici Musicali il premio come Migliore Complesso da Camera Straniero. In occasione del 50° Anniversario della firma della Costituzione Italiana ha inaugurato e proseguito per anni la tradizione concertistica nell’Aula del Senato. L’Orchestra da Camera Italiana ha inciso per Warner Fonit, EMI Classics e Foné.

lunedì 23 ottobre 2017

INIZIATIVE - Adesso è ufficiale: Monte Porzio Catone Città del Calendario Gregoriano.

Monte Porzio Catone è ufficialmente la Città del Calendario Gregoriano. Lo ha deciso, con un voto unanime, il Consiglio Comunale straordinario della città castellana, che ha voluto così celebrare una delle ricorrenze storiche più significative della storia moderna: l'introduzione, nel 1582, del nuovo calendario per volere di Papa Gregorio XIII. Fu proprio nella splendida Villa Mondragone, infatti, che Papa Gregorio XIII introdusse, in virtù della bolla papale del 24 febbraio 1582 dal titolo "Inter gravissimas" ("Tra le cose gravissime"), un nuovo e più preciso calendario, con le misurazioni dell'astronomo Niccolò Copernico, pubblicate nel 1543, che sostituì il Calendario Giuliano. Venne alla luce, così, il Calendario Gregoriano, tuttora il più diffuso nella maggior parte del mondo, che entrò in vigore il 15 ottobre 1582. Per superare lo sfasamento con il Calendario Giuliano, fu stabilito che al giorno 4 ottobre 1582 doveva seguire direttamente il giorno 15 ottobre; una 'operazione' che, di fatto, cancellò dieci giorni. "E' un momento importantissimo per la Città di Monte Porzio Catone e per tutto il territorio - ha detto il Sindaco Emanuele Pucci - Siamo orgogliosi di questo evento, che ha un peso a livello mondiale. E' fondamentale continuare il percorso di valorizzazione del territorio che va oltre la nostra città. Dobbiamo proiettarci verso il futuro". "Monte Porzio Catone, dopo quella del vino e dell'arte, acquisisce la denominazione di Città del Calendario Gregoriano, ulteriore occasione per promuovere il turismo - ha spiegato l'Assessore alla Cultura, Gianluca Minucci - Insieme possiamo affrontare e vincere nuove sfide, implementando l'offerta per i visitatori. Anche per questo motivo abbiamo aderito all'Avviso Pubblico dell'Agenzia Regionale per il Turismo, per la valorizzazione e promozione dei Borghi del Lazio". Nell'occasione si è tenuto anche il Convegno "Monte Porzio Catone, la Città del Calendario: il Borgo dove è cambiato il tempo". Presente, nonostante gli impegni congressuali, Daniele Leodori, Presidente del Consiglio regionale del Lazio. Sono intervenuti anche Sandro Caracci, Presidente del Parco dei Castelli Romani, e Paolo Gatta Consigliere del Comune di Rocca di Papa, partner del progetto. Massimo Giannini, Direttore di Villa Mondragone, cui hanno fatto eco il Sindaco Pucci ed il professor Renato Santia, moderatore del convegno, ha posto l'accento sulla necessità di una collaborazione unitaria per il territorio e di continuare oltre le azioni progettuali, superando così la cultura municipalistica. Maria Grazia Toppi, progettista dell'agenzia "Metaservizi", ha illustrato il progetto vincitore, soffermandosi sulla necessità di aggregarsi in partenariati forti con gli altri enti per aumentare le possibilità di vittoria dei bandi, oltre all'ottimizzazione delle risorse. L'archeologo Massimiliano Valenti ha illustrato le enormi potenzialità storico-archeologiche di Monte Porzio Catone e del territorio limitrofo che, adeguatamente promosse, possono diventare un grande volano turistico. Vincenzo Testa, ricercatore astronomo dell'Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) - Osservatorio Astronomico di Roma, è infine entrato nel dettaglio storico-scientifico della riforma del calendario sottolineando come, a differenza delle tante città del vino e d'arte presenti in Italia, Monte Porzio Catone sia invece l'unica Città del Calendario. L'evento è proseguito con l'esibizione musicale dell'Accademia Vivarum Novum, con le degustazioni a cura di Slow Food, condotta Frascati e Terre Tuscolane e della Cantina Casal Pilozzo, di proprietà della famiglia Pulcini, per concludersi con la visita guidata alla splendida Villa Mondragone a cura dell'Associazione Manacubba.

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma parte il 30 ottobre la XIX edizione: Flautissimo, il mare unisce i paesi che separa.

Sarà Massimo Popolizio, accompagnato dalle musiche del pluristrumentista Stefano Saletti e la voce di Barbara Eramo, a inaugurare il 30 ottobre al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma (fino al 7 dicembre pv), il festival Flautissimo, manifestazione che da quasi vent’anni si muove al di là dei consueti confini musicali e si apre a progetti multidisciplinari con incursioni nel teatro, nel melologo, nella video arte, nel fumetto d’autore. Nella serata d’apertura, la potenza della scrittura di un grande testo classico rivive nella voce e nell’interpretazione di Massimo Popolizio, impreziosita dal vivo dalle composizione scritte appositamente per lo spettacolo. Pluripremiato gigante della scena, figura tra le più importanti del panorama teatrale (attore ronconiano per eccellenza, indimenticabile protagonista di spettacoli fondamentali) e cinematografico (tra gli altri, memorabili i suoi personaggi ne Il Divo e in Romanzo Criminale), Popolizio si confronta con i grandi classici, ripercorrendo la tradizione orale dell’epos. L’inganno del cavallo di legno con cui i Greci espugnano, dopo dieci anni di assedio, la città di Troia, apre il secondo libro dell’Eneide, considerato un capolavoro assoluto per la sua struttura e per la sua forza tragica. È l’inizio di un lungo cammino per mare che permetterà fortuna altrove. Enea vive la violenza della guerra, la fuga per mare, la ricerca di una nuova terra, la stessa disperazione di milioni di persone che oggi iniziano un lungo viaggio per la sopravvivenza. Organizzato dall’Accademia Italiana del Flauto con la direzione artistica di Stefano Cioffi, in venti tappe Flautissimo condurrà il pubblico fino al 7 dicembrein un viaggio inedito e originale in vari spazi della città accompagnato da alcuni tra i più grandi artisti italiani e internazionali. Tra i protagonisti di questa edizione: Roberto Herlitzka, Peppe Servillo, Moni Ovadia, Galatea Ranzi, Rita Petruccioli, Luigi Marinaro, Gabriele Coen, Giovanni SenecaKlezroym, Banda Ikona, Alja Velkaverh, Julien Beaudiment, Mario Caroli, Michael Kofler, Juliette Hurel, Jacques Zoon.  Nato come appuntamento cameristico nel 1991, il festival è divenuto nel corso delle ultime edizioni una manifestazione in cui il nucleo di concerti si è circondato di nuovi eventi, affiancando la musica (non solo classica, ma anche world e jazz) ad un’offerta di spettacolo innovativa e multidisciplinare, che ancora una volta, grazie a musiche e testi dal valore universale, conduce il pubblico in vari spazi della città. Dopo il Piccolo Eliseo, il festival proseguirà quest’anno al Teatro Palladium, al Teatro Vascello, a Centrale Preneste e alla Biblioteca Vaccheria Nardi. “Il mare unisce i paesi che separa”, il sottotitolo di questa diciannovesima edizione di Flautissimo, è una frase del poeta inglese Alexander Pope (1688-1744) celebre per il suo importante lavoro di traduzione dell'opera di Omero. Spiega il direttore artistico Massimo Cioffi: "Il mare è un confine diverso, ancora oggi. Le linee separano, le acque uniscono. Ma l’unione non sempre è inclusione e tolleranza, quest’acqua ha scatenato odii per millenni, odio per la difficoltà di accettare un altro credo, odio per il dominio geografico, odio per il potere politico. Il nostro è un diario di bordo per raccontare un nuovo mare in cui solidarietà e accoglienza trovino asilo come vogliono gli usi millenari della navigazione. Salpiamo allora! Iniziando dalla guerra di Troia che ha generato il viaggio di Enea, un’erranza tra le acque del Mediterraneo alla ricerca di una casa, con la consapevolezza che abitare luoghi diversi può generare un nuovo dialogo tra le culture di questo Mare. E dalle ceneri di Troia abbiamo costruito un cartellone originale e appassionante navigando senza confini, senza pregiudizi, per avvicinare e conoscere l’altro diverso da sé." Prezzo intero 15 euro, ridotto 12.

sabato 21 ottobre 2017

RUGBY- Nazionale in ritiro in vista di Fiji, Argentina e Sudafrica: Italia in cerca di conferme.

In vista del Six Nations 2018 ecco profilarsi all’orizzonte il novembre dei tre test match azzurri. L’Italrugby affronterà le Fiji sabato 11 novembre allo Stadio “Angelo Massimino” di Catania, i Pumas argentini sabato 18 novembre allo Stadio “Artemio Franchi” di Firenze e gli Springboks sudafricani allo Stadio “Euganeo” di Padova sabato 25 novembre.
A tal pro, la Nazionale si raduna a Parma da oggi, domenica 22 ottobre, sino a mercoledì 25, e a Treviso da domenica 29 ottobre a mercoledì 1 novembre: la rosa degli azzurri verrà ridotta a trentuno atleti a conclusione del raduno di Treviso, in preparazione al match debutto stagionale. Sono ventidue gli atleti confermati dal CT nel gruppo protagonista del tour estivo nell’Emisfero Sud, con il rientro di due veterani come capitan Sergio Parisse – recordman di presenze con 126 caps –e del tallonatore Leonardo Ghiraldini, il più presente numero due della storia azzurra con 86 presenze. Fuori per infortunio ci sono l’apertura Tommaso Allan, l’ala Michele Campagnaro, Luca Morisi e Sami Panico. Cinque gli esordienti convocati, tre dei quali alla prima convocazione assoluta: già aggregati alla Nazionale in passato l’estremo Matteo Minozzi (classe ’96) ed il mediano d’apertura irlandese Ian McKinley, conquistano invece la prima chiamata assoluta in azzurro il trequarti neozelandese della Benetton Rugby Jayden Hayward e le due giovani terze linee Renato Giammarioli e Giovanni Licata. Proprio quest’ultimo, nato il 18 febbraio del 1997, è il più giovane convocato e l’unico proveniente dal Campionato Italiano d’Eccellenza, dove ancora non ha debuttato con le Fiamme Oro Rugby avendo preso parte alla prima fase di stagione nel Guinness PRO14 come permit player delle Zebre Rugby Club.
Questa convocazione – ha dichiarato il CT dell’Italia, Conor O’Shea – è stata senza dubbio la più difficile ed eccitante da completare. Nonostante gli infortuni, c’è stato tra gli allenatori un grande dibattito su molteplici posizioni. La qualità del lavoro che si sta portando avanti sia alla Benetton che alle Zebre, e più in generale ad ogni livello del gioco, sta iniziando ad avere un reale impatto sulla qualità e sulla profondità degli atleti a nostra disposizione e questo aspetto non farà che migliorare negli anni a venire”.
Siamo persone con i piedi per terra – ha aggiunto O’Shea – e conosciamo bene la difficoltà delle sfide che ci aspettano, ma siamo anche consapevoli del fatto che stiamo compiendo progressi significativi verso il nostro obiettivo di tornare ad essere una squadra estremamente competitiva sul palcoscenico internazionale”.
La nostra prossima sfida sono i test match di novembre – ha proseguito il CT dell’Italia – e crediamo che grazie al miglioramento del nostro livello di fitness, che non è ancora nemmeno vicino a quello che possiamo raggiungere come gruppo, e con l’accresciuta fiducia che i giocatori hanno dalle prestazioni nei propri Club, potremo fare un nuovo passo avanti nel nostro cammino. Fiji, Argentina e Sudafrica sono tutte davanti a noi nel ranking internazionale ma sappiamo che avremo le possibilità per vincere queste partite. Dovremo essere sicuri di poterle cogliere quando arriveranno”.

Andrea Curti

giovedì 19 ottobre 2017

INIZIATIVE - Scattata l'operazione Halloween ai Parchi Costa della Riviera: Zucche, zombie e horror show, a voi il divertimento.

A “Italia in Miniatura” di Rimini è già partita l’operazione Halloween con zucche, zombie e Horror Show. Il parco tematico di Rimini diventa un enorme campo di zucche dal quale spuntano portali stregati, ragni giganti, cimiteri e altri inquietanti dettagli. Ogni domenica (15, 22, 29) e martedì 31 ottobre arrivano i laboratori di intaglio delle zucche dedicati ai piccoli, dalle 14.30 alle 15.30. I laboratori sono gratuiti ma i posti sono limitati: occorre iscriversi all’ufficio informazioni del parco il giorno della visita. Alle 15.35 dei giorni di apertura va in scena il nuovo Musical Horror Show: un misterioso cantastorie ci accompagna fra le pagine dei racconti da brivido verso un finale tutto da scoprire! Interamente cantato e recitato dal vivo, lo spettacolo è prodotto da Italia in Miniatura con regia e coreografie di Elena Ronchetti.
1 novembre: Marcia degli Zombie – Che sarà dell’Italia, attaccata da un terribile virus che si propaga per tutte le città: riusciranno gli abitanti della Penisola a salvarsi o dovranno soccombere al contagio? La Marcia degli Zombie diventa un grande gioco collettivo per grandi e piccini e, per divertirsi di più, dalle 11.30 ci saranno ben sei truccatori professionisti gratuitamente a disposizione del pubblico e una vera Zombie-school, per imparare vivere da non-morto… con stile!
Italia in Miniatura è aperta il 14-15, 21-22 ottobre e dal 28 ottobre al 2 novembre, dalle 9.30 alle 16.30 (1 novembre: 9.30-17.30)
A Oltremare: Il regno degli Spaventapasseri e Happy Halloween Show in Laguna.
Il parco di Riccione dedica il mese di ottobre e il tema di Halloween ai curiosi omini di paglia, protagonisti delle scenografie e dei laboratori gratuiti “Crea il tuo spaventapasseri”, il 15, 22, 29, 31 ottobre e 1 novembre.  I bimbi potranno realizzare un baby-spaventapasseri da portare a casa mentre tutti potranno partecipare alla gara a squadre per costruire un vero uomo di paglia che poi verrà fieramente esposto accanto ai tanti, frutto della collaborazione con il Festival Internazionale degli Spaventapasseri di Frontino (PU), che tutti potranno ammirare nel parco.  Alle 11.45 e alle 17, debutta in laguna “Delfini, lo spettacolo della natura” il nuovo appuntamento a tema con i delfini con musiche suonate dal vivo!
1 novembre: Happy Halloween Show – una sfida da brivido in laguna dove, oltre ai laboratori e allo spettacolo, alle 16.45 ci sarà la sfilata a tema per i bambini, osservati da una giuria molto speciale (un indizio: i giudici hanno le pinne e… sono molto simpatici!)
Oltremare è aperto il 15, 22 e dal 28 ottobre al 2/11, dalle 10 alle 18.
All’Acquario di Cattolica: Streghe, squali, serpenti e murene nel labirinto. Chi ha il coraggio di passare attraverso la bocca dello squalo? E chi osa infilare la mano nelle nuove mystery-box del percorso Blu?  E’ una Halloween lunga e tenebrosa quella dell’Acquario di Cattolica che apre le porte - anzi, le “fauci” al pubblico ogni sabato e domenica, dal 14 ottobre e tutti i giorni dal 28 ottobre al 2 novembre.
Percorsi emozionanti e tematizzati da zucche, fantasmi, alambicchi e paioli giganti dove ammirare le 3.000 creature marine e terrestri ospiti.  Un terrificante faccia a faccia con le gigantesche bocche dei grandi squali toro o con quelle dai denti aguzzi di piranha e murene che sbucano dai relitti. Le inquietanti stelle marine, che possono rigenerare un braccio tagliato, le eteree meduse che sembrano spettri del mare, i caimani immobili e predatori: l’Acquario di Cattolica diventa un labirinto vestito a tema in collaborazione con “la Notte delle Streghe” di San Giovanni in Marignano.
Se tutto è troppo spaventoso, ci sono sempre loro: i velocissimi pinguini di Humboldt e le irresistibili lontre orientali che con il loro rincorrersi, giocare e tuffarsi sono le beniamine dei bambini! Per tutti, grandi e piccini, c’è la possibilità di assistere alla cibatura di squali, pinguini, lontre e trigoni viola: uno dei momenti più interessanti e interattivi della visita.
L’Acquario di Cattolica è aperto il 14-15, 21-22 ottobre e dal 28 ottobre al 2 novembre, dalle 9.30 alle 16.30 (orario biglietterie).

I programmi dettagliati sono sui siti web dei singoli parchi: www.italiainminiatura.com,www.oltremare.orgwww.acquariodicattolica.it