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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 28 marzo 2018

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma dal 4 all'8 aprile: "D'estate con la barca", doppia coppia firmata Patroni Griffi.


Al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma, da mercoledì 4 a domenica 8 aprile 2018, andrà in scena D'estate con la barca di Giuseppe Patroni Griffi con Gaia Aprea (atto unico un’ora, prezzo 20 euro).   
Racconto dell’esordio letterario di Giuseppe Patroni Griffi apparso per la prima volta sulla rivista Nuovi Argomenti e pubblicato nel 1955 dall’editore Vallecchi insieme a Ragazzo di Trastevere e Un ospite di passaggioD’estate con la barca con Gaia Aprea per la regia di Luca De Fusco - che firma anche l’adattamento - è il racconto della gita in barca lungo la costa di Posillipo a Napoli di due coppie di ragazzi. Una gita per fare l’amore, lontano dal mondo, i suoi divieti, le sue ipocrisie. Una bellissima giornata di sole e di ardori giovanili su cui piomba, inaspettata e beffarda, la morte.
«Per la seconda volta, dopo L’amorosa inchiesta di La Capria – scrive il regista nelle note allo spettacolo – mi capita di mettere in scena uno scrittore che ho conosciuto, la cui carriera mi è stata raccontata da mia madre nella mia infanzia come una favola e che rappresenta quindi una parte di me, del mio modo di essere napoletano, del mio modo di intendere l’arte in generale e il teatro in particolare».
«Si parla – continua De Fusco –di una “doppia coppia” che a teatro diremmo composta da due attori giovani e due caratteristi. Già in questo sapore più teatrale si sente l’impronta dell’uomo di spettacolo a tutto tondo: mi sono quindi permesso un’ambientazione scherzosa, ludica, come appare il racconto ad una prima lettura. Con qualche elemento di piccola spettacolarità in più rispetto ai due precedenti racconti della Ortese e di La Capria: innanzitutto la barca evocata nel titolo e poi un lieve, accennato gioco di proiezioni, che è in linea col mio modo di fare teatro degli ultimi anni e che viene naturale di fronte a tutte le splendide descrizioni marine del testo.
Nel finale, con un vero colpo di scena tipico del teatro e dello stile di Peppino, il racconto si capovolge: smette i suoi panni ingannevoli di leggerezza alla La Capria e mostra la sua vera faccia. Quella che associa l’amore con la morte, il mistero dell’attrazione erotica come rischio ed inizio di perdizione, insomma il racconto rivela l’impronta di quello che sarebbe divenuto lo stile di Patroni Griffi. Ho cercato di assecondare questo strano andamento, che nell’ultima mezza pagina capovolge il senso dell’intera opera con un piccolo colpo di scena che suggerisce una versione ipnotica, ammaliante di Giulia che diviene in questo modo una specie di “sirena”.

martedì 27 marzo 2018

TEATRO - All'Eliseo di Roma dal 3 al 22 aprile: Circus Don Chisciotte, la Geografia urbana del professor Cervante.


Dal 3 al 22 aprile prossimi, il Teatro Eliseo di Via Nazionale in Roma ospita lo spettacolo “Circus Don Chischiotte”, testo e regia di Ruggero Cappuccio, con Ruggero Cappuccio, Giovanni Esposito, Giulio Cancelli, Ciro Damiano, Gea Martire e Martina Sorrenti (prezzi da 20 a 40 euro).
Ambientato a Napoli nei giorni nostri, Circus Don Chisciotte è uno spettacolo che narra la storia di Michele Cervante, una singolare figura di vagabondo colto che esplora le ombre urbane della città. Presunto discendente dell’autore del Don Chisciotte della Mancia, il professor Cervante attiva una lotta personalissima contro il processo di disumanizzazione che sta attanagliando il mondo. In una delle sue peregrinazioni notturne lungo il binario morto di una stazione ferroviaria abbandonata, si imbatte in Salvo Panza, un girovago nullatenente fuoriuscito dalla sfera della cosiddetta società civile. Tra Michele Cervante, studioso di letteratura e Salvo Panza, ancora segnato dalla saggezza di antiche suggestioni orali assimilate nell’entroterra napoletano, nasce un pirotecnico rapporto immaginativo.
Sul binario morto, intanto, scivolano vagoni sospinti dal vento con a bordo singolari viaggiatori. I nuovi arrivati vivono esistenze sospese tra buffi deragliamenti sociali e impennate poetiche. Almerindo Buonpasso e Letizia Celestini due ex ristoratori, Vinicio Meraviglia un prestigiatore di provincia e l’apparizione finale di una principessa siciliana, intrecciano con Cervante e Salvo Panza una sinfonia di sorprese interiori destinate a culminare in un’amicizia fulminante.
In un crescendo irresistibile si farà strada un profondo e comico progetto di rivoluzione per riconquistare l’essenza spirituale dell’umanità.

sabato 24 marzo 2018

INIZIATIVE - L'AIIG in prima linea il 6 aprile per la "Notte Europea della Geografia" alla Sapienza.


Il prossimo 6 aprile 2018 si celebrerà la prima Notte Europea della Geografia, con una serie di eventi in tutta Italia e in altri Paesi europei (http://www.ageiweb.it/nottedellageografia/).
L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG) sarà presente con una serie di attività didattiche, ludiche e divulgative in dieci città italiane, partecipando all’organizzazione di molteplici eventi diffusi sul territorio (www.aiig.it). Il Presidente Gino De Vecchis evidenzia “il convinto impegno profuso dalle sezioni regionali e provinciali dell’Associazione per partecipare ed essere presenti a questa assoluta novità nella scena culturale italiana. A ribadire la ferma volontà di operare all’insegna della sensibilizzazione all’educazione al territorio e ambientale, coerentemente con lo storico impegno in favore della promozione e della diffusione del sapere geografico nella società e in difesa dell’insegnamento della geografia nelle scuole di ogni ordine e grado”.
Ecco nel dettaglio il programma delle attività alla Sapienza di Roma, scaricabile per intero al seguente indirizzo: http://aiig.it/wp-content/uploads/2018/03/programma-1.pdf.
Il mestiere del Geografo - Notte Europea della Geografia Sapienza Università di Roma – 6 aprile 2018 ore 17.30 – 22.00.
1 - SAI DOVE SEI?
2 - COMPETIZIONE CARTOGRAFICA (MAP CONTEST). 3 - LA PERCEZIONE DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO.
3 - GLI STRUMENTI DEL GEOGRAFO - PERCORSO GUIDATO TRA CARTE, LANTERNE MAGICHE E …
4 -  IN…SEGNAMI LA GEOGRAFIA. LUOGHI GEOGRAFICI E TOPONIMI NELLA LINGUA DEI SEGNI ITALIANA (LIS).
5 - COM’È IL TEMPO?
6 – LUOGOLOGIA.
7 - MARINE LITTER: MONITORAGGIO SCIENTIFICO E CITIZEN SCIENCE PER LA MAPPATURA DEL FENOMENO. L’ESPERIENZA LEGAMBIENTE.
8 - QUANTO CONSUMA LA MIA CASA?
9 - MISSIONE TERRA. SOSTIENI IL TUO PIANETA.

Sarà infine presente un punto ristoro curato da Rosemary Terra e Sapori, realtà che si propone come esempio di economia circolare “sociale”, i cui prodotti sono realizzati con materie prime provenienti da realtà locali che occupano soggetti svantaggiati. Durante la Notte della Geografia in Sapienza Rosemary farà conoscere il Caffè galeotto, la Birra vale la pena, yogurt e ortaggi provenienti dalla Coop. Barikamà, oltre ad altri prodotti Fair Trade, facendo scoprire cosa si cela dietro ogni produzione.
Per informazioni: nottedellageografia@gmail.com.
Facebook: Notte della Geografia in Sapienza
Twitter: @nottegeografia
Instagram: nottedellageografiainsapienza
Pinterest: nottedellageografia
#geografiainsapienza

giovedì 22 marzo 2018

TEATRO - Lunedì al Piccolo Eliseo di Via Nazionale: Omaggio a Nino, capostipide degli Sgarbi.

Lunedì 26 marzo alle ore 19.00 il Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma ospita un omaggio a Giuseppe Sgarbi, detto Nino, uno scrittore, un uomo, un padre. Proveniente da un’estrosa famiglia di farmacisti, critici d’arte e di editori, il capostipide Nino scopre all’età di 93 anni, grazie alle insistenze della figlia Elisabetta, di poter raccogliere nelle pagine di un romanzo i suoi ricordi. Le sue prime tre opere vengono subito coronate da un importante successo di pubblico e di critica.  
Il più noto figlio Vittorio, insieme a Luca Barbareschi, Lucrezia Lante della Rovere e Giuseppe Cesaro, che ha raccolto e fissato sulla carta le emozioni e le esperienze di vita di un esordiente autore novantenne, faranno rivivere gli entusiasmi, le passioni, l’ironia e la curiosità impressa sulle pagine degli ultimi due romanzi di Nino Sgarbi. Quello dedicato al grande amore della sua vita, la moglie Rina, pubblicato nel 2016 con il titolo Lei mi parla ancora, e Il canale dei cuori - uscito postumo nel 2018 – dove riemerge il passato e il ricordo di Bruno, fratello della moglie, sulle sponde del Livenza dove solevano andare a pescare

martedì 20 marzo 2018

RUGBY - Cucchiaio di legno all'Italia nel Sei Nazioni: Sfortuna con la Scozia, ora si pensi al Mondiale.

Una generosa Italia, che ha dato tutto, anima e core, esce sconfitta 27-29 all’Olimpico di Roma per un calcio a due minuti dalla fine contro i quotati scozzesi (che quest’anno hanno battuto Francia, Inghilterra e Australia) nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2018. Peccato davvero perché gli azzurri hanno meritato di vincere al cospetto di una Scozia superficiale e a corrente alternata; la diciassettesima sconfitta di fila al Sei Nazioni e il terzo consecutivo cucchiaio di legno sono immeritati. La cronaca. Al 6′ la pressione della mischia azzurra permette ad Allan di trasformare la punizione concessa dall’arbitro: i primi tre punti sono in cascina. Gli scozzesi reagiscono subito e il tallonatore Brown sfrutta la profondità dei centri amici per firmare la prima meta britannica. Laidlaw non trasforma, Scozia 5 Italia 3. Ma gli azzurri sono vivi e vegeti e al 13′, dopo una touche vinta, in terza fase Allan finta su un avversario e va in meta, trasformata dallo stesso mediano: 10-5. La partita prende un indirizzo preciso al 19′ quando una accelerazione improvvisa del pack offensivo permette sempre ad Allan di effettuare un calcetto illuminante per Minozzi che ringrazia e schiaccia l’ovale in metà (4 mete in 5 partite per l’estremo azzurro). Allan trasforma ancora ed è 17-5. Gli scozzesi sembrano in bambola ma trovano nel carretto, nella mischia in avanzamento, il loro punto di forza, probabilmente vincente in questa partita. Così Barclay sigla la seconda meta scozzese e Laidlaw accorcia lo svantaggio: Italia 17, Scozia 12. I britannici attaccano a testa bassa, gli azzurri però placcano e ripartono con le ali, resistendo alla sfuriata avversaria. Focolaio di rissa al 38′ tra Pelledi e il Brown, e prima del fischio dell’arbitro Castello è placcato a due metri dalla linea di meta scozzese. La ripresa si riapre come l’avevamo lasciata, azzurri in attacco; gli scozzesi perdono palla alla tre-quarti, Parisse suona la carica ma il passaggio a Castello è in avanti e la meta di Negro è annullata dall’arbitro Gauzere. Ma la marcatura è nell’aria e arriva quattro minuti più tardi con un break di Polledri che lancia Allan come un siluro buca a bucare la nave scozzese. Che pare affondare, Italia 24 Scozia 12. A questo punto Townsend, coach dei britannici, cambia tutta la prima linea, vuole più forza dai suoi, e la panchina lunga della Scozia sarà la mossa vincente. Perché negli ultimi 20 minuti di partita l’assalto degli ospiti è tambureggiante, gli azzurri placcano e difendono stile Fort Apache, e la tattica degli scozzesi di sfiancarli porta subito i primi frutti con la meta di Maitland al 60′, con Laidlaw che trasforma (Italia avanti 24-19). Dieci minuti più tardi è l’estremo Hogg ad approfittare della stanchezza della prima linea azzurra che non riesca a contenere un altro carretto scozzese. Laidlaw trasforma e Scozia avanti per la prima volta nel match. O’Shea, il tecnico dell’Italia, fa entrare Canna, capisce che un calcio può risolvere la gara e, al 74′, il nuovo entrato Stein guadagna una punizione che da oltre 30 metri Allan trasforma meritando la palma di migliore in campo. L’Italia torna avanti 24-26 ma è stremata. L’ennesimo carretto scozzese, a tre minuti dal termine, guadagna un calcio che l’implacabile Laidlaw realizza. Sono i tre punti della beffa per l’Italia, la Scozia calcia fuori l’ovale all’80’ e porta a casa una vittoria complessivamente immeritata. “Avremmo vinto se fossimo stati più attenti in attacco”, chiosa a fine gara il capitan Parisse. E O’Shea: “Dispiaciuto per il risultato ma questa partita ci ha detto che la qualità dei nostri giovani è incredibile e stiamo costruendo qualcosa di importante per il nostro futuro”. Già, l’anno prossimo i mondiali in Giappone; sarà durissima se non impossibile andare a ai quarti di finale (eliminare una tra Nuova Zelanda e Sudafrica!) ma almeno dovremo mantenere la terza piazza che vale l'ingresso diretto ai mondiali del 2023.

INIZIATIVE - Sabato riapre Oltremare a Riccione con sorpresa: Un nuovo avvoltoio in attesa di nome social.

E’ iniziato il risveglio degli animali dei parchi Costa Edutainment della Riviera Romagnola ed è arrivato subito un regalo per staff e ospiti, in vista della nuova apertura di Oltremare, questo sabato 24 marzo.
Al Mulino del gufo di Oltremare di Riccione, che ospita decine di specie di rapaci, è nato poche settimane fa un avvoltoio. Al momento della nascita pesava circa 78 grammi, oggi ha raggiunto 1,8 kg di peso e sta imparando a muovere i primi passi. Il piccolo è il fratellino di Kimbo e Lunda, nati sempre a Oltremare nel 2013 e 2014. Papà e mamma, Brutus e Viki, vivono al parco da ormai 12 anni nelle grandi voliere dell’area del Delta. La famiglia di avvoltoi di Oltremare è formata dalla specie ‘Avvoltoi dal Berretto’: i più piccoli presenti nel continente africano. Abilissimi camminatori, provengono da ambienti in cui non ci sono molti alberi o arbusti e quindi sono perfettamente adattati a camminare a terra. Sono anche eccellenti corridori tanto da inseguire a piedi i falconieri nei loro spostamenti. Hanno poche penne sulla testa, ma questo è solo per un fatto igienico. Si cibano prevalentemente di carcasse e per questo le poche piume sul capo permettono loro di pulirsi molto più facilmente. Il loro becco è molto sottile: sono gli ultimi rapaci che arrivano su una carcassa, per finire di spolparla o di mangiarne le ossa. Le loro ali sono lunghe e larghe per planare e volare ad alta quota e per lunghissime distanze, senza quasi mai battere le ali. 
Lo staff zoologico di Oltremare assiste il piccolo di avvoltoio ogni giorno, controllando lo stato di salute e preparando i suoi pasti quotidiani. Il baby avvoltoio deve mangiare infatti almeno 4/5 volte al giorno. Grazie alle cure dei falconieri sta crescendo in piena salute. Sempre sotto il controllo dello staff, il piccolo partecipa anche ai pasti quotidiani dei fratelli più grandi: in questo modo biologi e falconieri monitorano e studiano il suo inserimento in famiglia.
Il nome? Il piccolo di rapace non ne ha ancora uno. Lo staff di Oltremare ha deciso di fare un regalo ai suoi ospiti, in vista dell’apertura della nuova stagione 2018: sarà il pubblico a sceglierlo con una speciale campagna social, che vedrà coinvolti gli utenti di Facebook, in un sondaggio. Quattro i nomi in lizza: Paki, Paniz, Pumba e Pangi. Chi otterrà più voti sarà il nome del piccolo arrivato.

venerdì 2 marzo 2018

Calcio a 5 - Coppa Italia, presentata la 33a edizione della Final Eight: Pesaro gioca in casa ma occhio alla sorpresa Came.


Nello splendido scenario della Sala Giunta del Coni, alla presenza del Presidente del Coni Giovanni Malago', si è svolta stamattina la conferenza stampa di presentazione della 33^ edizione della Final Eight di Coppa Italia di Serie A, con i relativi sorteggi per gli accoppiamenti dei quarti di finale. Presenti in sala, oltre al Presidente della Divisione Calcio a cinque, Andrea Montemurro, anche alcuni rappresentanti delle società che prenderanno parte alla manifestazione in scena al PalaFiera di Pesaro dal 22 al 25 marzo prossimi. Oltre alle cariche istituzionali della Divisione, in platea anche le “Legends” Andrea Rubei, Vinicius Bacaro, Massimo Quattrini e Gabriele Caleca.
IL SORTEGGIO - Dopo le ultime cinque stagioni a Pescara, la Final Eight si trasferisce quindi a Pesaro, in un evento all’insegna della grande visibilità grazie alle telecamere di Fox Sports, che trasmetteranno in diretta le semifinali, ma anche Repubblica.it e Pmg Sport, che invece trasmetteranno i quarti di finale in diretta sulla pagina Facebook della Divisione Calcio a cinque. Una manifestazione non solo a carattere sportivo, ma anche sociale, vista la ricorrenza del 150° anno dalla scomparsa del grande compositore Rossini. Ospite d’onore al sorteggio il padrone di casa, il Presidente del Coni Giovanni Malagò: “Sono felice che abbiate scelto il Coni per una competizione così importante come questa, segnale di crescita di un movimento che non ho mai abbandonato e che mi ha visto impegnato in prima persona”. Lo stesso Malagò ha raccontato i suoi trascorsi nello sport, dimostrando grande disponibilità e divertendo tutte le persone presenti in sala. Il Presidente del Coni ha poi estratto le palline per gli accoppiamenti dei quarti di finale, per poi ricevere una targa dal presidente Andrea Montemurro. “Essere qui – ha detto il numero 1 della Divisione – è un’ulteriore testimonianza di quanto il nostro sport stia crescendo a livello di popolarità e importanza”.
I QUARTI - Si parte giovedì 22 marzo alle 14 con la rivelazione Came Dosson, attualmente prima in classifica contro il Kaos Reggio Emilia. A seguire, la Luparense, campione d’Italia in carica, contro l’Axed Latina, poi i detentori del titolo del Pescara contro la Lollo Caffè Napoli. A chiudere, alle 20.30, i padroni di casa dell’Italservice Pesaro sfidano l’Acqua&Sapone Unigross.