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A cura di ANDREA CURTI

venerdì 6 aprile 2018

TEATRO - Al Piccolo Eliseo di Roma, dal 13 al 30 aprile prossimi: Chi ha ucciso Sarah? Mistero napoletano anni '90.

Al Piccolo Eliseo di Roma, dal 13 al 30 aprile prossimi, andrà in scena "Chi ha ucciso Sarah"?, di Andrej Longo con Massimo Andrei e per la regia di Pierpaolo Sepe (durata un'ora, prezzo 7 euro). Nella Napoli bene degli anni Novanta, in un palazzo di Via Posillipo, la calura estiva agostana porta un delitto di una ragazza apparentemente senza colpevoli..
Acanfora è un giovane poliziotto che indaga e che scopre una realtà corrotta dalla paura, dall’egoismo, dall’indifferenza e una soluzione inaspettata, aldilà di ogni ragionevole giustificazione.
Attraverso il suo racconto, che il tempo ha trasformato in ossessiva testimonianza, vengono evocati i personaggi di questa storia, dalla madre apprensiva del poliziotto, al Commissario Sant’Agata segnato da un drammatico passato, agli ambigui testimoni del palazzo che svelano il mondo circostante spogliandolo da ogni indulgenza. Gli anni sono passati per il giovane Acanfora, ma non hanno cancellato del tutto la sua umanità, che affiora ripetutamente, a volte ingenua, ironica, divertente fino alle lacrime, ma che alla fine ci riporta ai valori fondamentali della vita e dell’etica.  
Liberamente ispirato a una storia vera accaduta a Napoli negli anni ‘90, il testo è stato selezionato per la rassegna del 1997 di Montecastello di Vibio, destinata ai monodrammi. È stata quella l’unica occasione in cui è stato messo in scena, sempre con Massimo Andrei e con la regia di Pierpaolo Sepe, risultando poi vincitore della rassegna stessa. Una persona onesta – aggiunge Pierpaolo Sepe – a contatto con una realtà dura e inevitabile, si trova di fronte a due scelte: accettarla e affrontarla con le stesse armi che quella realtà le offre, cioè la disillusione e la prepotenza; oppure sottrarsi al confronto e chiudersi in un’ostinata solitudine ed emarginazione. Integrarsi, essere parte, non può e non deve significare diventare l’oggetto del disprezzo del bambino che tutti siamo stati. 
Spiega Massimo Andrei: Gran parte del mio lavoro di attore si basa sul raccontare storie, mi occupo di fiabe antiche, “cunti” di tradizione e narrazione in genere, pertanto ‘Chi ha ucciso Sarah’ rientra in un percorso a me consono, visto che di un racconto si tratta. C’è il giallo, c’è il divertimento, c’è il mistero e, come nelle fiabe classiche, c’è anche la morale finale... ma non è espressa. È una riflessione che lo spettatore può fare da solo, se vuole. Ecco... il messaggio insito, non è narrato verbalmente..., ma affiora.
Da questa storia teatrale Andrej Longo ha tratto anche un romanzo dall’omonimo titolo, pubblicato da Adelphi nel 2009. Spesso – dichiara – si è testimoni di avvenimenti che in apparenza sono semplici o banali ma se si avesse la pazienza di soffermare lo sguardo un po’ più a lungo su quegli avvenimenti, si scoprirebbe con stupore che essi sono l’essenza stessa della vita". 

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