Al Piccolo Eliseo in Roma, per “Eliseo Cultura”,
parte lunedì il primo di tre appuntamenti racchiusi nel contesto di "Disperatamente italiani - Tre domande per un esame di coscienza", dibattito curato dal giornalista Ernesto Galli della Loggia. "Disperatamente italiani" perché solo così oggi
si può esserlo, deposti orgogli e vanità ridicoli. Oggi più che mai: quando da
ogni parte ci assedia l’incertezza e ci sembra di respirare una soffocante aria
di declino; quando siamo costretti a guardare al passato per capire se abbiamo
ancora un futuro. Se ha ancora un futuro il Paese che nonostante tutto
ostinatamente amiamo. Di seguito i tre appuntamenti ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.
Lunedì 22 ottobre - Perché
è finita così? Perché l’Italia è un Paese sempre più diverso dagli
altri, e di certo non in meglio? Quali errori sono stati commessi in passato, e
da chi, se da vent’anni siamo fermi o arretriamo? Interverranno: Paolo Mieli e Giovanni Orsina.
Lunedì 19 novembre A
che cosa (ci) serve l’Europa? Oggi dire Europa vuol dire sempre più
parlare di un fallimento. Facendoci così dimenticare i vantaggi che ne abbiamo
ricavato. Nella prossima primavera saremo chiamati a decidere se il futuro
potrebbe essere diverso e a quale condizione. Interverranno Giuliano Amato e Salvatore Rossi
Lunedì 17 dicembre: Ci
sarà ancora l’Italia nel 2050? Il declino
demografico sembra condannarci. Ma forse ancora più distruttiva è
l’indifferenza che abbiamo per il nostro passato, per la nostra identità. Interverranno Lucia Annunziata e Roberto Volpi.
Nessun commento:
Posta un commento