Fino al 12 novembre Roma ospita il MedFilm Festival, il primo e più importante evento in Italia
dedicato al cinema del Mediterraneo e
del Medio Oriente. Lo storico festival romano si conferma un osservatorio
irrinunciabile sul presente e sul futuro della settima arte, attraverso un
ricchissimo programma che conta 90 film, di cui 60
anteprime italiane, europee ed internazionali. Il festival, diretto da Ginella Vocca, si terrà al Cinema
Savoy (via Bergamo, 17),
storica multisala della Capitale che aveva già ospitato il MedFilm nel 2015, al MACRO-Museo d'Arte Contemporanea di Roma, e nelle
Biblioteche e i Centri culturali delle periferie. E’ stato il regista egiziano Yousry
Nasrallah ad inaugurare la XXII edizione del MedFilm
Festival con l’anteprima
italiana del film Brooks, Meadows and Lovely Faces (Al Ma’ wal Khodra wal Wajh El Hassan). Tre
anni dopo la sua partecipazione, nel Concorso Ufficiale con After the Battle, l’autore egiziano,
protagonista attivo della primavera araba, è tornato a Roma per incontrare
pubblico e critica, insieme alla sua ultima opera, uno scatenato melodramma che
dietro la patina scintillante, racconta le difficoltà del quotidiano in un
paese complesso come l’Egitto.
LUX FILM DAYS A ROMA - Si conferma per il quinto anno consecutivo
la collaborazione tra il MedFilm Festival e l’ufficio di Rappresentanza in
Italia del Parlamento europeo con i LUX FILM DAYS a ROMA, che quest’anno
vedranno la partecipazione di due dei tre film finalisti del Premio Lux 2016: Appena
apro gli occhi di Leyla Bouzid
e Toni Erdmann di Maren Ade, insieme l’italiano La
pazza gioia di Paolo Virzì, tra
i dieci film del concorso. Ma non solo: in occasione delle celebrazioni per il
10° anniversario del Premio, la Rappresentanza in Italia del Parlamento europeo
ha voluto estendere il bacino di spettatori dei LUX Film Days, includendo anche
la città di Salerno. L’11 novembre sarà infatti organizzata una diretta tra il
Festival Linea d’Ombra ed il MedFilm Festival, per la presentazione in
contemporanea del film della regista tunisina Leyla Bouzid Appena
apro gli occhi. L’evento si terrà a Salerno presso il Cinema Teatro
delle Arti, polo culturale della Città, e a Roma presso il Cinema Savoy.
IRAN E TUNISIA OSPITI D’ONORE - Per riannodare i fili che uniscono
popoli e culture, piuttosto che innalzare muri che li separano, il festival ospiterà,
anche quest’anno, due Vetrine speciali dedicate ai Paesi
Ospiti d’Onore: l’Iran e la Tunisia. La millenaria cultura
persiana, la bellezza della sua mitologia, della sua poesia approdano nel
contemporaneo anche attraverso il cinema, che continua ad affascinare il
pubblico di tutto il mondo con autori che si muovono ancora e sempre nel segno
dell’indimenticabile maestro Abbas Kiarostami, al quale il MedFilm
dedica un omaggio con la proiezione del suo ultimo emblematico cortometraggio, Take Me Home. Tra gli altri titoli che compongono questa
prestigiosa vetrina, ricca di numerose anteprime, europee ed internazionali,
troviamo: Scissor di Karim Lakzade’h, Life
and a Day di Saeed Roostaee, A
House on 41st Street di
Hamid-Reza Ghorbani, Daughter di Reza Mirkarimi e Death
of the Fish di Rouhollah Hejazi. Paese simbolo della primavera araba –
unico tra quelli nordafricani ad aver assistito, dopo la caduta del regime,
alla nascita di una forma di democrazia stabile, per quanto di delicato
equilibrio – la Tunisia si dimostra tra i paesi più
vitali dell’area mediterranea. Straordinarie testimonianze in tal senso vengono
proprio dalle opere incluse nella vetrina, come The Last of Us di Ala
Eddine Slim, racconto dell’odissea di un ragazzo africano attraverso la Tunisia
e il Mediterraneo, fino alla totale astrazione dalla realtà, Thala
My Love di Mehdi Hmili, vera e
propria lettera d’amore alla rivoluzione, e poi ancora il doc Omi
Mouna’s Secret, la commedia Ghasra, la love story Et
Roméo épousa Juliette e
l’apologo La Laine dur le dos.
I FILM – Il Concorso Ufficiale Premio Amore e Psiche, curato
da Giulio Casadei, comprende nove film che possono essere tutti o quasi inclusi
nel vasto e variegato mondo del cinema di genere: dal melodramma, a cui si
possono ascrivere il già citato Brooks,
Meadows and Lovely Faces di
Yousry Nasrallah, l’iraniano Inversion di Behnam Behzadi, il tunisino Hedi
di Mohamed Ben Attia e l’italiano L’Accabadora di Enrico Pau, al gangster-movie
franco-tunisino Chouf di Karim Dridi, dal prison-movie
giordano Blessed Benefit di Mahmoud Al Massad, al fantasy horror algerino Kindil
di Damien Ounouri, dal road movie francese Jours
de Francedi Jérôme Reybaud al meta-cinema dell’algerino The
Trial Garden di Dania Reymond. Al di là delle inevitabili differenze,
quello che emerge in ogni singolo film è la volontà di mettere al centro
l’uomo, con tutto il suo carico di fragilità, speranze, desideri. Il concorso
Amore e Psiche 2016 rappresenta un inno a tutto quel cinema capace, anche solo
con un’inquadratura, di aprire voragini nel cuore, attraverso il semplice
raccordo dello sguardo di due innamorati lontani.
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