WRITING

WRITING
A cura di ANDREA CURTI

giovedì 11 giugno 2015

Calcio a 5 - Finale scudetto: La prima volta di Pescara è di rigore.

Il secondo match point è quello buono: per la prima volta nella sua storia, il Pescara calcio a 5 è campione d’Italia. Dopo due finali perse in questa stagione (entrambe contro l’Asti), la terza fa esplodere il Pala Giovanni Paolo II: la squadra di Fulvio Colini batte 4-3 dopo i tiri di rigore il Kaos Futsal in gara-4 della finale e chiude i conti. Se per il Pescara è il primo trofeo alzato in 19 anni di storia, Colini è sempre più nella leggenda: nessun tecnico, nei 32 anni del campionato italiano, aveva mai vinto lo scudetto su quattro panchine diverse. Colini, che prima del Pescara era stato tricolore con Roma Rcb (2001), Montesilvano (2010) e Luparense (2014), stacca Jesus Velasco, che detiene invece il record di scudetti vinti (sei). Il Pescara, con questo scudetto, acquisisce anche il diritto a partecipare alla prossima edizione della Uefa Futsal Cup, trofeo che Colini ha portato in Italia nel 2011 alla guida del Montesilvano. Dal dischetto, l’errore decisivo è quello di Coco; Rogerio non fallisce.
“Una splendida gara, complimenti alle due società, sia al Kaos sia al Pescara –le parole del presidente della Divisione Calcio a cinque, Fabrizio Tonelli –.Anche quest’anno è stata una finale bellissima, in tutte e quattro le gare. Uno splendido pubblico, sia qui al Pala Giovanni Paolo II sia a Ferrara. Voglio sottolineare il gesto di grande fair play di Maxi Rescia (l'argentino ha messo il pallone fuori in contropiede per permettere i soccorsi a un avversario a terra, ndr)
a metà del secondo tempo, che mi ha particolarmente colpito e gli ho fatto i complimenti”.
Nel Pescara, fuori Morgado, con Colini che recupera invece Caputo; Capurso sceglie ancora Timm tra i pali al posto di Laion, c’è Kakà che torna dalla squalifica e prende il posto di un altro squalificato, Vinicius. Rescia, servito da PC, avrebbe la prima occasione sui piedi, ma l’argentino sceglie di servire Nicolodi invece di calciare, e l’azione sfuma. La prima conclusione è quindi del Kaos: Pedotti, su punizione, serve André, bravo Capuozzo a chiudere sul primo palo salvando un Pescara distratto. Poco dopo, però, Pedotti si libera di PC e trova un’autostrada davanti a sé, che porta al gol dell’1-0. I padroni di casa reagiscono: Rogerio si gira ma trova la respinta di Timm. Bravissimo il portiere del Kaos all’8’37’’ nel deviare d’istinto il tentativo ravvicinato di Canal, pericoloso anche poco dopo, ma costretto a fare ancora i conti con la respinta del numero 12 emiliano. A cavallo del 10’, ci prova anche Leggiero, ma il suo sinistro finisce fuori. Nel finale di primo tempo, aumenta la pressione del Pescara: il sinistro di Nicolodi deviato da un giocatore del Kaos per poco non si trasforma nel gol del pari. Timm è bravo su Leggiero, dall’altra parte attento Capuozzo su Bertoni, servito da Kakà.
Lo stesso Kakà, dopo un sinistro centrale di Nicolodi parato da Timm, è il primo a creare pericoli nella ripresa: Capuozzo, ancora una volta, chiude bene lo specchio. Coco esagera con le proteste dalla panchina e viene ammonito: era diffidato. Il Pescara attacca ma non incide poi, al 9’41’’, Kakà entra in ritardo su Nicolodi e si prende la seconda ammonizione: in superiorità numerica, il pareggio del Pescara è quasi immediato con Salas, che chiude un’azione orchestrata da Ercolessi e Rogerio e fa esplodere il Pala Giovanni Paolo II. Il paraguaiano, su sponda di Rogerio, sfiora anche la doppietta, ma il pallone termina a lato. Ci prova anche Nicolodi in percussione (15’22’’), ma Timm fa ancora buona guardia. Capurso, negli ultimi 4’, rischia Coco portiere di movimento: Timm fa il fenomeno, dove non arriva il portiere ci pensa l’incrocio dei pali a salvare il Kaos sul tentativo di Rogerio.
Si va ancora ai rigori: Colini schiera ancora Lorenzo Pietrangelo tra i pali, ma le parate del giovane portiere non servono. Sbaglia solo Coco (traversa), stavolta Rogerio non perdona. Il Pescara è campione d’Italia: invasione al Pala Giovanni Paolo II, il sogno degli abruzzesi è diventato realtà.

Nessun commento:

Posta un commento