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A cura di ANDREA CURTI

martedì 23 giugno 2015

Calcio a 5 femminile - Domani, al Foro Italico (ingresso gratuito), la prima storica partita: Italia in rosa, a te la palla!

La "nottemagica" comincia a prendere forma. Nell'impianto del Foro Italico di Roma, a pochi passi dallo Stadio Nicola Pietrangeli (che tra meno di 48 ore sarà il teatro dello storico esordio della Nazionale italiana femminile di futsal), si è svolta la conferenza stampa di presentazione dell'evento, alla presenza della squadra al completo e delle cariche istituzionali della FIGC e del Coni.
Il primo a prendere la parola è stato il segretario generale del Coni Roberto Fabbricini: “Questo è un primo passo verso il nostro obiettivo, che è quello di portare alle Olimpiadi il calcio femminile, e di conseguenza anche il futsal. Il movimento in rosa – che sta prendendo piede anche grazie alle tv - ha bisogno di palcoscenici come il Foro Italico, sono convinto che lo Stadio Nicola Pietrangeli sarà stracolmo, per una serata che sarà per davvero una "nottemagica". Vedo negli occhi delle ragazze tanta voglia di scendere in campo, e io non vedo l'ora di assistere a questa partita, che sarà il trampolino di lancio per far capire a tutto il Mondo quanto il futsal femminile sia in crescita”.
Concetti che sono ribaditi dal direttore generale della FIGC Michele Uva: “Fabrizio Tonelli e Roberto Menichelli, al quale faccio i complimenti per aver sposato questo progetto con grande umiltà, sono stati dei martelli pneumatici per noi della Federazione. Sin da subito, assieme al presidente Carlo Tavecchio, abbiamo dato segnali di apertura per la nascita di questa Nazionale. Seguiamo il movimento con grande passione, a testimonianza che il futsal femminile è per noi un punto importante per la crescita federale”.
Anche Fabrizio Tonelli non vede l'ora che sia il 25 giugno:“Siamo curiosi e anche un po' folli – ha esordito il presidente della Divisione Calcio a cinque – ma sono convinto che la nostra follia verrà premiata. Abbiamo scelto Roma perché è la culla del futsal italiano. Una disciplina che è nata nei circoli romani, è cresciuta al Foro Italico negli anni 80 e 90 con la partecipazione di un pubblico straordinario, e si è poi definitivamente consacrata negli anni 2000. La nascita della Nazionale femminile è un altro puntino in un disegno del calcio a 5 che noi vogliamo unire con l'attività giovanile”.
Curioso, ovviamente, lo è anche il c.t. Roberto Menichelli: “Lo siamo un po' tutti, siamo ansiosi di scoprire il nostro valore. Giocando – ha spiegato – centreremo il nostro primo obiettivo, che è quello di capire a che livello è il futsal femminile in ambito internazionale. Sicuramente l'Ungheria è più pronta, perché gioca da tanti anni ed è allenata da un tecnico straniero (Sito Rivera), ma noi non ci tireremo indietro. Anzi, mi piacerebbe lasciare un buon ricordo alla gente che ci verrà a vedere e ci seguirà in tv su RaiSport 1, come accade spesso nelle partite con la Nazionale maschile. Sarà un'Italia propositiva”.
NICOLETTI CAPITANO - Sarà Susanna Nicoletti, giocatrice dell'Italcave Real Statte, il capitano della neonata Nazionale femminile di futsal. La fascia gli è stata consegnata dal segretario generale del Coni, Roberto Fabbricini, dal direttore generale della FIGC, Michele Uva, dal presidente della Divisione Calcio a cinque, Fabrizio Tonelli, e dal c.t. Roberto Menichelli, in occasione della conferenza stampa di presentazione di Italia-Ungheria. “Non avevo ancora parlato con la squadra – ha spiegato l'allenatore – ma, visto il contesto, mi sembrava giusto rendere pubblica la scelta in una giornata speciale come questa”. Nicoletti, osannata dalle sue compagne di squadra e dagli altri presenti, ha espresso tutta la sua felicità per questo importante riconoscimento: “Sono orgogliosa – ha detto – spero di essere all'altezza del ruolo. Giocando da tanto tempo a futsal, conosco bene questo movimento, per cui mi auguro di essere d'aiuto al c.t., alla Divisione e a tutte le mie compagne. Finalmente è arrivato il momento di dare visibilità al femminile, faremo di tutto per dimostrare che ci meritiamo questi palcoscenici”.

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