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A cura di ANDREA CURTI

domenica 22 maggio 2016

INIZIATIVE - Storioni e anguille ripopolano il sud del Delta del Po.

Una giornata speciale, quella che si è svolta nell’area sud del Delta del Po, per la Giornata Mondiale delle specie ittiche migratrici (World Fish Migration Day). Circa 100 esemplari giovanili di storionecobice (Acipenser naccarii) e 500 giovanili di anguilla (Anguilla anguilla) sono stati reintrodotti in natura all’interno del fiume Reno, nel tratto terminale del percorso fluviale, presso la Scala di risalita di Volta Scirocco, e nel tratto terminale del fiume Lamone, in prossimità dell’Oasi di Punte Alberete. I complimenti per il progetto sono arrivati anche dalla World Fish Migration Foundation che ha inserito l’evento ravennate nel fitto calendario di appuntamenti mondiali: http://www.worldfishmigrationday.com/events/1060/sturgeons-and-eels-liberation.
Il Centro di Ricerca universitario di Cesenatico (Corso di Laurea in Acquacoltura e Igiene dei Prodotti Ittici) dell’Università di Bologna, secondo quanto richiesto dagli indirizzi del regolamento europeo delle specie ittiche in via d’estinzione, ha avviato già da tempo ricerche e sperimentazioni volte alla conservazione e alla gestione delle popolazioni di anguilla e storione. Entrambe le specie, infatti, sono a rischio e iscritte alla red list dell’International Union of Conservation of Nature (IUCN). “Quella dello storione dell’adriatico è una specie scomparsa nei nostri ambienti naturali romagnoli. Per questo motivo l’Università già da alcuni anni ha dato avvio ad un programma di reintroduzione in natura di questa specie grazie a finanziamenti comunitari (BeNatur LIFE) ottenuti dalle Amministrazioni provinciale e comunale di Ravenna e alla collaborazione del Parco del Ticino e dei parchi del gruppo Costa Edutainment area Romagna: Acquario di Cattolica e Oltremare a Riccione ha spiegato Oliviero Mordenti, ricercatore dell’Università di Bologna, capofila del progetto. Gli animali rilasciati provengono dalle vasche dell’Acquario di Cattolica e Oltremare di Riccione, che collaborano da diversi anni con i ricercatori di Cesenatico e le amministrazioni ravennati nell’ambito di progetti di reintroduzione di specie ittiche. “Forse non tutti sanno che anche l’anguilla europea è un pesce protetto - continua il ricercatore - e proprio per questo anche su questa specie l’Università lavora su progetti di riproduzione indotta e su programmi di ripopolamento grazie a contributi della Regione Emilia-Romagna e donazioni da parte di associazioni (Capannisti di Ravenna)”. L’iniziativa, a cui hanno fattivamente aderito le Associazioni FIPSAS ed ARCIPESCA-FISA di Ravenna, è stata concordata con l’Associazione dei Capannisti (i pescatori sportivi che occupano i tradizionali capanni sul Delta del Po), i quali diventeranno i “guardiani” dell’area ed in caso di catture provvederanno a contattare gli esperti dell’Università per le valutazioni sullo stato di accrescimento e salute degli animali. L’obiettivo è quello di creare una sorta di nursery naturale in un area a sud del Delta del Po. All’interno del progetto di salvaguardia e tutela delle specie a rischio estinzione, curato dai parchi Costa Edutainment, “Salva una specie in pericolo” (nato nel 2010) per sensibilizzare e educare il pubblico alla conservazione, alla gestione responsabile degli ambienti e alla conoscenza degli animali, rientra anche il progetto ‘Che storione’. “Il progetto vede protagonisti l’Acquario di Cattolica, il Parco Oltremare, l’Università di Bologna e il Comune di Ravenna. Ha l’obiettivo di valorizzare le realtà e gli enti che si impegnano concretamente e attivamente nella tutela e nella salvaguardia delle specie minacciate come storione e anguilla, oltre a pinguini, api, squali, tartarughe marine, delfini, fenicotteri e testuggini (www.salvaunaspecie.it)” ha chiosato Cristiano Da Rugna, responsabile Acquariologia Costa Edutainment.

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