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A cura di ANDREA CURTI

sabato 28 aprile 2018

TENNIS - Torneo di Budapest, derby azzurro in semifinale: Cecchinato sorprende Seppi e vola in finale.

Sorpresa nel derby azzurro tra Andreas Seppi (numero 55 del mondo) e Marco Cecchinato (25 anni, numero 92): sul rosso di Budapest, l'esperienza di Seppi è andata a farsi benedire di fronte alla presenza psico-fisica del tennista siciliano che ha prevalso in rimonta in tre set (4/6 7/6 6/3 lo score finale, durata due ore e 17'), confermando l'ottimo stato mentale che gli aveva permesso nei quarti di qualificarsi in semifinale sempre in rimonta sul tedesco Struff. Per il tennis italiano era importante vedere se la semifinale di Budapest potesse sancire un ricambio generazionale importante in seno al tennis maschile italiano e, in un certo senso, anche se non si può proprio parlare di un passaggio di testimone, ha vinto chi ha avuto più "fame" di risultati. Il derby azzurro è iniziato a rilento, un po' in sordina. Seppi ha salvato da 0-30 i primi due turni di servizio, sciupando una palla break nel secondo e nel quarto game. Così è stato Cecchinato a breakkare l'altoatesino finalizzando con un diritto vincente la giusta tattica di far muovere lateralmente Seppi. Poi però il palermitano ha un po' perso la trebisonda, pendendo tre dei quattro seguenti servizi, sbagliando molto col diritto e sotto rete, mentre Seppi non facendo niente di trascendentale, ha portato a casa il primo set 7/5. Ad inizio di seconda frazione, il diritto di Cecchinato continua a sfaldarsi, con Seppi che mette il pilota automatico da fondo campo e si porta avanti 2-0 e 40-15. Poi d'improvviso la fiammata del siciliano, che rientra in partita con grinta e carattere, rimontando 2-2 da un possibile 0-3. E' un match che non decolla, vuoi perché Seppi non riesce a prendere il sopravvento, vuoi perché Cecchinato lotta e intende "addormentare" la partita. Ha una palla break il siciliano nel settimo gioco, proprio perché Seppi sembra in catalessi, ma stecca la risposta e l'occasione sfuma. Si salva ancora Cecchinato nell'ottavo gioco; avrebbe potuto mandare Seppi a servire per il match sul 5-3, ma il siciliano annulla con diverse prime di servizio due pericolose palle break dell'altoatesino. Si arriva quindi al tie-break e Seppi, salito 4-2, ha spento improvvisamente la luce, mentre Cecchinato, sempre concentrato nel match, ha inanellato cinque punti consecutivi pareggiando il conto dei set. Nella terza e decisiva partita, tutto si è risolto nel sesto game quando Seppi, sempre meno presente nel match, ha sbagliato due diritti e una volée a campo aperto, concedendo il 4-2 al palermitano, il quale con un ace esterno è prima salito 5-2 (dopo aver annullato una palla del contro-break) e senza tremare, è riuscito a chiudere la contesa in suo favore, complice anche l'ennesimo errore dell’altoatesino che ha affossato in rete la risposta di rovescio. Così domani è la prima finale in un torneo ATP per il tennista siciliano, peraltro entrato in tabellone come lucky loser; mal che vada (contro ancora non si sa perchè il match tra lo sloveno Bedene e l'australiano Millman è stato interrotto per oscurità sul punteggio di un set pari), entrerà nei primi 70 del mondo, addirittura 60 se dovesse alzare il trofeo. Il che, a parte un meritato e sostanzioso assegno, lo proietterà di diritto nei tabelloni che contano, quelli dello Slam di Parigi e Wimbledon per intenderci. Una bella soddisfazione. E tutto sommato, è stato un discreto torneo anche per il 34enne Seppi che, con i punti della semifinale, la prima sul rosso quest'anno, entrerà di nuovo nei primi 50 del mondo dopo oltre due anni di assenza. Insomma, se i "vecchietti" (contando anche il 31enne Fognini e il 36enne Lorenzi) se la cavano ancora, qualcosa di sostanzioso sta venendo fuori. Aspettando i Sonego e i Berrettini (e magari qualche altro baldo giovane).

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