Un’Italia
molto fallosa e presuntuosa cede 19-17 a Tonga a Padova nell’ultimo test match
novembrino del 2016. Senza Parisse ma con la prosopopea della vittoria della
scorsa settimana a Firenze contro il Sudafrica, gli azzurri hanno affrontato
gli isolani forse troppo carichi e sicuri di poter disporre a piacimento del
match. E invece la beffa finale ridimensiona non poco le ambizioni dell’Italia
di entrare nel gotha del rugby. Eppure nei primi venti minuti c’è solo il
quindici azzurro in campo; al 13’ l’Italia va subito in meta con Cittadini,
lesto ad uscire dal raggruppamento di una touche vinta. Canna trasforma ed è
7-0. Tre minuti dopo altra meta azzurra non convalidata per un avanti di Van
Schalkuyk. Al 24’ i tongani restano in 14 per un cartellino giallo al neo
entrato Mapapalangi ma gli italiani non piazzano scegliendo la touche;
questa volta va male e Gega perde palla. Sono gli avversari al 33’ ad
accorciare le distanze con un piazzato centrale da quasi 40 metri col mediano
di mischia Takulua (7-3 per l’Italia). Mentre l’Italia rifiuta un altro
facile calcio per giocare l’ovale (poi perso per ostruzione), la pressione dei
tongani cresce fino a farsi così insistente da indurre Panico ad un pericoloso
placcaggio al collo, facile preda dell’arbitro irlandese Lacey che lo espelle
temporaneamente per dieci minuti. Il fortino azzurro resiste sino alla fine dei
primi quaranta, e alla ripresa ancora in 14 l’Italia si difende con ordine ma
un altro piazzato di Takulua avvicina di una sola lunghezza Tonga (7-6).
Che, seppur tornata in parità numerica, trova la meta del sorpasso (7-13) con il
capitano, il centro Piutau, complice la prima distrazione azzurra del reparto
difensivo. Il numero 9 tongano trasforma da implacabile cecchino. A questo
punto gli azzurri si scuotono; il centro Mc Lean, uno dei senatori, inventa un
calcetto a scavalcare da raggruppamento che è un assist per il neo entrato
Allan che schiaccia l’ovale in meta. Canna trasforma, Italia di nuovo avanti
14-13. Il momento propizio per gli azzurri si concretizza con la meta dell’ala
Bisegni dopo altra iniziativa di Mc Lean e passamano di Venditti ma per la
seconda volta viene annullata per un piede fuori dell’ala azzurra e così è
rimessa laterale per Tonga. Che ci crede nella rimonta anche perché, dal punto
di vista fisico, l’Italia perde sempre più energia. E, al 71’, Allan viene
buttato fuori dall’arbitro con calcio per Tonga, realizzato da un fenomenale Takulua
che firma il sorpasso 14-16. Con un uomo in meno la reazione azzurra è buona;
un fortunato calcio di Padovani permette di usufruire di una touche nella linea
dei 22 avversaria, l’azione azzurra è caparbia e per fermarla i tongani
commettono un fallo che regala i tre punti del controsorpasso all’Italia
(piazzato di Padovani, 17-16). Mancano due minuti alla fine, c’è solo da difendere,
sia pur in 14. Ed è qui che l’ingenuità di capitan Favaro (al posto dello
squalificato Parisse) viene pagata a caro prezzo dal team nostrano; punizione,
sia pur dubbia, allo scadere per i tongani e la frittata è fatta, sorpasso
definitivo 19-17 firmato ancora una volta da Takulua. “Abbiamo gettato troppe
occasioni al vento durante la partita”, ha dichiarato a caldo il cittì azzurro
O’Shea, “siamo molto delusi”. Non siete gli unici. Nel Six Nations 2017
cerchiamo di eliminare queste sciocchezze, please.
Non sono d'accordo con le tue opinioni, ma difenderò sempre il tuo diritto ad esprimerle (Voltaire-François Marie Arouet)
WRITING
sabato 26 novembre 2016
venerdì 25 novembre 2016
TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma, dal 30 novembre all'11 dicembre: "Risorgi", traffico di sfortunati durante il Giubileo.
Dal 30 novembre all’11 dicembre prossimi il
Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma propone lo spettacolo “Risorgi”, scritto
e diretto da Duccio Camerini e con, oltre al regista, in scena Simone Bobini, Barnaba
Bonafaccia, Marika De Chiara, Ciro Carlo Fico, Dario Guidi, Igor Mattei, Marco
Damiano Minandri e Cristina Pedetta (musiche dal vivo di Matteo Colasanti, scene
e costumi di Nika Campisi e foto di Alberto Martinangeli).
Un traffico di storpi e mendicanti sullo sfondo
del nuovo giubileo. Un capo, una specie di figlio-erede, un pupillo, ruffiani,
ma anche nemici. Un rapimento mette in crisi un sistema. Qualcuno alla fine ci
lascerà la pelle. Un mondo indifferente e senza più una forma. Qualcuno l’aveva
previsto. Un clima scabroso e barocco, forse una preghiera, a cavallo tra la
periferia e la campagna sventrata. Ogni personaggio è in attesa di una sua
personale resurrezione, davanti ad un mondo ridicolo che sa soltanto ignorare. Marika è un aspirante transessuale
di mezza età; Sergetto è un ex marchettaro che non vuole smettere di illudersi;
Traiano, il figlio di Marika, gestisce insieme al padre un traffico di storpi,
addestrati a chiedere l’elemosina in occasione del Giubileo della Misericordia
voluto da Bergoglio; Mongo è un
ritardato, un fool che vede dietro le cose; Semmi è un cameriere che fa
arti marziali e prende “bombe” illegali prima di combattimenti clandestini;
Rosa, la sua ex, è una tossica un tempo assistente sociale; Nadia è
un’impiegata che si accanisce contro il figlio disabile; Bacio è un uomo deciso
a risalire la china di quel potere sommerso; infine Latodestro è uno storpio
finito sotto un camion, è lui il Robespierre che guida gli altri storpi alla
rivolta. Prezzi da 21 a 30 euro.
TEATRO - All'Eliseo di Roma le tre giornate dedicate alla tragedia shakespeariana per antonomasia: L' "Otello", non solo gelosia.
Universalmente
riconosciuta come una delle opere imprescindibili della letteratura
occidentale, l’Otello di Shakespeare nell'immaginario collettivo è la
tragedia della gelosia, dell’irrefrenabile furore delle passioni e della
debolezza del raziocinio umano dinanzi all'orgoglio e al sospetto del
tradimento; l’Otello è anche la tragedia del Male, incarnato da quella
straordinaria invenzione letteraria che è Iago, l’infido alfiere che trama
diabolicamente alle spalle del Moro, sfruttando le debolezze di quest’ultimo.
Le
tre giornate dedicate all’Otello, in programma al Teatro Eliseo di Via
Nazionale in Roma (ingresso libero), intendono mettere in luce, attraverso la
riflessione di illustri intellettuali ed esperti della materia, le molteplici
implicazioni teoriche e filosofiche di quest’opera. L’evento, organizzato dal
Teatro Eliseo e da Giuseppe Di Giacomo del Dipartimento di Filosofia
dell’Università Sapienza di Roma, rappresenta la quarta tappa di un percorso
dedicato a William Shakespeare che coinvolge filosofi, studiosi di letteratura,
anglisti e interpreti che negli anni passati si sono confrontati sugli altri
tre capolavori immortali del Bardo (Amleto, Macbeth e Re
Lear). Questo il programma:
lunedì
28 novembre 2016, Teatro Eliseo ore
17.30, partecipano Piergiorgio Donatelli, Antonio Gnoli, Giovanni Matteucci e Fausto Malcovati; giovedì 1 dicembre 2016, Piccolo Eliseo ore 17, partecipano Maurizio Ferraris, Elio Franzini, Stefano Velotti,
Giuseppe Pucci; mercoledì 7 dicembre 2016, Teatro Eliseo ore 19, partecipano Massimo Cacciari, Giuseppe Di Giacomo, Nadia Fusini.
giovedì 24 novembre 2016
RUGBY - A Padova sabato l'Italia contro Tonga senza capitan Parisse: Vincere divertendosi.
Dopo
l’eccitazione collettiva per la vittoria storica a Firenze contro il Sudafrica,
l’Italrugby torna in mischia a Padova (ore 15, diretta in chiaro su DMax) per
affrontare, nel terzo e ultimo test match del 2016, il quindici di Tonga, che nel
ranking mondiale occupa la quindicesima posizione con 70.25 punti contro la
tredicesima dell'Italia (74.23 punti). La vigilia di questa partita,
considerata la più abbordabile del trittico novembrino, è però rovinata dalla
squalifica internazionale inflitta a Capitan Parisse, fermato dalla Disciplinare per tre turni causa un contatto
"piede-viso" accidentale in ruck giocando lo scorso 5 novembre a
Bordeaux con il suo club, lo Stade Français. L’avvicendamento dell’insostituibile
capitano azzurro è una bella gatta da pelate per il neo cittì irlandese Conor
O’Shea, che ha deciso di affidare la maglia numero 8 all’italo-sudafricano van
Schalkwyk, seconda linea in grado di firmare la prima meta azzurra contro gli
Springboks (entrerà nel quindici di partenza anche Geldenhuys, rimasto fuori
dai 23 nelle prime due partite). Sarà poi Simone Favaro, grande combattente, ad
indossare la fascia di capitano al posto di Parisse.
In
ogni caso O’Shea predica calma e vuole un'Italia “con i piedi per terra e che dia prova di continuità”. La squadra – ha continuato il tecnico
irlandese – sa che il viaggio è molto
lungo e che sono le piccole cose fatte bene in partita a permettere di vincere.
Nello sport oggi sei un eroe e domani puoi tornare nessuno. Noi lavoriamo duro,
io spero che i giovani in Italia possano vedere in campo una squadra che lotta
e giocatori che indossano con orgoglio ed emozione la maglia azzurra”.
Per
quanto riguarda gli avversari degli azzurri, c'è un solo cambio nel XV
annunciato dal c.t. Tutai Kefu; rispetto alla vittoria per 20-17 sugli Stati
Uniti di sabato scorso a San Sebastian (battuta anche la Spagna a Madrid 28-13),
c’è un avvicendamento all'estremo, ovvero Tevita Halaifouna prende il posto di
Telusa Veainu. Anche i tongani, forti soprattutto nel Seven, annoverano tra le loro fila
diversi giocatori che frequentano i campionati più importanti, inglese e
francese (l'ala Vainikolo, la seconda linea Jon Tu'ineau, il tallonatore Elvis
Taione e il pilone Sila Puafisi) e neozelandese (l'imponente numero 8 Tevita
Koloamatangi, il flanker Jack Ram e il pilone destro Siua Halanukonuka).
domenica 20 novembre 2016
Calcio a 5 - Serie A, 7a giornata: Inarrestabile Napoli, al Latina il derby col Rieti.
La
Lollo Caffè Napoli è inarrestabile: la squadra di Francesco Cipolla
passa (6-3) anche sul campo della Futsal Isola Fiumicino e si mantiene in vetta al campionato di
Serie A di calcio a 5. Nelle altre gare della settima giornata, tiene il passo
il Pescara che vince 4-2 sul campo della Came Dosson mentre è pari spettacolo (4-4) tra Kaos Futsal e Luparense. La settima giornata si era aperta con le
vittorie negli anticipi di Acqua&Sapone Unigross (4-0 alla Lazio), Axed Group Latina (6-2 sul campo del Real Rieti) e Ma Group Imola (5-4 sulla Cioli Cogianco Genzano). Il prossimo turno, l’ottava
giornata, si aprirà venerdì 25 con Latina-Kaos e Lazio-Isola Fiumicino (diretta Sportitalia). Sabato 26 Acqua&Sapone-Came
Dosson, Imola-Pescara e Luparense-Cioli Cogianco. Rinviata Napoli-Rieti per gli impegni del Real nell’Elite Round di Uefa
Futsal Cup: ad Almaty, esordio giovedì contro il Kairat.
sabato 19 novembre 2016
RUGBY - A Firenze si è fatta la storia, Italia-Sudafrica 20-18: Azzurri mitici, ora sotto con Tonga.
A
Firenze si è fatta la storia del rugby azzurro: l’Italia del neo cittì O’Shea ha
battuto 20-18 il Sudafrica e per la prima volta ha sconfitto (più nettamente del
risultato) una squadra sotto l’Emisfero Sud (le altre sono Australia e Nuova
Zelanda per intenderci), la quarta al mondo secondo il ranking internazionale. Certo,
non è il Sudafrica di Capitan Pieenar o di van der Westhuizen o di Chester Williams
o Stransky, anzi nelle ultime sette partite il XV di Coetzee ha rimediato sei
sconfitte, ma è pur sempre il Sudafrica, gli Springboks, tra i maestri della
palla ovale. E la coraggiosa Italia l’ha sfidata sul suo campo preferito, la
fisicità, vincendo con un Favaro straordinario, con delle prime linee che si
sono comportate da veterani, indicendo spesso all’errore i dirimpettai di
mischia. E’ stata una buona Italia da subito, partita aggressiva e vogliosa,
frenata nell’ardore non tanto dagli avversari quanto dall’arbitro irlandese
Clancy che l’ha penalizzata in almeno tre occasioni. Poi la meta della star
Habana (miglior realizzatore di mete nella storia del Sudafrica) ha rotto il
ghiaccio; è stata lesta l’ala sudafricana a sfruttare un break dell’estremo Le
Roux. Ma la reazione azzurra non si è lasciata attendere. Capitan Parisse, oggi
in cabina di regia, invece di accontentarsi dei tre punti, ha ordinato di
calciare l’ovale in touche e, da quella rimessa, è scaturita la meta dell’Italia
di forza col pack firmata dall’ex sudafricano Van Schalkwyk. Canna ha trasformato
e portato l’Italia avanti 7-5. Passano sei minuti e ancora una volta la
velocità degli ospiti ha fatto la differenza: ad andare in meta è stato il
centro De Allende sulla corsia di destra. L’apertura Lambie ha trasformato così
gli Springboks si sono trovati avanti 12-7. A questo punto è salito in cattedra
l’estremo delle Zebre Edoardo Padovani, “man of the match”; prima ha centrato l’acca
da centrocampo accorciando le distanze (10-12), poi ha salvato la seconda una
meta sicura degli avversari, con tutti gli azzurri che nel finale si sono schierati
in difesa e placcaggio su placcaggio, non hanno consentito la terza meta ai
sudafricani dopo sedici attacchi consecutivi. Dal riposo i sudafricani sono tornati
più convinti in campo mentre la seconda linea Fuser si è fatta ingenuamente
espellere per dieci minuti causa una entrata scomposta sul saltatore avversario
in touche. In inferiorità numerica l’Italia ha placcato tutto resistendo
eroicamente, e concedendo al Sudafrica solo un piazzato dell’apertura Lambie. Forse
è lì la chiave del match perché al rientro di Fuser (e contemporaneo quadruplo
cambio del cittì sudafricano) la partita è tornata saldamente nelle mani
azzurre. La maul azzurra ha logorato la difesa avversaria sino a permettere all’ala
Venditti, che ha atterrato a spallate il malcapitato di turno, di siglare la
seconda meta italiana. Che un Canna assai attento ha trasformato; al 55’ l’Italia
ha ribaltato la situazione conducendo 17-15. Il Sudafrica è alle corde, se
prima cercava sempre la via della meta tramite la touche ora ha capito che deve
far punti coi piazzati per sperare di uscire indenne dal Franchi. E ne ha fatti
altri tre dalla grande distanza col talentuoso Jantijes riportandosi avanti
18-17. Dopo quattro minuti però la pressione azzurra sulle linee difensive
altrui viene premiata dal calcio di Canna che ha portato l’Italia di nuovo
sopra di due lunghezze (20-18). A dieci dal termine O’Shea ha cambiato l’assetto
della mediana: fuori Canna e Bronzini (bravi davvero), dentro Gori a mediano di
mischia e Allan come primo centro, mentre all’apertura è scalato Mc Lean. Il
match però è già virtualmente terminato perché i sudafricani stremati nel
fisico e nelle idee, non sanno più cosa fare, tanto che al 78’ di nuovo la maul
nostrana con Fuser segnerebbe la terza meta se l’arbitro non l’annullasse
(giustamente) per l’uscita coi piedi dalla linea laterale di alcuni azzurri prima
della schiacciata dell’ovale. Ma nella touche susseguente gli Springboks si
sono fatti rubare l’ovale come dei pivelli e ad Allan non è restato che
calciare fuori e sancire lo storico risultato per il rugby azzurro. Siccome
però l’appetito vien mangiando, adesso bisogna battere anche Tonga sabato
prossimo a Padova (sempre in diretta in chiaro su DMax canale 52) nella terza
ed ultima amichevole del 2016 per gli azzurri prima del Six Nations 2007.
venerdì 18 novembre 2016
TEATRO - Al Piccolo Eliseo, lunedì 21 novembre, si legge "Il male oscuro": Riscoprendo Berto, ancora modernissimo.
Giuseppe
Berto, grande scrittore italiano, sta vivendo un periodo di riscoperta della
sua opera, colmata quest'anno nel passaggio dall'editore Rizzoli a Neri Pozza
editore, che propone nuovamente Il male oscuro con un'edizione critica e
l'introduzione di Emanuele Trevi. Lunedì 21 novembre alle 18.30 il Piccolo
Eliseo di Via Nazionale in Roma ne propone un dialogo (fino ad esaurimento
posti) con Emanuele Trevi, Paolo
Mauri, Cesare de Michelis e Camilla Baresani (letture di Iaia Forte).
Apparso
per la prima volta nel 1964, Il male oscuro ottenne subito un grande
successo, vincendo nello stesso anno il Premio Viareggio e il Premio Campiello.
L’apprezzamento critico che ne seguì, tuttavia, non colse forse pienamente la
grandezza di quest’opera e della figura di Giuseppe Berto nel panorama della
letteratura italiana del secondo Novecento.
Come sovente accade, questo
romanzo e lo stesso Berto conoscono forse soltanto oggi quella che Benjamin
definiva «l’ora della leggibilità». Comparato con le opere di quell’epoca
caratterizzata da una società in piena espansione, Il male oscuro, come
nota Emanuele Trevi nello scritto che accompagna questa nuova edizione, appare
come «lo specchio, frantumato ma straordinariamente nitido, di un intero mondo,
di un’epoca storica», un capolavoro assoluto dotato di «un’autorevolezza
paradossale, che si basa sulla travolgente energia degli stati d’animo».
Come i grandi libri, il
romanzo presuppone una genealogia. Berto ha ammesso più volte il suo debito con La coscienza di Zeno di
Svevo e La cognizione del dolore di Gadda, dalla quale ricavò il titolo
stesso del suo libro. Il male oscuro, tuttavia, segna una svolta
fondamentale rispetto a queste opere precorritrici: non descrive semplicemente
una nevrosi, ma la mima e la incarna. Il suo linguaggio è la manifestazione
stessa del male, «l’epifania tragicomica della sua oscurità» (Trevi).
Un’assoluta novità artistica e letteraria che Berto non esitò a battezzare
«stile psicoanalitico», una prosa modernissima che, narrando di un male
assolutamente personale, fa scorrere davanti ai nostri occhi «la Roma della
Dolce Vita e di via Veneto, i medici e le loro contrastanti e fallaci diagnosi,
l’industria del cinema con tutte le sue bassezze e le sue assurde viltà, la
famiglia borghese e la sua economia domestica, i cambiamenti del costume
sessuale, i rotocalchi a colori e le villeggiature in montagna», la malattia di
un’epoca apparentemente felice.
RUGBY - Domani a Firenze (ore 15, diretta DMax) la seconda amichevole dell'Italia: Contro gli Sprinboks per l'onore.
Passata
la bufera All Blacks, l’Italrugby si ributta in mischia e domani a Firenze affronta
gli Springboks sudafricani in un altro incontro sulla carta proibitivo per
quello che rappresenta in Italia il nostro movimento in considerazione del pedigree
di quello sudafricano. Rispetto al match con la Nuova Zelanda, il tecnico della
Nazionale, l’irlandese O’Shea, deve cambiare quattro elementi per infortunio: fuori
Ghiraldini, Lovotti, Mbandà ed Esposito, dentro subito Gega, Panico (prima da
titolare), Minto e Venditti. In mediana confermato Bronzini (con Allan pronto
al subentro in corsa) e Gori che lascia in panchina Canna. “La squadra che ha
affrontato gli All Blacks merita un'altra occasione. In 2-3 anni il nostro
percorso porterà frutti”, ha detto O’Shea, dando l’impressione di puntare ai
Mondiali del Giappone del 2019.
Per
quanto concerne il Sudafrica, Il c.t. Coetzee ha annunciato il ritorno tra il
XV dell’ala Habana che aveva saltato la partita di sabato scorso con
l’Inghilterra persa a Twickenham 37-21 dai sudafricani . Inoltre, con Etzebeth
k.o. in seconda linea va Du Toit e per Carr è la prima volta da titolare.
Comunque
vada, il match più abbordabile (ma guai a pensare che sia facile) ci sarà tra
una settimana a Padova contro Tonga, la terza ed ultima amichevole del 2016 per
gli azzurri prima del Six Nations 2007 che partirà in febbraio.
giovedì 17 novembre 2016
Calcio a 5 - Serie A, 7a giornata: Napoli a Fiumicino per non cadere nella rete.
A cinque giornate dalla fine del girone di andata, la corsa per la qualificazione alla Final Eight di Coppa Italia entra nel vivo. Nel weekend, tra venerdì e sabato, si gioca la settima giornata del campionato di Serie A di calcio a 5, che sarà aperta dall’anticipo tra Acqua&Sapone Unigross e Lazio in diretta su Sportitalia (canale 60 del dtt, canale 225 del bouquet Sky). Domani sera si giocano anche Cioli Cogianco Genzano-Ma Group Imola e Real Rieti-Axed Group Latina. Sabato, Came Dosson-Pescara, Kaos Futsal-Luparense e Futsal Isola Fiumicino-Lollo Caffè Napoli.
martedì 15 novembre 2016
TEATRO - All'Eliseo in Roma, dal 22 novembre, omaggio alla poetessa romana: "La pazza della porta accanto", Foglietta dà vita alla Merini young.
“Si va in manicomio
per imparare a morire” scriveva Alda Merini in uno dei suoi aforismi più
famosi. E invece “la poetessa dei navigli” amava la vita e amava l’amore. “La
pazza della porta accanto”, intenso atto unico di un’ora e mezza
scarsa firmato da Claudio Fava in scena al Teatro Eliseo in Roma (da martedì 22 novembre a domenica 11 dicembre 2016 , prezzi da 25 a 40 euro) vuole essere un
omaggio alla figura di una donna dalla straordinaria parabola artistica e
umana, ai suoi versi dalla forte componente mistica. Ma il testo è altresì una
denuncia civile contro i trattamenti subiti da chi, proprio come Alda Merini,
ha conosciuto la discesa agli inferi nei manicomi prima della Riforma Basaglia
del 1978. Un tema di portata civile e sociale che Alessandro Gassmann
approfondisce e porta sul palcoscenico. La drammaturgia di Fava scorre senza interruzione,
sonda gli abissi della mente di Alda Merini, il suo rapporto con i compagni di
degenza, la nostalgia per la famiglia e le figlie, rivela il suo senso profondo
della maternità, la sua fede religiosa, la capacità di resistere alla cattività
forzata del manicomio, l’aspirazione profonda alla libertà del corpo e della
mente.
“A dare voce e volto a questa
grande poetessa italiana - sottolinea Gassmann - sarà
Anna Foglietta, bravissima attrice (in ascesa, ndr) che interpreterà una giovane Alda
Merini in profondo conflitto con un mondo che non la comprende e di cui non
accetta le etichettature".
Il testo si sviluppa all’interno di un
ospedale psichiatrico e ripercorre la drammatica esperienza della Merini. Per intenderci, erano
gli anni in cui la parola “depressione” non si conosceva e chi soffriva di
questa malattia veniva definito pazzo, erano anche gli anni in cui
negli ospedali psichiatrici praticavano l’elettroshock e i bagni nell’acqua
gelata.
lunedì 14 novembre 2016
Calcio a 5 - Serie A, 6a giornata: Napoli, vittoria e primato confermato. E finalmente Lazio!
Lo scontro diretto per il secondo posto nella classifica del campionato di Serie A di calcio a 5 se lo aggiudica il Pescara: al PalaRigopiano, gli abruzzesi festeggiano la vittoria in Supercoppa di mercoledì scorso contro il Real Rieti battendo 5-4 la Cioli Cogianco, volando da soli alle spalle della capolista Lollo Caffè Napoli. I genzanesi, invece, restano a 10 punti, al settimo posto, a -5 dalla vetta.
Il Pescara ci mette solo 22 secondi a sbloccare il risultato con Caputo, che aveva saltato la Supercoppa per squalifica; colui che aveva invece segnato il primo gol mercoledì a Teramo, Mauro Canal, al 4’20’’ batte ancora Molitierno per il 2-0. La Cioli Cogianco colpisce una traversa con Fits ma al 13’17’’ sono ancora i padroni di casa a trovare la via della rete con Cuzzolino. A 49 secondi dalla sirena di metà gara, però, Fusari da due passi supera Pietrangelo, oggi in campo al posto di Capuozzo. E’ un gol importantissimo per gli ospiti e per lo stesso Fusari, che a inizio ripresa raccoglie una corta respinta di Pietrangelo e fa 3-2. Che diventa 3-3 poco dopo con il sinistro al volo di Ippoliti, su cui però il portiere del Pescara non è esente da colpe. A regalare il nuovo vantaggio agli abruzzesi è un rigore di Waltinho; Vizonan pareggia nuovamente, ma Cuzzolino realizza il 5-4.
LE ALTRE PARTITE - La sesta giornata si era aperta con le vittorie di Napoli (7-6 sull’Acqua&Sapone Unigross, che in giornata ha esonerato il tecnico Fuentes) e Axed Group Latina (4-0 sulla Futsal Isola). Ieri, 2-1 della Ma Group Imola al Kaos Futsal nel derby emiliano-romagnolo, 5-1 dellaLuparense sul Real Rieti e 3-1 della Lazio sulla Came Dosson nello scontro salvezza.
PROSSIMO TURNO - La settima giornata verrà inaugurata venerdì da tre anticipi: Acqua&Sapone-Lazio (diretta Sportitalia), Rieti-Latina e Cioli Cogianco-Imola. Sabato Came Dosson-Pescara, Isola Fiumicino-Napoli e Kaos-Luparense.
sabato 12 novembre 2016
RUGBY - Amichevole all'Olimpico, Italia-Nuova Zelanda 10-68: All Blacks di un altro pianeta.
Che fosse una partita proibitiva per l’Italia di rugby (e non
solo per la nostra nazionale) lo si immaginava, così come si sapeva che molti
spettatori vanno allo stadio solo per vedere dal vivo la Haka degli All Blacks
perché la partita, con i Tuttineri in campo, è segnata per chiunque; il 68-10
in un Olimpico di quasi 70.000 persone (il calcio se lo sogna…) per la Nuova
Zelanda, benché in formazione sperimentale e con i titolarissimi in tribuna per
i prossimi severi impegni (vedi rivincita contro l’Irlanda), non lascia alcun
amaro in bocca al quindici azzurro del neo cittì irlandese O’Shea per la netta
superiorità dei kiwi. Anzi lo stesso O’Shea si è detto soddisfatto per il
coraggio mostrato dagli italiani, sebbene non abbia convinto il gioco al piede
esasperato dell’Italia che ha lasciato l’80% del possesso dell’ovale ai
neozelandesi. Le dieci mete degli All Blacks (con l’apertura Cruden “man of the
match”) che sono campioni del mondo da otto anni ossia da due edizioni
consecutive, ci possono stare nel contesto delle forze in campo e bisogna
guardare il bicchiere mezzo pieno. Di cose positive se ne sono viste: la meta
di Boni, ad esempio, che ha finalizzato l’intercetto di Gori, e la
trasformazione di un Allan (bravo anche nei placcaggi) che, con lo stesso Gori,
rappresenta la mediana migliore rispetto all’esperimento Bronzini-Canna. Archiviata
quindi la Nuova Zelanda, ecco all'orizzonte il secondo test match di sabato
prossimo a Firenze tra Italia e Sudafrica (altro incontro proibitivo) e poi, il
sabato seguente a Padova, la terza ed ultima amichevole, quella più abbordabile
ma non facile, contro Tonga. La preparazione verso il Six Nations 2007 dell’era
O’Shea è appena iniziata.
venerdì 11 novembre 2016
TEATRO - All'Eliseo di Via Nazionale in Roma il secondo concerto domenicale dell'Orchestra NuovaKlassica: Mozart e lo Stile Galante.
Al
Teatro Eliseo di Via Nazionale in Roma l’Orchestra NuovaKlassica ed il suo
direttore artistico Ernesto Celani, dedicano il secondo concerto della domenica
13 novembre mattina (ore 11.30) alle opere mozartiane giovanili, immerse nello
Stile Galante, stile che sancì il ritorno alla semplicità classica dopo gli
eccessi del tardo-barocco e che si affermò nell'ambito musicale europeo nella
seconda metà del XVIII. La Sinfonia n. 29 in La Maggiore K 201 (K6186a),
completata a Salisburgo il 6 aprile 1774, esprime l'eleganza formale propria
alla prima scuola di Vienna, componendosi di quella forza espressiva vigorosa e
geniale che contraddistinguerà inequivocabilmente il linguaggio musicale del
salisburghese. A Parigi, nell'aprile del 1778, un Mozart appena ventiduenne
compone il Concerto per flauto, arpa e orchestra K 299.
L'opera fu scritta per
Adrien-Louis de Bounières, duca di Guines, già ambasciatore francese in Inghilterra
e valente flautista, e per sua figlia, arpista (a cui Mozart aveva anche dato
lezioni di composizione). Si tratta in realtà di un doppio concerto in cui
l'arpa intrattiene un dialogo galante con il flauto (e con l'orchestra) dando
vita ad una serie di sonorità di rara bellezza.
Prezzi: adulti € 16, ragazzi € 11.
TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma, dal 16 al 27 novembre: L' "Altrove" e i sogni dei giovani.
Il Piccolo Eliseo di
Via Nazionale in Roma propone, dal 16 al 27 novembre prossimi, lo spettacolo “Altrove”,
scritto e diretto da Paola Ponti e con Massimo
De Lorenzo, Constance Ponti e Mario Russo (prezzi da 21 a 30 euro).
Ambientato
nella periferia romana, “Altrove” diventa
la prigionia dell’immobilismo della nostra società e della nostra mente, dalla
quale prima o poi occorre decidere se uscirne oppure no. Un tema purtroppo oggi
caro alla maggior parte dei giovani in Italia e non solo. Scegliere un luogo in
cui sperare di realizzare i propri sogni o rassegnarsi a una realtà che
oggettivamente costringe a rinunciare in partenza? Quanto conta la concezione
che abbiamo di noi, rispetto a quello che siamo davvero? Quanto ci si sente
emarginati o integrati quando si è poco più che adolescenti?
L’emarginazione o
l’integrazione di un essere umano è una questione di gruppi. Del tuo essere
dentro o fuori da un gruppo. Qualunque esso sia. Nei ghetti, nei salotti, nelle
famiglie. Immaginarsi altro da ciò da cui si parte non è semplice. Immaginarsi
di essere altro dai propri genitori, altro dalla propria storia, da quello che
gli altri hanno immaginato per noi, è un’impresa titanica. Chiedersi chi siamo
davvero è la domanda delle domande. Nato come testo di venti minuti per la
rassegna del Teatro di Roma ‘Ritratto di una capitale’, “Altrove” è diventato ora uno
spettacolo autonomo grazie alla generosità degli attori e di tutta la
compagnia. Anche noi, come tutti,
rincorrendo il nostro sogno.
giovedì 10 novembre 2016
Calcio a 5 - Serie A, 6a giornata: Napoli vuole restare in vetta.
Neanche il tempo di archiviare la Supercoppa italiana vinta dal Pescara, che il campionato di Serie A di calcio a 5 manda in scena la sesta giornata. Domani due anticipi: la capolista Lollo Caffè Napoli, al PalaCercola, ospita l’Acqua&Sapone Unigross nel match trasmesso in diretta su Sportitalia (canale 60 del digitale terrestre, 225 del bouquet Sky). L’altra sfida del venerdì sera è quella tra Axed Group Latina e Futsal Isola. Sabato Luparense-Real Rieti, Ma Group Imola-Kaos Futsal e Lazio-Came Dosson, domenica il posticipo tra Pescara e Cioli Cogianco.
mercoledì 9 novembre 2016
Calcio A 5 - Supercoppa italiana: Pescara bis, Rieti si arrende.
Il Pescara vince ancora. Lo fa davanti a un Pala San Nicolò di Teramo gremito in gran parte di tifosi biancazzurri, che festeggiano la seconda Supercoppa italiana consecutiva. Il Real Rieti di Patriarca gioca una gara volitiva, ma si inchina a una vera corazzata, che vince 4-2. Apre il match l’unica rete del primo tempo, la staffilata di Canal che finisce all’angolino basso. Nella ripresa il Pescara raddoppia con Cuzzolino, ma i laziali accorciano con la girata di Saul. Gli abruzzesi allungano ancora grazie all’autogol di Micoli, ma il cuore reatino è enorme e la formazione di Patriarca accorcia ancora con Pedro Toro. Nel finale, però, Mati Rosa chiude il match in contropiede e rende biancazzurro il cielo sopra Teramo. Un successo il primo evento Live Social nella storia del calcio a 5 italiano: l’evento creato su Facebook e condiviso sui siti di informazione ha raggiunto oltre 372mila persone ed è stato visualizzato 87mila volte.
Il Pescara scende in campo concentratissimo e dopo 1’02’’ passa con una bomba di Canal, che calcia al volo e mette all’angolino. La squadra di Colini è pericolosa anche con Borruto e il Real Rieti esaurisce presto il bonus falli (ammoniti Rafinha e Saul). Alla sesta irregolarità gli amarantocelesti concedono un tiro libero allo specialista Cuzzolino, che stavolta manda alto. Il Pescara continua a premere e centra il palo con Borruto. Sulla ribattuta Rafinha si immola sul tocco a botta sicura di Cuzzolino. La reazione del Real Rieti è tutta in qualche tentativo velleitario di Corsini.
Nella ripresa la partita si accende e Cuzzolino trova immediatamente il punto del 2-0, quando Micoli ferma Canal in uscita bassa e il pallone termina sul sinistro dell’argentino, che spacca la porta. Ma quando tutto sembra finito, ecco l’orgoglio reatino. Saul scarica un destro chirurgico che bacia il palo e termina in fondo al sacco. La partita si incattivisce e fioccano le ammonizioni, ma il Pescara si porta sul 3-1 su un’azione fortuita. Salas batte un out che Micoli tocca per ultimo. Il pallone finisce in fondo al sacco e i biancazzurri mettono le mani sulla coppa. Ma il Rieti ha già dimostrato di essere un osso durissimo e Pedro Toro si lancia nello spazio, bruciando Capuozzo in uscita con un tocco dolcissimo, 2-3. Patriarca inserisce il portiere di movimento (Jeffe) e il Rieti si getta in avanti a capofitto. Ma il Pescara è squadra cinica e spietata e chiude la pratica con Mati Rosa, capocannoniere del campionato che segna anche in Supercoppa. E la formazione di Colini si porta a casa il trofeo per il secondo anno consecutivo.
RUGBY - Nazionale azzurra, amichevole di lusso a Roma contro gli All Blacks: L'Italia cerca identità.
Era
un trattore, un’ala formidabile in grado di andare in meta evitando (tra finte
e manate) avversari sì robusti ma mai come lui: Jonah Lomu un anno fa ha
lasciato questa vita terrena per imbarcarsi in altre avventure, ma il suo
spirito combattente campeggia sempre nei cuori dei “Tuttineri” scesi nella
Capitale per l’amichevole di sabato contro gli azzurri (ore 15, Stadio
Olimpico, diretta in chiaro su DMax canale 52), e anche in quelli degli
sportivi italiani, che ne hanno vissuto le sue indimenticabili gesta. Intendiamoci,
gli All Blacks che affronteranno gli azzurri sono pure piuttosto incavolati per
la debacle di Chicago; non si aspettavano, loro che sono campioni del mondo da
otto anni a questa parte, di prenderle dall’Irlanda così seccamente (40-29).
Irlanda che è più forte dell’Italia ma le statistiche dicono che il nuovo allenatore
degli azzurri è guarda caso un Irish man, Conor O’Shea, che pare avere coraggio
da vendere, dal momento che farà esordire sette ragazzi con meno di dieci
presenze in nazionale. Rivoluzione in mediana dove esordirà in mischia Giorgio
Bronzini del Treviso accanto all’apertura delle Zebre Carlo Canna al posto rispettivamente
delle certezze azzurre chiamate Gori (reduce comunque da un infortunio) e
Tommasino Allan. I giovani potranno contare su alcuni elementi della vecchia
guardia tipo capitan Parisse (per lui 120ma presenza in Nazionale), Favaro, Mc
Lean (inedito nel ruolo di primo centro), Benvenuti Cittadini e Ghiraldini,
sempre pronti a dare il massimo per il rugby italiano.
Quella
con gli All Blacks neozelandesi è la prima delle tre amichevoli che gli azzurri
disputeranno prima del Six Nations 2017: poi, a seguire, Italia-Sudafrica a
Firenze il 19 novembre (ore 15), Italia-Tonga a Padova il 26 novembre sempre
alle 15. Onestamente bisogna battere i tongani e già sarebbe sufficiente.
Andrea
Curti
martedì 8 novembre 2016
Calcio a 5 - Domani ore 20.30 la Supercoppa Italiana a Teramo: Pescara-Rieti, sfida vera.
Il Pescara per confermarsi, il Real Rieti per iscrivere per la prima volta il suo nome nell’albo d’oro. Saranno i biancazzurri abruzzesi di Fulvio Colini e gli amarantocelesti laziali di Mario Patriarca a giocarsi la diciannovesima edizione della Supercoppa Italiana di futsal. Appuntamento domani mercoledì 9 novembre al Pala San Nicolò di Teramo, con calcio d’inizio alle 20.30. Per il Rieti è il primo appuntamento decisivo di un mese che al Real riserverà anche la trasferta in Kazakistan, dove è in programma l’Elite Round di Uefa Futsal Cup: dopo aver superato il primo turno a Foligno, chiudendo al secondo posto il girone vinto dai portoghesi dello Sporting Lisbona, le prossime avversarie saranno i padroni di casa del Kairat Almaty (dove milita l’ex pivot amarantoceleste Maluko), i kosovari del Feniks e i lettoni del Nikars Riga.
Il Pescara è arrivato a questa Supercoppa grazie alla Coppa Italia vinta nel marzo scorso ai tiri di rigore contro l’Asti; il Real Rieti, invece, ha guadagnato il diritto a giocarla grazie alla finale scudetto raggiunta nello scorso campionato, a coronamento di una grande stagione che ha portato il club di patron Roberto Pietropaoli ad alzare per la prima volta un trofeo, la Winter Cup nel dicembre scorso. C’è già un precedente in questo campionato tra le due squadre e risale a sabato 29 ottobre: il Pescara vinse 4-3 in rimonta (doppietta di Duarte e gol di Borruto e Waltinho), dopo essere stato sotto 2-0 (Brizzi e Saul) e prima dell’inutile rete di Jeffe nei secondi finali del match.
Il Pescara recupera Chimanguinho (per il pivot sarebbe l’esordio stagionale) ma perde Caputo, squalificato dopo l’espulsione rimediata venerdì scorso sul campo del Kaos Futsal e da scontare – come da regolamento – nella prima gara ufficiale successiva. Tre, gli ex della partita: Ghiotti e De Luca da una parte, il tecnico Mario Patriarca dall’altra. Patriarca che, prima dello scudetto vinto nel 2015 dal Pescara, era stato il primo e unico allenatore a raggiungere la finale per il titolo nel 2011 sulla panchina abruzzese.
IL REGOLAMENTO - In caso di parità al termine dei 40’ regolamentari, si giocherebbero due tempi supplementari della durata di 5’ ciascuno: in caso di ulteriore parità, la Supercoppa sarebbe decisa dai tiri di rigore (tre per parte).
lunedì 7 novembre 2016
Calcio a 5 - Serie A, 5a giornata: Napoli, capolista a sorpresa.
Il campionato di Serie A di calcio a 5 ha una nuova capolista: è la Lollo Caffè Napoli, che vince 7-2 in casa della Lazio, approfitta del pareggio tra Kaos Futsal e Pescara e fa un doppio balzo che la porta fino in cima alla classifica. Napoli solo in testa viste le sconfitte delle altre squadre che erano a nove punti: la Ma Group Imola cade 7-2 sul campo del Real Rieti, l’Axed Group Latina si ferma in casa dell’Acqua&Sapone Unigross (4-2) e la Luparense, sconfitta 2-1 a sorpresa dalla neopromossa Futsal Isola, al primo storico successo nel massimo campionato. Al terzo posto, Pescara agganciato anche dalla Cioli Cogianco, che vince 7-2 in trasferta contro la Came Dosson, ancora a zero punti. Mercoledì a Teramo (20.30), Supercoppa italiana tra Real Rieti e Pescara.
ANTICIPI - La quinta giornata si era aperta con il pareggio (3-3) tra Kaos Futsal e Pescara, il primo trasmesso in diretta tv su Sportitalia: vantaggio emiliano con Saad, pari di Rosa, 2-1 di Cuzzolino e nuovo pareggio di Kakà in chiusura di primo tempo. Nella ripresa, altro botta e risposta in 12 secondi, stavolta tra Borruto ed Ercolessi.
PROSSIMO TURNO - La sesta giornata verrà inaugurata da due anticipi: Latina-Futsal Isola e (su Sportitalia) e Napoli-Acqua&Sapone. Sabato il derby emiliano-romagnolo tra Imola e Kaos, ma anche Luparense-Rieti, Pescara-Cioli Cogianco e Lazio-Came Dosson.
venerdì 4 novembre 2016
CINEMA - Fino al 12 novembre a Roma l'edizione XII del MedFilm Festival: L'uomo al centro della pellicola.
Fino al 12 novembre Roma ospita il MedFilm Festival, il primo e più importante evento in Italia
dedicato al cinema del Mediterraneo e
del Medio Oriente. Lo storico festival romano si conferma un osservatorio
irrinunciabile sul presente e sul futuro della settima arte, attraverso un
ricchissimo programma che conta 90 film, di cui 60
anteprime italiane, europee ed internazionali. Il festival, diretto da Ginella Vocca, si terrà al Cinema
Savoy (via Bergamo, 17),
storica multisala della Capitale che aveva già ospitato il MedFilm nel 2015, al MACRO-Museo d'Arte Contemporanea di Roma, e nelle
Biblioteche e i Centri culturali delle periferie. E’ stato il regista egiziano Yousry
Nasrallah ad inaugurare la XXII edizione del MedFilm
Festival con l’anteprima
italiana del film Brooks, Meadows and Lovely Faces (Al Ma’ wal Khodra wal Wajh El Hassan). Tre
anni dopo la sua partecipazione, nel Concorso Ufficiale con After the Battle, l’autore egiziano,
protagonista attivo della primavera araba, è tornato a Roma per incontrare
pubblico e critica, insieme alla sua ultima opera, uno scatenato melodramma che
dietro la patina scintillante, racconta le difficoltà del quotidiano in un
paese complesso come l’Egitto.
LUX FILM DAYS A ROMA - Si conferma per il quinto anno consecutivo
la collaborazione tra il MedFilm Festival e l’ufficio di Rappresentanza in
Italia del Parlamento europeo con i LUX FILM DAYS a ROMA, che quest’anno
vedranno la partecipazione di due dei tre film finalisti del Premio Lux 2016: Appena
apro gli occhi di Leyla Bouzid
e Toni Erdmann di Maren Ade, insieme l’italiano La
pazza gioia di Paolo Virzì, tra
i dieci film del concorso. Ma non solo: in occasione delle celebrazioni per il
10° anniversario del Premio, la Rappresentanza in Italia del Parlamento europeo
ha voluto estendere il bacino di spettatori dei LUX Film Days, includendo anche
la città di Salerno. L’11 novembre sarà infatti organizzata una diretta tra il
Festival Linea d’Ombra ed il MedFilm Festival, per la presentazione in
contemporanea del film della regista tunisina Leyla Bouzid Appena
apro gli occhi. L’evento si terrà a Salerno presso il Cinema Teatro
delle Arti, polo culturale della Città, e a Roma presso il Cinema Savoy.
IRAN E TUNISIA OSPITI D’ONORE - Per riannodare i fili che uniscono
popoli e culture, piuttosto che innalzare muri che li separano, il festival ospiterà,
anche quest’anno, due Vetrine speciali dedicate ai Paesi
Ospiti d’Onore: l’Iran e la Tunisia. La millenaria cultura
persiana, la bellezza della sua mitologia, della sua poesia approdano nel
contemporaneo anche attraverso il cinema, che continua ad affascinare il
pubblico di tutto il mondo con autori che si muovono ancora e sempre nel segno
dell’indimenticabile maestro Abbas Kiarostami, al quale il MedFilm
dedica un omaggio con la proiezione del suo ultimo emblematico cortometraggio, Take Me Home. Tra gli altri titoli che compongono questa
prestigiosa vetrina, ricca di numerose anteprime, europee ed internazionali,
troviamo: Scissor di Karim Lakzade’h, Life
and a Day di Saeed Roostaee, A
House on 41st Street di
Hamid-Reza Ghorbani, Daughter di Reza Mirkarimi e Death
of the Fish di Rouhollah Hejazi. Paese simbolo della primavera araba –
unico tra quelli nordafricani ad aver assistito, dopo la caduta del regime,
alla nascita di una forma di democrazia stabile, per quanto di delicato
equilibrio – la Tunisia si dimostra tra i paesi più
vitali dell’area mediterranea. Straordinarie testimonianze in tal senso vengono
proprio dalle opere incluse nella vetrina, come The Last of Us di Ala
Eddine Slim, racconto dell’odissea di un ragazzo africano attraverso la Tunisia
e il Mediterraneo, fino alla totale astrazione dalla realtà, Thala
My Love di Mehdi Hmili, vera e
propria lettera d’amore alla rivoluzione, e poi ancora il doc Omi
Mouna’s Secret, la commedia Ghasra, la love story Et
Roméo épousa Juliette e
l’apologo La Laine dur le dos.
I FILM – Il Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche, curato
da Giulio Casadei, comprende nove film che possono essere tutti o quasi inclusi
nel vasto e variegato mondo del cinema di genere: dal melodramma, a cui si
possono ascrivere il già citato Brooks,
Meadows and Lovely Faces di
Yousry Nasrallah, l’iraniano Inversion di Behnam Behzadi, il tunisino Hedi
di Mohamed Ben Attia e l’italiano L’Accabadora di Enrico Pau, al gangster-movie
franco-tunisino Chouf di Karim Dridi, dal prison-movie
giordano Blessed Benefit di Mahmoud Al Massad, al fantasy horror algerino Kindil
di Damien Ounouri, dal road movie francese Jours
de Francedi Jérôme Reybaud al meta-cinema dell’algerino The
Trial Garden di Dania Reymond. Al di là delle inevitabili differenze,
quello che emerge in ogni singolo film è la volontà di mettere al centro
l’uomo, con tutto il suo carico di fragilità, speranze, desideri. Il concorso
Amore e Psiche 2016 rappresenta un inno a tutto quel cinema capace, anche solo
con un’inquadratura, di aprire voragini nel cuore, attraverso il semplice
raccordo dello sguardo di due innamorati lontani.
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