Universalmente
riconosciuta come una delle opere imprescindibili della letteratura
occidentale, l’Otello di Shakespeare nell'immaginario collettivo è la
tragedia della gelosia, dell’irrefrenabile furore delle passioni e della
debolezza del raziocinio umano dinanzi all'orgoglio e al sospetto del
tradimento; l’Otello è anche la tragedia del Male, incarnato da quella
straordinaria invenzione letteraria che è Iago, l’infido alfiere che trama
diabolicamente alle spalle del Moro, sfruttando le debolezze di quest’ultimo.
Le
tre giornate dedicate all’Otello, in programma al Teatro Eliseo di Via
Nazionale in Roma (ingresso libero), intendono mettere in luce, attraverso la
riflessione di illustri intellettuali ed esperti della materia, le molteplici
implicazioni teoriche e filosofiche di quest’opera. L’evento, organizzato dal
Teatro Eliseo e da Giuseppe Di Giacomo del Dipartimento di Filosofia
dell’Università Sapienza di Roma, rappresenta la quarta tappa di un percorso
dedicato a William Shakespeare che coinvolge filosofi, studiosi di letteratura,
anglisti e interpreti che negli anni passati si sono confrontati sugli altri
tre capolavori immortali del Bardo (Amleto, Macbeth e Re
Lear). Questo il programma:
lunedì
28 novembre 2016, Teatro Eliseo ore
17.30, partecipano Piergiorgio Donatelli, Antonio Gnoli, Giovanni Matteucci e Fausto Malcovati; giovedì 1 dicembre 2016, Piccolo Eliseo ore 17, partecipano Maurizio Ferraris, Elio Franzini, Stefano Velotti,
Giuseppe Pucci; mercoledì 7 dicembre 2016, Teatro Eliseo ore 19, partecipano Massimo Cacciari, Giuseppe Di Giacomo, Nadia Fusini.
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