L’Eliseo
e il Piccolo Eliseo proseguono nel cammino già intrapreso con crescente
determinazione, rinnovando il gioco del teatro, specchio di identità, di storie
comuni e fuori dal normale, di personaggi battaglieri e docili anime. La nuova
stagione perlustra i classici, le grandi opere letterarie con la statura di
interpreti illustri e va alla ricerca del nostro presente percorrendo le
emozioni della nuova drammaturgia italiana e straniera, cercando negli autori
contemporanei la stessa catarsi dei grandi classici. Anche
quest’anno largo ai giovani: grazie a proficue collaborazioni con partner
importanti, l’Eliseo continuerà ad essere quella piattaforma di divulgazione di
contenuti, condivisione emotiva e agorà. I
tanti progetti con il Ministero
dell’Istruzione dell’Università e della Ricerca e con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio prevedono preziose sinergie con le Istituzioni scolastiche, dalla celebrazione della Giornata
Mondiale del Teatro (il 27 marzo 2018) al Festival del Laboratorio Teatrale
della Scuola. Il pubblico più giovane ha diritto ad avere un luogo
deputato, un “territorio neutrale” dove imparare ad ascoltare e ad essere
ascoltati. Continua anche la collaborazione con il Teatro di Tor
Bella Monaca che ha ospitato le produzioni dell'Eliseo portando in periferia
autori e attori prestigiosi (Sergio Rubini, Marco D’Amore, Filippo Dini, Asia
Argento, Vinicio Marchioni) e che la prossima stagione accoglierà alcuni titoli
della nuova programmazione a partire dalla ripresa di American Buffalo nel mese di novembre. E
poi la musica, linguaggio alto eppur così vicino alle nuove generazioni. Tra i
grandi ospiti della stagione concertistica, Salvatore Accardo, violinista di fama internazionale che, con la sua Orchestra
da Camera Italiana, si esibirà nella doppia veste di direttore
e solista. Oltre ai quattro concerti serali (2 ottobre, 30 ottobre, 13 novembre,
11 dicembre) dedicati a Vivaldi, Bach, Piazzolla, Rossini, Paganini, Verdi,
Cajkovskji, Accardo aprirà le prove al mattino
conversando di musica con giovani ascoltatori. Torna
sempre più ampia la proposta degli incontri culturali. Attesissimo, dopo il
successo dello scorso anno, l’appuntamento con le scienze di BrainCircle Italia a cura di Viviana Kasam. Tra i nuovi temi si
parlerà anche di fantaneuroscienza,
ovvero come il cinema racconta la manipolazione del cervello e l’intelligenza
artificiale. Riprendono gli incontri domenicali con le visite guidate in
collaborazione con la casa editrice Il Mulino. Oltre alle consuete, affollate
lezioni sulla
Storia dell’Arte, Giuseppe Di
Giacomo affronta
quest’anno un percorso musicale dedicato a Wagner. Il Prof. Luca Serianni propone un focus su Dante
Alighieri da un'altra angolazione, quella del linguista d'eccellenza. Tra
le novità, il Premio Strega 2012 Alessandro
Piperno conduce attraverso i segreti della letteratura insieme ad Annalena Benini. Tanti
i nuovi relatori di prestigio: lo studioso di Kabbalah Moshe Idel e il neuroscienziato cognitivo
Shahar Arzy che parlano di Cervello e Mistica; il Presidente del
Centro Vidal Sassoon sull’Olocausto, Manuela Consonni, che affronta il tema del Negazionismo; Monsignor Ravasi
che racconta la figura di Giobbe. Direttamente da Londra poi arriva la proposta di Valerio Magrelli con i cultural combat events, una serie di incontri-scontri a suon di
parole tra intellettuali e scrittori come Virginia Woolf e James Joyce, Elsa
Morante e Anna Maria Ortese, Pier Paolo Pasolini e Gabriel Garcia Marquez. Sempre in collaborazione con la Società editrice il Mulino, Roberto Danese dedica tre appuntamenti agli eroi del passato con Claudio Giunta, Marta Cartabia e Luciano Violante. In
collaborazione con l’Università di Roma “La Sapienza”, dopo Amleto, Re Lear e Otello, affrontiamo
quest’anno La tempesta in un confronto
con Stefano Velotti, Maurizio Ferraris, Elio Franzini, Giovanni Matteucci,
Nadia Fusini, condotto dal professor Di
Giacomo.
Ufficialmente inaugura
la stagione del Teatro Eliseo il prossimo 26 settembre un
grande classico del Novecento, Finale di
partita di Samuel Beckett. Una tragedia
del vivere che diventa farsa, interpretata da Glauco Mauri e da Roberto Sturno diretti da Andrea Baracco.
Un omaggio alla storia del nostro Teatro che si prepara a festeggiare il
Centenario nella convinzione che sono le tradizioni a sostenere il nostro
presente.
Per
la prima volta in scena, dal 17 ottobre Un
borghese piccolo piccolo, lo straordinario romanzo di Vincenzo Cerami che narra le aspirazioni e il desiderio di raggirare le regole
connaturate nell’animo di ogni cittadino italiano. Il testo, da cui è
stato tratto anche il capolavoro cinematografico di Mario Monicelli, è qui
interpretato da Massimo Dapporto
nell’adattamento del regista Fabrizio Coniglio.
Novità assoluta - con debutto in prima nazionale al Napoli Teatro Festival -
l’ultima opera del Premio Pulitzer David Mamet: Il penitente nella traduzione e regia
del Direttore Luca Barbareschi.
L’assenza di etica governa un mondo capovolto e qui, colui che sfida la
menzogna e difende la verità, non sembra apparire l’uomo buono né l’eroe della
vicenda (in scena, oltre a Barbareschi, Lunetta Savino,
Massimo Reale e Duccio Camerini in un testo sulla ‘nuova
inquisizione’ operata dai media, dal 7 novembre).
Dal
28 novembre un classico fuori dal tempo: Il
malato immaginario di Molière
nella storica versione di Franco Parenti ripresa dalla raffinata
regista Andrée Ruth Shammah.
Un grande Gioele Dix nei panni del
nevrotico protagonista ipocondriaco, Argan, in una
continua tensione tragicomica che ancora oggi affascina e stupisce gli
spettatori.
Feste natalizie all’insegna di una straordinaria commedia raffinata e caotica al
tempo stesso,
La Guerra
dei Roses di Warren Adler.
Una storia comica e crudele, ridicola e folle interpretata
da Ambra Angiolini e Matteo Cremon per la regia di Filippo Dini in scena dal 19 dicembre. Ancora
un teorema sull’amore in una originalissima versione di Massimiliano Bruno e Francesco Bellomo
del noto testo shakespeariano Sogno di
una notte di mezza estate. In scena Stefano Fresi, Giorgio Pasotti, Violante Placido
e Paolo Ruffini tra mito, fiaba e quotidianità dal 9 gennaio.
A
grande richiesta il racconto
emozionante e magistrale di una fuga e di un ritorno, dei fallimenti
che ci sembrano insuperabili e di quelli che ci fanno compagnia per tutta la
vita. Dopo il successo della passata
stagione, torna lo spettacolo che ha registrato il tutto esaurito al Piccolo
Eliseo: Lacci di Domenico Starnone interpretato da Silvio Orlando per la regia di Armando Pugliese (dal 30 gennaio). Dal 13 febbraio un thriller psicologico di Stefano Massini che, attraverso
l’imprevedibile metafora del temporaneo isolamento di Vincent Van Gogh in
manicomio, lascerà lo spettatore con il fiato sospeso dall’inizio alla fine.
Alessandro Preziosi, Francesco Biscione, Massimo
Nicolini, Roberto Manzi, Alessio Genghi e Vincenzo Zampa
sono diretti da Alessandro Maggi in Vincent Van Gogh. L’odore assordante del
bianco, testo premiato per
la “scrittura limpida, tesa, di rara immediatezza drammatica, capace di
restituire il tormento dei personaggi con ferocia espressiva”.
Risate
a crepapelle dal 6 marzo con Lello Arena
nei panni del papà in Parenti serpenti
di Carmine Amoroso, regia di Luciano
Melchionna. Grazie al tratteggio
grottesco dei personaggi, la commedia descrive il più turpe cambiamento dei
componenti di una famiglia riunita nella casa dei genitori anziani per
festeggiare il Natale. Il regista di origine argentina, Alfredo Arias, rende omaggio a Raffaele
Viviani con Eden Teatro. Dietro l’apparente esibizione di esilaranti numeri di
varietà, Mariano Rigillo, Angela Pagano, Gaia Aprea, Gennaro Di Biase, Mauro Gioia, Gianluca
Musiu, Anna Teresa Rossini, Ivano Schiavi, Paolo Serra ed Enzo
Turrin, accompagnati da musiche dal
vivo, portano
in scena il degrado umano ed artistico della scena teatrale minore ai primi del
Novecento. Dive
sull’orlo dell’abisso si contendono la miserabile sopravvivenza sul manifesto e
sulle tavole di un teatrino (dal 20 marzo).
Classicità e modernità
per una visionaria riscrittura di un capolavoro letterario nel Circus Don
Chisciotte di Ruggero Cappuccio, che oltre a firmare testo e regia è anche interprete
accanto a Giovanni Esposito. Nella
Napoli di oggi, il professor Cervante, presunto discendente dell’autore del Don
Chisciotte della Mancia, attiva una personalissima lotta contro il processo di
disumanizzazione che sta attanagliando il mondo (dal 3 aprile).
Cuochi,
camerieri, sguatteri al lavoro in un labirinto di fornelli, pentole e utensili
sono i protagonisti di La cucina,
versione italiana di Alessandra Serra
del testo di Arnold Wesker. Il cast è
composto da ventiquattro attori (venti sotto i trent’anni) provenienti dalla
Scuola di Recitazione dello Stabile di Genova, diretti dal regista Valerio Binasco che con questo spettacolo,
nella scorsa stagione, ha registrato un grande successo di critica e pubblico.
Al Piccolo Eliseo sempre in Via Nazionale a Roma, il
cartellone si apre il 27 settembre con Purgatorio
di Ariel Dorfman nella traduzione di
Alessandra Serra. Una donna e un
uomo, Laura Marinoni e Danilo Nigrelli, diretti da Carmelo Rifici, sono chiamati a confrontarsi
con le loro sanguinose vite passate, per maturare consapevolezza delle azioni compiute
e tentare di redimersi. Dal 18 ottobre Gea Martire,
Chiara Baffi, Fulvio Cauteruccio, Francesco Roccasecca, diretti dal Nadia Baldi, mettono in scena le follie e gli
incroci amorosi di Ferdinando, il testo
forse più famoso di Annibale Ruccello.
Dall’8
novembre, una fiaba che porta dentro di sé la rabbia di un’infanzia negata, Pugni di zolfo scritto, diretto e
interpretato da Maurizio Lombardi. Vincenzo
Barrisi è il protagonista, un pugile che nel suo spogliatoio ha appena finito
un match durissimo contro l’americano.
Dopo la felice esperienza dello spettacolo
Gomorra, Roberto Saviano e Mario Gelardi
si ritrovano dal 29 novembre nel progetto teatrale del Nuovo Teatro Sanità La paranza dei bambini per
raccontare la controversa ascesa di
una tribù adolescente verso il
potere.
Come nel best seller di Saviano, anche
nello spettacolo, i protagonisti creano una loro comunità che impone regole
feroci per perdere l’innocenza e diventare grandi.
New
Magic People Show è una nuova versione di quel comico,
feroce e colorito avanspettacolo pop dell’Italia malata di questi ultimi anni
che restituisce il senso di nevrotico sovraffollamento del
condominio globale. Messo
in scena da Enrico Ianniello, Tony Laudadio, Andrea Renzi e Luciano Saltarelli
lo spettacolo avanza con un ritmo che sembra sposare i
Simpson e Aristofane, Eduardo e Woody Allen, Totò e Godot. In
scena dal 20 dicembre.
Ultima
novità di Carrozzeria Orfeo, Cous Cous Klan di Gabriele Di Luca, fotografa ancora una volta
personaggi socialmente instabili, pieni di nevrosi e debolezze, associati dal
comune denominatore della mancanza di amore. In scena dal 10 gennaio
Beatrice Schiros, Alessandro Tedeschi, Massimiliano Setti,
Pier Luigi
Pasino.
Un’escursione coraggiosa nelle acque
oscure della migrazione di massa nel testo inedito di Anders
Lustgarten Lampedusa per la regia di Gianpiero Borgia. Dal 31 gennaio Fabio Troiano
interpreta un pescatore siciliano che si guadagna da vivere
recuperando i corpi dei profughi annegati in mare, mentre Donatella Finocchiaro è Denise, una giovane
marocchina immigrata di seconda generazione che si mantiene agli studi lavorando
come esattore per una società di prestiti.
In
Stabat Mater Maria Paiato interpreta la figura epica della
Madre del Cristo che, grazie alla scrittura sofferente di Antonio Tarantino, viene trasferita sulle rive
del tempo presente. Regia di Giuseppe Marini
dal 21 febbraio.
Dal
14 marzo sarà in scena Orphans, un
progetto di Monica Nappo, un noir
sofisticato e dalle forti atmosfere del drammaturgo britannico Dennis Kelly. Il testo, vincitore
del Premio Enriquez 2017, è
interpretato dalla stessa Nappo insieme a Paolo
Mazzarelli e Lino Musella.
Seguiranno
due opere di Giuseppe Patroni Griffi:
dal 4 aprile D’estate con la barca,
messo in scena da Luca De Fusco e
interpretato da Gaia Aprea, associa
l’amore con la morte, il mistero dell’attrazione erotica come rischio e inizio
di perdizione; dall’11 aprile Scende giù
per Toledo, diretto e interpretato da Arturo Cirillo, è una delle sue più travolgenti invenzioni letterarie, la storia di un
travestito napoletano, un tango disperato che attraversa gli
umori, i suoni della sua città.
Con Novantadue Claudio Fava ci riporta al periodo in cui si segnava la fine della Prima
Repubblica e i due magistrati simbolo della lotta alla mafia, Giovanni Falcone
e Paolo Borsellino, saltavano in aria con chili di tritolo. Dal 2 maggio
Marcello Cotugno dirige in questa
moderna tragedia Filippo Dini,
Giovanni Moschella e Pierluigi Corallo.
Dirompe l’amore nel testo scritto da Filippo Gili e diretto da Francesco Frangipane, Prima di andar via. Dal 9 maggio Giorgio Colangeli, Filippo Gili,
Michela Martini, Aurora Peres, Vanessa Scalera sono i protagonisti di una
notte drammatica dove si confrontano e si scontrano padre e figlio, madre e
figlio, sorelle e fratello in un viaggio ora violento ora tenero nelle mille
sfumature della psiche e dell’animo umano.