Al Teatro dell’Orologio di Roma, dal 17 al 22 maggio, debutto dello spettacolo T’amo ed è continuo schianto, di Rosalinda Conti per
la regia di Matteo Ziglio, con Giordana Morandini e Stefano Patti. T’amo ed è continuo schianto è una storia
d’amore. Come tutte le storie d’amore, si parla di sentimenti in senso generico e,
nello specifico, si parla dell’amore di un ragazzo per una ragazza, dell’amore
della stessa ragazza per lo stesso ragazzo, dell’amore per i pesci rossi, per i
pensieri che aiutano ad addormentarsi, per gli universi paralleli, per le cose
fatte bene. Però, T’amo ed è continuo
schianto, parla anche di schianti. Schianti in senso metaforico, schianti
in senso letterale. Inoltre, T’amo ed è
continuo schianto, parla di precarietà. Precarietà in senso metaforico,
precarietà in senso letterale. Infine, T’amo
ed è continuo schianto, parla della difficoltà di vivere, in tutti i sensi.
Altri argomenti affrontati: cosa voglio fare da grande, che aspetto ha una
catastrofe, delfini che giocano a pallavolo, nomi insoliti per animali
domestici, come far fuori un coniglio in 12 semplici mosse, cosa fare se vuoi
le sigarette ma non hai voglia di uscire per andartele a comprare, rituali per
propiziarsi il favore dei morti, come far colpo con una casa a Bali.
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