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A cura di ANDREA CURTI

giovedì 16 marzo 2017

RUGBY - Six Nations, sabato in Scozia l'ultima gara: Evitare il cucchiaio, Italia provaci!

Cercasi punti disperatamente:  quello dell’Italrugby è un annuncio che non può avere più appelli perché quella di sabato prossimo in Scozia (ore 13.30 diretta su DMax canale 52) è l’ultima partita del Sei Nazioni 2017, e gli azzurri si presentano con zero punti in classifica, il che vuol dire wooden spoon, cucchiaio di legno. L’irlandese O’Shea, al suo primo anno alla guida della Nazionale italiana, a detta dei giocatori ha riportato entusiasmo e voglia di partecipare al progetto Giappone 2019 (mondiali di rugby) dopo la sonnacchiosa parentesi del francese Brunel.  Ed è proprio in vista di quell’appuntamento mondiale tra due anni che va visto questo Six Nations perché, al di là dello zero spaccato (momentaneo) in classifica, la squadra è giovane e O’Shea sta cercando un ricambio generazionale non facile in un movimento con problemi tecnici, economici e di tradizione sportiva rispetto alle britanniche e ai galletti francesi. Fatto sta che il tecnico irlandese, per il match contro la Scozia, vuoi anche per infortuni fisici importanti (fuori Favaro, ginocchio, miglior placcatore azzurro, Campagnaro, spalla, migliore ala-centro, più l’apertura Allan e il terza linea Furno), manderà in campo una formazione con poca esperienza internazionale, con meno di 20 presenze in azzurro, e ciò riguarda otto dei quindici titolari annunciati e sei su otto in panchina.  Così Benvenuti tornerà tra i trequarti e Mbandà in terza linea, con Canna all’apertura e Gori numero 9, oltre a Gega per Ghiraldini e Biagi per Van Schalkwyk. La Scozia non è più la squadra più debole dell’anello inglese, diversa da quella che gli azzurri hanno superato due volte in trasferta (2007 e 2015), quindi quest'anno a Murrayfield sarà dura. Ma la giovane Italia è chiamata a stupire, ogni tanto non sempre, per confermare le idee e il lavoro di O’Shea.

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