WRITING

WRITING
A cura di ANDREA CURTI

giovedì 15 giugno 2017

TEATRO - Presentata la stagione 2017-2018 dell'Eliseo e del Piccolo Eliseo: Inizio nel "Purgatorio" ma è largo ai giovani.

L’Eliseo e il Piccolo Eliseo proseguono nel cammino già intrapreso con crescente determinazione, rinnovando il gioco del teatro, specchio di identità, di storie comuni e fuori dal normale, di personaggi battaglieri e docili anime. La nuova stagione perlustra i classici, le grandi opere letterarie con la statura di interpreti illustri e va alla ricerca del nostro presente percorrendo le emozioni della nuova drammaturgia italiana e straniera, cercando negli autori contemporanei la stessa catarsi dei grandi classici. Anche quest’anno largo ai giovani: grazie a proficue collaborazioni con partner importanti, l’Eliseo continuerà ad essere quella piattaforma di divulgazione di contenuti, condivisione emotiva e agorà. I tanti progetti con il Ministero dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio prevedono preziose sinergie con le Istituzioni scolastiche, dalla celebrazione della Giornata Mondiale del Teatro (il 27 marzo 2018) al Festival del Laboratorio Teatrale della Scuola. Il pubblico più giovane ha diritto ad avere un luogo deputato, un “territorio neutrale” dove imparare ad ascoltare e ad essere ascoltati. Continua anche la collaborazione con il Teatro di Tor Bella Monaca che ha ospitato le produzioni dell'Eliseo portando in periferia autori e attori prestigiosi (Sergio Rubini, Marco D’Amore, Filippo Dini, Asia Argento, Vinicio Marchioni) e che la prossima stagione accoglierà alcuni titoli della nuova programmazione a partire dalla ripresa di American Buffalo nel mese di novembre. E poi la musica, linguaggio alto eppur così vicino alle nuove generazioni. Tra i grandi ospiti della stagione concertistica, Salvatore Accardo, violinista di fama internazionale che, con la sua Orchestra da Camera Italiana, si esibirà nella doppia veste di direttore e solista. Oltre ai quattro concerti serali (2 ottobre, 30 ottobre, 13 novembre, 11 dicembre) dedicati a Vivaldi, Bach, Piazzolla, Rossini, Paganini, Verdi, Cajkovskji, Accardo aprirà le prove al mattino conversando di musica con giovani ascoltatori. Torna sempre più ampia la proposta degli incontri culturali. Attesissimo, dopo il successo dello scorso anno, l’appuntamento con le scienze di BrainCircle Italia a cura di Viviana Kasam. Tra i nuovi temi si parlerà anche di fantaneuroscienza, ovvero come il cinema racconta la manipolazione del cervello e l’intelligenza artificiale. Riprendono gli incontri domenicali con le visite guidate in collaborazione con la casa editrice Il Mulino. Oltre alle consuete, affollate lezioni sulla Storia dell’Arte, Giuseppe Di Giacomo affronta quest’anno un percorso musicale dedicato a Wagner. Il Prof. Luca Serianni propone un focus su Dante Alighieri da un'altra angolazione, quella del linguista d'eccellenza. Tra le novità, il Premio Strega 2012 Alessandro Piperno conduce attraverso i segreti della letteratura insieme ad Annalena BeniniTanti i nuovi relatori di prestigio: lo studioso di Kabbalah Moshe Idel e il neuroscienziato cognitivo Shahar Arzy che parlano di Cervello e Mistica; il Presidente del Centro Vidal Sassoon sull’Olocausto, Manuela Consonni, che affronta il tema del Negazionismo; Monsignor Ravasi che racconta la figura di GiobbeDirettamente da Londra poi arriva la proposta di Valerio Magrelli con i cultural combat events, una serie di incontri-scontri a suon di parole tra intellettuali e scrittori come Virginia Woolf e James Joyce, Elsa Morante e Anna Maria Ortese, Pier Paolo Pasolini e Gabriel Garcia Marquez. Sempre in collaborazione con la Società editrice il Mulino, Roberto Danese dedica tre appuntamenti agli eroi del passato con Claudio Giunta, Marta Cartabia e Luciano Violante. In collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza”, dopo Amleto, Re Lear e Otello, affrontiamo quest’anno La tempesta in un confronto con Stefano Velotti, Maurizio Ferraris, Elio Franzini, Giovanni Matteucci, Nadia Fusini, condotto dal professor Di Giacomo.
Ufficialmente inaugura la stagione del Teatro Eliseo il prossimo 26 settembre un grande classico del Novecento, Finale di partita di Samuel Beckett. Una tragedia del vivere che diventa farsa, interpretata da Glauco Mauri e da Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco. Un omaggio alla storia del nostro Teatro che si prepara a festeggiare il Centenario nella convinzione che sono le tradizioni a sostenere il nostro presente.
Per la prima volta in scena, dal 17 ottobre Un borghese piccolo piccolo, lo straordinario romanzo di Vincenzo Cerami che narra le aspirazioni e il desiderio di raggirare le regole connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano. Il testo, da cui è stato tratto anche il capolavoro cinematografico di Mario Monicelli, è qui interpretato da Massimo Dapporto nell’adattamento del regista Fabrizio Coniglio. Novità assoluta - con debutto in prima nazionale al Napoli Teatro Festival - l’ultima opera del Premio Pulitzer David Mamet: Il penitente nella traduzione e regia del Direttore Luca Barbareschi. L’assenza di etica governa un mondo capovolto e qui, colui che sfida la menzogna e difende la verità, non sembra apparire l’uomo buono né l’eroe della vicenda (in scena, oltre a Barbareschi, Lunetta Savino, Massimo Reale e Duccio Camerini in un testo sulla ‘nuova inquisizione’ operata dai media, dal 7 novembre).
Dal 28 novembre un classico fuori dal tempo: Il malato immaginario di Molière nella storica versione di Franco Parenti ripresa dalla raffinata regista Andrée Ruth Shammah. Un grande Gioele Dix nei panni del nevrotico protagonista ipocondriaco, Argan, in una continua tensione tragicomica che ancora oggi affascina e stupisce gli spettatori.
Feste natalizie all’insegna di una straordinaria commedia raffinata e caotica al tempo stesso, La Guerra dei Roses di Warren Adler. Una storia comica e crudele, ridicola e folle interpretata da Ambra Angiolini e Matteo Cremon per la regia di Filippo Dini in scena dal 19 dicembre. Ancora un teorema sull’amore in una originalissima versione di Massimiliano Bruno e Francesco Bellomo del noto testo shakespeariano Sogno di una notte di mezza estate. In scena Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, Violante Placido e Paolo Ruffini tra mito, fiaba e quotidianità dal 9 gennaio.
A grande richiesta il racconto emozionante e magistrale di una fuga e di un ritorno, dei fallimenti che ci sembrano insuperabili e di quelli che ci fanno compagnia per tutta la vita. Dopo il successo della passata stagione, torna lo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito al Piccolo Eliseo: Lacci di Domenico Starnone interpretato da Silvio Orlando per la regia di Armando Pugliese (dal 30 gennaio). Dal 13 febbraio un thriller psicologico di Stefano Massini che, attraverso l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in manicomio, lascerà lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine. Alessandro Preziosi, Francesco Biscione, Massimo Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genghi e Vincenzo Zampa sono diretti da Alessandro Maggi in Vincent Van Gogh. L’odore assordante del bianco, testo premiato per la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di restituire il tormento dei personaggi con ferocia espressiva”.
Risate a crepapelle dal 6 marzo con Lello Arena nei panni del papà in Parenti serpenti di Carmine Amoroso, regia di Luciano Melchionna. Grazie al tratteggio grottesco dei personaggi, la commedia descrive il più turpe cambiamento dei componenti di una famiglia riunita nella casa dei genitori anziani per festeggiare il Natale. Il regista di origine argentina, Alfredo Arias, rende omaggio a Raffaele Viviani con Eden Teatro. Dietro l’apparente esibizione di esilaranti numeri di varietà, Mariano Rigillo, Angela Pagano, Gaia Aprea, Gennaro Di Biase, Mauro Gioia, Gianluca Musiu, Anna Teresa Rossini, Ivano Schiavi, Paolo Serra ed Enzo Turrin, accompagnati da musiche dal vivo, portano in scena il degrado umano ed artistico della scena teatrale minore ai primi del Novecento. Dive sull’orlo dell’abisso si contendono la miserabile sopravvivenza sul manifesto e sulle tavole di un teatrino (dal 20 marzo).
Classicità e modernità per una visionaria riscrittura di un capolavoro letterario nel Circus Don Chisciotte di Ruggero Cappuccio, che oltre a firmare testo e regia è anche interprete accanto a Giovanni Esposito. Nella Napoli di oggi, il professor Cervante, presunto discendente dell’autore del Don Chisciotte della Mancia, attiva una personalissima lotta contro il processo di disumanizzazione che sta attanagliando il mondo (dal 3 aprile).
Cuochi, camerieri, sguatteri al lavoro in un labirinto di fornelli, pentole e utensili sono i protagonisti di La cucina, versione italiana di Alessandra Serra del testo di Arnold Wesker. Il cast è composto da ventiquattro attori (venti sotto i trent’anni) provenienti dalla Scuola di Recitazione dello Stabile di Genova, diretti dal regista Valerio Binasco che con questo spettacolo, nella scorsa stagione, ha registrato un grande successo di critica e pubblico.
Al Piccolo Eliseo sempre in Via Nazionale a Roma, il cartellone si apre il 27 settembre con Purgatorio di Ariel Dorfman nella traduzione di Alessandra Serra. Una donna e un uomo, Laura Marinoni e Danilo Nigrelli, diretti da Carmelo Rifici, sono chiamati a confrontarsi con le loro sanguinose vite passate, per maturare consapevolezza delle azioni compiute e tentare di redimersi. Dal 18 ottobre Gea Martire, Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca, diretti dal Nadia Baldi, mettono in scena le follie e gli incroci amorosi di Ferdinando, il testo forse più famoso di Annibale Ruccello.
Dall’8 novembre, una fiaba che porta dentro di sé la rabbia di un’infanzia negata, Pugni di zolfo scritto, diretto e interpretato da Maurizio Lombardi. Vincenzo Barrisi è il protagonista, un pugile che nel suo spogliatoio ha appena finito un match durissimo contro l’americano.
Dopo la felice esperienza dello spettacolo Gomorra, Roberto Saviano e Mario Gelardi si ritrovano dal 29 novembre nel progetto teatrale del Nuovo Teatro Sanità La paranza dei bambini  per raccontare  la  controversa  ascesa  di una  tribù adolescente  verso il  potere.
Come nel best seller di Saviano, anche nello spettacolo, i protagonisti creano una loro comunità che impone regole feroci per perdere l’innocenza e diventare grandi.
New Magic People Show è una nuova versione di quel comico, feroce e colorito avanspettacolo pop dell’Italia malata di questi ultimi anni che restituisce il senso di nevrotico sovraffollamento del condominio globale. Messo in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli lo spettacolo avanza con un ritmo che sembra sposare i Simpson e Aristofane, Eduardo e Woody Allen, Totò e Godot. In scena dal 20 dicembre.
Ultima novità di Carrozzeria Orfeo, Cous Cous Klan di Gabriele Di Luca, fotografa ancora una volta personaggi socialmente instabili, pieni di nevrosi e debolezze, associati dal comune denominatore della mancanza di amore. In scena dal 10 gennaio Beatrice Schiros, Alessandro Tedeschi, Massimiliano Setti, Pier Luigi Pasino.
Un’escursione coraggiosa nelle acque oscure della migrazione di massa nel testo inedito di Anders Lustgarten Lampedusa per la regia di Gianpiero Borgia. Dal 31 gennaio Fabio Troiano interpreta un pescatore siciliano che si guadagna da vivere recuperando i corpi dei profughi annegati in mare, mentre Donatella Finocchiaro è Denise, una giovane marocchina immigrata di seconda generazione che si mantiene agli studi lavorando come esattore per una società di prestiti.
In Stabat Mater Maria Paiato interpreta la figura epica della Madre del Cristo che, grazie alla scrittura sofferente di Antonio Tarantino, viene trasferita sulle rive del tempo presente. Regia di Giuseppe Marini dal 21 febbraio.
Dal 14 marzo sarà in scena Orphans, un progetto di Monica Nappo, un noir sofisticato e dalle forti atmosfere del drammaturgo britannico Dennis Kelly. Il testo, vincitore del Premio Enriquez 2017, è interpretato dalla stessa Nappo insieme a Paolo Mazzarelli e Lino Musella.
Seguiranno due opere di Giuseppe Patroni Griffi: dal 4 aprile D’estate con la barca, messo in scena da Luca De Fusco e interpretato da Gaia Aprea, associa l’amore con la morte, il mistero dell’attrazione erotica come rischio e inizio di perdizione; dall’11 aprile Scende giù per Toledo, diretto e interpretato da Arturo Cirillo, è una delle sue più travolgenti invenzioni letterarie, la storia di un travestito napoletano, un tango disperato che attraversa gli umori, i suoni della sua città.
Con Novantadue Claudio Fava ci riporta al periodo in cui si segnava la fine della Prima Repubblica e i due magistrati simbolo della lotta alla mafia, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, saltavano in aria con chili di tritolo. Dal 2 maggio Marcello Cotugno dirige in questa moderna tragedia Filippo Dini, Giovanni Moschella e Pierluigi Corallo.

Dirompe l’amore nel testo scritto da Filippo Gili e diretto da Francesco Frangipane, Prima di andar via. Dal 9 maggio Giorgio Colangeli, Filippo Gili, Michela Martini, Aurora Peres, Vanessa Scalera sono i protagonisti di una notte drammatica dove si confrontano e si scontrano padre e figlio, madre e figlio, sorelle e fratello in un viaggio ora violento ora tenero nelle mille sfumature della psiche e dell’animo umano.

Calcio a 5 - Finale scudetto: Luparense nella storia.


Il sesto scudetto della storia della Luparense, il sesto scudetto della carriera di Honorio. Sono entrambi due record: i Lupi superano la Roma Rcb in cima all’albo d’oro del futsal italiano, Honorio aggancia Nora con 6 coccarde tricolore. Il Pescara, trascinato da uno straordinario pubblico che si è trasferito al PalaPrometeo Estra di Ancona (dopo la squalifica del Pala Giovanni Paolo II), non riesce a pareggiare la serie e cede. La Luparense vince 5-4 ai rigori riscattando la sconfitta arrivata a marzo, nella finale di Coppa Italia. I Lupi tornano a vincere un titolo dal 2014, quando proprio Fulvio Colini(oggi sulla panchina del Pescara) era il tecnico dei veneti e vinse lo scudetto in gara-5 contro l’Acqua&Sapone. Si conclude un anno straordinario dal punto di vista televisivo, con 13 dirette su Fox Sports dei play off 2017; in totale, le gare trasmesse in tv fra Sportitalia, Fox Sports e Nuvola canale 61 (fra Serie A, Serie A2, Serie B e Serie A Elite) sono state 47, a testimonianza della visibilità e della mediaticità del nuovo corso del presidente Montemurro. "La serata è stata un manifesto del futsal che vogliamo - le parole di Montemurro -. Un pubblico straordinario, due squadre meravigliose a contendersi il titolo e un emblema della visibilità che stiamo dando nel nuovo percorso della Divisione Calcio a cinque. Faccio i complimenti sia ai vincitori che ai vinti, che hanno messo in scena uno spettacolo meraviglioso. Ringrazio anche Fox Sports, così come Sportitalia, Nuvola 61 e Radio Kiss Kiss, media che stanno dando lustro alla nostra disciplina, aumentando la crescita del nostro movimento. Ma noi guardiamo già avanti: come dico sempre, il meglio deve ancora venire, io sono già nuovamente a lavoro".
La Luparense non sente il peso di un PalaPrometeo Estra che sembra più che mai la casa del Pescara e va vicina al vantaggio grazie alla giocata di Honorio, che salta tutti ma trova il salvataggio sulla linea di un difensore sul suo destro. I veneti insistono e sfiorano il vantaggio con una puntata diRamon che finisce larga. Il gol è maturo e lo segna Honorio dopo una splendida serpentina e un destro che finisce sotto le gambe di Capuozzo. Il Pescara reagisce e sfiora il pari con Morgado, che va in spaccata su una super palla di Salas ma non trova la porta. La partita diventa durissima e la Luparense raddoppia con un contropiede perfetto: Ramon scarica per Taborda che fa passare ancora sotto le gambe di Capuozzo per il 2-0. Il Pescara reagisce e batte un tiro libero con Cuzzolino, maMiarelli compie una grande parata e manda sul palo. Marin inserisce Foglia (a tratti) come portiere di movimento per difendere il risultato. Ma la mossa non paga, perché Chimanguinho accorcia a 30’’ dalla fine del primo tempo e comincia a fare le consuete capriole.
La Luparense inizia il secondo tempo alla grande, così come aveva fatto nella prima frazione. Bertoni pesca un palo clamoroso, Foglia calcia ma trova le gambe di Capuozzo. Ramon innesca Brandi con una palla geniale, ma Capuozzo risponde ancora. Dall’altra parte ci provaCuzzolino con un missile, ma Miarelli risponde. La Luparense è padrona del campo, ma Capuozzo manda ancora sul palo una conclusione di Taborda. Il Pescara è tutt’altro che remissivo e sfiora il gol con una tripla occasione: Miarelli risponde a Salas e Chimanguinho, che poi colpisce un palo clamoroso. I legni aumentano, con Ramon che scappa via in contropiede e centra la traversa. Al 14’06’’, però, arriva un episodio chiave del match: Chimanguinho stende Coco Wellington lanciato in contropiede e viene espulso per somma di ammonizioni. La partita diventa leggendaria: Mati Rosa(portiere di movimento) para clamorosamente il destro di Bertoni, poi centra la traversa. Dall’altra parte Foglia becca il palo pieno. La parità numerica viene ristabilita e Rosa trova il 2-2 con un missile, facendo esplodere il palazzetto. La gioia dura 28’’ perché Ramon (che non avrebbe giocato se Mancuso ce l’avesse fatta) segna il gol del 3-2. Ma a 10’’ dalla fine succede l’imponderabile e Azzonifa 3-3, deviando in porta un tiro di Salas. Dal dischetto, sbagliano Salas e Cuzzolino: 3.000 tifosi ammutoliti, 100 in festa. Per la Luparense è la notte della storia.

lunedì 12 giugno 2017

SPETTACOLO - All'Oltremare Theatre di Riccione sino al 7 settembre: "Firefly", mezz'ora di buon musical.

Uno scrittore in profonda crisi creativa e una lucciola che sceglie di sovvertire le leggi della natura per apparirgli in versione umana e correre in suo aiuto: cosa succederà? Questa storia fantastica è debuttata ad Oltremare di Riccione, con precisione all’Oltremare Theatre che offre oltre 500 posti e un maxi schermo di 600 mq, con proiezioni e coreografie travolgenti che accompagneranno il pubblico in un viaggio alla riscoperta della ‘magia’ che c’è dentro di noi fino al prossimo 7 settembre. Il nuovo musical prodotto da Costa Edutainment si chiama "Firefly": uno spettacolo tutto originale per la regia e coreografia di Elena Ronchetti, co-regia Gabriele Sabatini, musiche e brani inediti di Andrea Tosi, video di Massimo FabbriSul palco i due protagonisti, Lorenzo Tognocchi e Giuditta Frulla. Accanto a loro, si esibiranno anche otto ballerini professionisti solisti: Alan Bertozzi, Giulia Cesaroni, Vittorio Colella, Cristina Di Marco, Ezio Ferraro, Sara Filipucci, Alissa Komarova e Alessandro Zavatta Lo show, della durata di 30 minuti, si colloca all’interno dell’offerta giornaliera di Oltremare, come ‘Dream – lo spettacolo della natura’ e ‘Conosci i delfini’ in laguna, il ‘Volo dell’arcobaleno’ con i pappagalli in Fattoria, il ‘Volo dei rapaci’ e i segreti della falconeria al Mulino del gufo, le aree tematiche di Darwin, Pianeta Terra, Pianeta Mare, Delta del Po e tanto altro. Per una giornata densa di emozioni per un pubblico di tutte le età.

Calcio a 5 femminile - Finale scudetto: L'Olimpus Roma tricolore, è double.


La prima volta non si scorda mai. L’Olimpus Roma è campione d’Italia: primo scudetto di Serie A femminile Elite per il club romano del quartiere Olgiata, che a marzo aveva già vinto la Coppa Italia. Un’impresa straordinaria, quella della squadra di Daniele D’Orto, che in gara-3 spezza il sogno di una Ternana IBL Banca che nei due precedenti stagionali al Pala Di Vittorio aveva inflitto all’Olimpus le uniche due sconfitte della stagione. E invece stavolta, dopo l’8-3 di gara-1 a Roma, e il “pareggio” rossoverde (3-2) di una settimana fa, un altro 3-2 regala il tricolore all’Olimpus. “Una serata di futsal memorabile – il commento del presidente della Divisione Calcio a cinque, Andrea Montemurro–. Complimenti a entrambe le squadre: abbiamo assistito a un grandissimo spettacolo, con un pubblico meraviglioso che ha applaudito la sua squadra nonostante la sconfitta. Immagini come queste fanno bene al nostro movimento”. 
Il Pala Di Vittorio, come sempre, è una bolgia infernale, e accoglie le Ferelle in campo con due coreografie: quella rossoverde con il tricolore e una gigantesca foto di squadra. Pellegrini inizia con Mascia, Renatinha, Taina, Bisognin e Maite; D’Orto risponde con Giustiniani, Taty, Gayardo, Martin Cortes e Lucileia. Il primo brivido lo porta la Ternana: Renatinha impegna Giustiniani, prima del tap in impreciso di Maite. Risponde l’Olimpus con un destro di Cely fuori di poco. Il gioco è velocissimo: da una punizione di Dayane respinta dalla barriera, ripartenza della Ternana con Giustiniani che risponde ancora a Taina. La brasiliana fa le prove del gol colpendo un palo su assist di Maite, poi colpisce al 7’54’’ sul tocco filtrante di Renatinha. L’Olimpus ci mette un po’ per reagire: al 14’, destro di punta di Taty e palla fuori di poco, poi Mascia blocca un sinistro di Gayardo. Che ci prova anche dall’angolo, non trovando per un soffio la deviazione di Martin Cortes. Pochi centesimi dopo la sirena, Taty calcia verso la porta di Mascia e fa centro, ma è corretta la chiamata della terna arbitrale (Salvatore-Merenda e la cronometrista Carradori) che non concede l’1-1.
Per Taty anche la prima occasione della ripresa: il suo tiro da posizione defilata finisce fuori di poco. Al terzo tentativo, la brasiliana fa centro: Maite ribatte con il corpo la prima conclusione di Dayane, Tatyal volo batte Mascia e fa esplodere il settore dei tifosi dell’Olimpus. Il vantaggio dura però meno di tre minuti: il destro di Maite, con velo di Taina, sorprende Giustiniani e regala il 2-1 alla Ternana. Il secondo giallo a Lucileia (fallo su Presto) complica ulteriormente le cose all’Olimpus, che però resiste in inferiorità numerica, sfiora il 2-2 con Dayane al rientro dai 2’ di cinque contro quattro e poi lo trova con il pivot poco dopo. L’Olimpus ha l’inerzia dalla sua parte: il destro di Soldevilla diretto all’angolino viene deviato involontariamente da Dayane e finisce fuori. 
Ma l’Olimpus ci crede e con Gayardo (16’37’’) su assist di Dayane trova il 3-2. Subito Maite portiere di movimento per la Ternana, che sfiora il pari a 7 secondi dalla fine: Giustiniani è monumentale sul calcio di rigore di Renatinha, concesso per fallo di mani di Soldevilla. E nel silenzio del Pala Di Vittorio, può iniziare la festa dell’Olimpus.

sabato 10 giugno 2017

Calcio a 5 femminile - Domani la finalissima: Ternana o Olimpus Roma, sarà spettacolo.


Tutto in una notte: la finale delle finali per il campionato di Serie A femminile Elite, che domenica al Pala Di Vittorio assegnerà lo scudetto. Potrebbe essere il secondo per la Ternana, dopo quello del 2015; potrebbe essere il primo per l’Olimpus Roma, che quest'anno ha già vinto la Coppa Italia. Calcio d’inizio alle 20.30, diretta tv su Nuvola61 (canale 61 del digitale terrestre): telecronaca di Peppe Di Giovanni, commento tecnico di Massimo Ronconi, a bordo campo Francesco Corda. 
Parità dopo le prime due partite: l’Olimpus, al PalaGems, aveva aperto la serie della finale scudetto con un netto 8-3, ma domenica scorsa al Pala Di Vittorio ha subito la seconda sconfitta stagionale contro la Ternana di Pellegrini (dopo quella nel Gold Round) firmata dal gol di Taina e dalla doppietta di Renatinha, che hanno rimesso in parità la finale nonostante la rimonta delle ragazze di D'Orto firmata Martin Cortes e Lucileia. 
Da verificare, nella Ternana, le condizioni di Pamela Presto (in questi giorni impegnata come allenatrice della Juniores nelle finali nazionali a Monteprandone) e Neka, entrambe uscite acciaccate da gara-2; nell’Olimpus, invece, ha recuperato Lucileia, autrice del gol del momentaneo 2-2 ma alle prese con un problema alla coscia. Grande attesa a Terni: la città è impazzita per le Ferelle, formando code ai botteghini per tutta la settimana. Scontato il tutto esaurito, per la partita dell'anno.
In caso di parità al termine della terza gara si giocheranno due tempi supplementari di 5 minuti ciascuno. Qualora anche al termine di questi le squadre fossero in parità si procederà all’effettuazione dei tiri di rigore con le modalità stabilite dall’allegato al regolamento di gioco.

Calcio a 5 - Finale gara3: Pescara corsaro, riaperto lo scudetto.

Chi pensava che la serie scudetto fosse già finita, si sbagliava di grosso. Il Pescara rimane  aggrappato alla serie scudetto dei playoff 2017 della SerieA futsal. Gli abruzzesi riportano la serie in casa. Si giocherà mercoledì 14 giugno nuovamente in casa del Pescara, ma non al Pala Giovanni Paolo II, campo squalificato dopo i fatti di gara-1. Ovviamente, il match sarà trasmesso dalle 20.30 in diretta su Fox Sports (canale 204 di Sky). Decisivo, in gara-3, l’errore di Mancuso dal dischetto (a oltranza). Il penalty perfetto del giovane Tenderini ha regalato gara-4 agli abruzzesi. 
MATCH - La partita è molto nervosa all’inizio e sembra di rivivere gara-1: Duarte dà una gomitata a Brandi e viene ammonito. Mancuso impensierisce Capuozzo, che risponde prontamente. Dall’altra parte, Azzoni prova a girare in porta un tiro di Duarte, ma manda fuori. Ramon infiamma il PalaSind con una veronica, ma Capuozzo respinge il suo destro. Ma la partita si accende in un minuto: Colini e Forte inseriscono Chimanguinho come portiere di movimento e proprio il pivot porta in vantaggio gli abruzzesi. Passa meno di un minuto e pareggia Coco Wellington. Lovo chiama il time-out e inserisceFoglia come portiere di movimento, in un match che diventa una partita a scacchi. In chiusura di tempo il match cambia ancora: Ramon sbaglia un tiro libero e Rosa riporta avanti il Pescara approfittando della porta sguarnita.
RIPRESA - Il primo tempo finisce 2-1 e all’inizio della ripresa il Pescara ricomincia con il portiere di movimento e il Chimi show continua. Chimanguinho sfrutta l’assist di Salas e sigla il 3-1. La partita diventa stupenda e Brandi gira in porta col tacco una conclusione sporca di Mancuso, per il gol del 3-2. La partita è splendida e Capuozzo fa esattamente ciò che aveva fatto Miarelli in gara-2, segnando dalla sua porta e portando gli abruzzesi sul 4-2. Mancuso prova a rimettere in piedi i Lupi, ma centra il palo. Poco male, perché la Luparense ha 7 vite. Coco (uomo simbolo della finale) accorcia, Mancusoabbatte la porta con un gran destro, per il 4-4. La Luparense preme fino alla fine per cercare il gol scudetto, ma si arriva fino ai rigori. Dopo 6 tiri perfetti, Mancuso calcia altissimo e Tenderiniringrazia, segnando il punto dell’8-7, che rimanda la serie a gara-4. 

venerdì 9 giugno 2017

Calcio a 5 - Finale gara2: Luparense, altra vittoria. Il titolo si avvicina.


Ancora una vittoria, per diventare la squadra più scudettata di sempre: la Luparense, in gara-3 della finale dei playoff 2017 del campionato di Serie A di calcio a 5, ha il primo match point. Dopo la vittoria in gara-1 al Pala Giovanni Paolo II e quella di mercoledì al PalaSind, la squadra di David Marin ha a disposizione la seconda gara casalinga in 48 ore per conquistare il sesto tricolore. Le speranze del Pescara, invece, sono appese a un filo: due sconfitte su due per gli abruzzesi, chiamati a vincere gara-3 per riportare la serie in casa. Sul parquet nero griffato Adisport Floor, partner ufficiale della Divisione e Title Sponsor dei playoff 2017, calcio d’inizio alle 20.30, prepartita dalle 20.20 in diretta per l’Italia su Fox Sports (canale 204 del bouquet Sky, telecronaca di Marco Calabresi, commento tecnico di Alessio Musti, a bordo campo Francesco Puma, studio pre e postpartita di Roberto Marchesi), per gli Stati Uniti su Espn (commento in inglese di Patrick Kendrick) e in differita (inizio ore 22.30) sulla pagina Facebook di Pmg Sport. In caso di parità al 40’ – regolamento valido fino a gara-4 – la vittoria verrebbe assegnata direttamente dai tiri di rigore. 

Marin e Colini saranno costretti per la seconda partita di fila a osservare il match dalla tribuna: tornerebbero in panchina per l’eventuale gara-4. Nel Pescara torna a disposizione Pulvirenti, che ha scontato la squalifica, mentre non ci saranno – dopo i fatti di gara-1 – Borruto e Caputo da una parte e Tobe dall’altra. Capitolo infortunati: in gara-2, Salas e Leggiero erano in panchina solo per onor di firma, ma potrebbero recuperare per quella che potrebbe essere l’ultima gara stagionale del Pescara. Discorso analogo per Bertoni: il giocatore della Luparense, all’ottava finale consecutiva, prima di gara-2 ha effettuato il riscaldamento, ma è comunque andato in tribuna. Potrebbe farcela per gara-3, quella in cui Humberto Honorio potrebbe raggiungere Patrick Nora in testa alla classifica dei giocatori più scudettati. Sei, gli stessi che la Luparense raggiungerebbe con un’altra vittoria. 
Da quando lo scudetto si assegna al meglio delle cinque gare (stagione 2010-11), solo una volta la serie si è chiusa in tre partite: stagione 2012-13, con la Luparense che perse gara-1 in casa (sempre a Bassano) e fu battuta due volte a Conegliano dalla Marca Futsal. 

venerdì 2 giugno 2017

Calcio a 5 - Finale scudetto, primo round a sorpresa: Luparense espugna Pescara, mani sullo scudetto.


Il primo punto della finale scudetto dei playoff 2017 del campionato di Serie A di calcio a 5 è della Luparense. Al Pala Giovanni Paolo II, la squadra di David Marin vince 7-6 a Pescara dopo i tiri di rigore e dopo una grande rimonta negli ultimi 2’ (da 4-2 e 4-4) e ora avrà due partite in casa per vincere il sesto tricolore della sua storia. La serie ora si sposta al PalaSind (ex Pala Infoplus) di Bassano del Grappa, sede di gara-2 (mercoledì 7, ore 20.30) e gara-3 (venerdì 9, ore 20.30): si gioca al meglio delle cinque, con almeno un successo del Pescara si tornerebbe in Abruzzo per gara-4 (mercoledì 14, ore 20.30).  
Nel giorno del debutto del nuovo parquet nero griffato Adisport Floor, Colini deve rinunciare agli infortunati Salas e Leggiero e parte in quintetto con Capuozzo, Morgado, Duarte, Borruto e Rosa. Marin, con Bertoni e Ramon fuori dai 12, se la gioca con Miarelli, Taborda, Honorio, Brandi e Mancuso. Prima emozione dopo 2’07’’: punizione di Mancuso e destro di Honorio parato da Capuozzo, che si ripete poco dopo su Mancuso e Taborda. Il Pescara si accende due volte con Borruto, ma Miarelli fa sempre buona guardia. Prima svolta del match al 4’26’’, con il fallo (fuori area) di Cuzzolino su Coco (il quinto del Pescara) che manda Foglia sul dischetto: trasformazione glaciale e 1-0 Lupi. Immediata la reazione del Pescara: Borruto è una furia, pallone rubato a Tobe, sinistro all’angolino e Miarelli battuto. Gli abruzzesi si scuotono: Miarelli ancora decisivo due volte su Duarte e una su Rosa. Dopo l’avvio a ritmi forsennati e dall’altissimo tasso agonistico (10 falli e 4 ammoniti in 11’), il ritmo cala inevitabilmente: break di Coco al 13’20’’, assist per Tobe e sinistro sul palo. Occasionissima per Caputo (15’14’’): sull’assist di Chimanguinho, il pallonetto è alto di poco. Al 18’13’’, sesto fallo Luparense (Lara su Duarte): Cuzzolino freddissimo dai 10 metri e primo vantaggio del Pescara. 
Nella ripresa, occasione colossale per lo stesso Cuzzolino che, in due contro zero, non tira né serve l’assist. E il Pescara viene punito: Honorio per Taborda, puntata dell’argentino a battere Capuozzo e 2-2. Conservato da Miarelli, “plastico” su Rosa. Dopo un momento di grande nervosismo (espulsi Matteo Iannascoli, vicepresidente del Pescara, e David Marin), la partita torna sui binari della calma: Chimanguinho, di sinistro, al 10’21, sfrutta una leggera deviazione per mettere fuori causa Miarelli. Negli ultimi 5’17’’, dentro Coco portiere di movimento, ma Colini risponde con Chimanguinho quinto d’attacco: sbaglia prima Mancuso, con un passaggio sanguinoso che regala il 4-2 a Duarte. Che diventa 4-3 al 17’51’’, quando gli arbitri concedono un secondo rigore alla Luparense, ancora trasformato da Foglia battendo Pietrangelo. Partita incredibile: Luparense ancora con il portiere di movimento e premiata dal 4-4 di Honorio. Si va ai rigori: sbaglia Chimanguinho, Pietrangelo para sul match point di Honorio, Miarelli fa lo stesso su Duarte, poi chiude Lara. La Luparense ha due gare in casa per entrare nella storia. 

giovedì 1 giugno 2017

CINEMA - Domani al Festival Trastevere in Roma: Torna Bertolucci con "Ultimo tango a Parigi".

“Ultimo tango a Parigi”, il film più discusso degli ultimi 40 anni, arriva al Festival  Trastevere Rione Cinema in Piazza San Cosimato a Roma domani venerdì 2 giugno alle ore 21.15, accompagnato dal maestro Bernardo Bertolucci. L’appassionato, travolgente,  misterioso incontro tra Jeanne (Maria Schneider ) e Paul (Marlon Brando) fece scandalo e fu oggetto di un grande dibattito di costume ma anche di una censura estrema (mai in Italia un regista era stato privato dei diritti civili). La pellicola nel ‘76 fu condannata al rogo perché nell’Italia di 40 anni fa del film si doveva perdere anche il ricordo. In Italia il film fu campione d'incassi della stagione cinematografica 1972-1973  e fatte le dovute proporzioni, è attualmente il film italiano più visto di tutti i tempi.  
In una lettera aperta ai giornali Bertolucci scrisse: "Signori, magistrati, moralizzatori: vorrei sapere in quale forno crematorio sarà bruciato il negativo di Ultimo tango a Parigi. Con la vostra sentenza avete mandato in un campo di sterminio le idee al posto di alcuni milioni di spettatori adulti, gli stessi che si sono guadagnati il diritto di votare, di scioperare e di divorziare, colpevoli di aver amato, odiato o comunque di avere visto Ultimo tango. Ma non fatevi illusioni: nell'Italia del 1976 siete soltanto una minoranza in via di estinzione storica, naturale, biologica". Nell’87 per impulso di un giudice istruttore illuminato, il caso fu riaperto. Fu nominato un pool di periti, critici e studiosi competenti di cinema (Fausto Gianì, Maurizio Grande e Claudio Trionfera), che riscattarono  nel linguaggio artistico anche la scena-madre dello scandalo: "La stessa scena di massima violenza, quella della sodomizzazione di Jeanne, non è drammatica per il fatto, per il contatto sessuale, ma perché costituisce la cerimonia rituale di una violenza nuda che si contrappone alla violenza civile, alla repressione familiare, ai rapporti di proprietà", scrissero.  E il film fu riabilitato. Intanto, sabato 3 giugno sarà possibile vedere rivedere “Inside out” della Walt Disney la divertente animazione che ha stregato grande e piccini raccontando le emozioni e i pensieri di una bambina come non si era mai visto al cinema. Domenica 4 giugno il regista Matteo Rovere e gli attori Matilde De Angelis e Roberta Mattei presenteranno il pluripremiato “Veloce come il vento” in cui Giulia (Matilde de Angelis) è una pilota che a soli diciassette anni partecipa al prestigioso campionato italiano GT, e ritrova Loris (Stefano Accorsi), il fratello maggiore che non vede da 10 anni, un tempo pilota di talento.