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A cura di ANDREA CURTI

lunedì 7 marzo 2016

TENNIS - Coppa Davis, Italia-Svizzera 5-0: Cappotto azzurro ma con gli argentini servirà altro.

Italia. missione compiuta. Il tennis nostrano approda ai quarti di finale di Coppa Davis (15-17 luglio prossimi) con una facilità estrema nel punteggio complessivo, cappottone o manita come va di moda dire, ma con grande difficoltà nei singolari della prima giornata. Gli svizzeri, per fortuna degli azzurri orfani di Federer e Wawrinka (l'assenza di Fognini era meno pesante), hanno comunque dato del filo da torcere, tanto che il pedalatore Lorenzi è uscito vittorioso da una maratona di 5 set e 5 ore di gioco annullando tre match point allo scolastico ma efficace Chiudinelli, e la bruttissima copia di Seppi ha impiegato tre ore per venire a capo del giovane Laaksonen. La certezza è venuta dal doppio Seppi-Bolelli che lascia ben sperare per il futuro. Ottimista capitan Barazzutti a fine gara: “Ai ragazzi ho ricordato che nel 2015 la finale l’hanno giocata Gran Bretagna e Belgio. La prima l’abbiamo già battuta, la seconda non ci è certo superiore. Quindi perché porci limiti, pur sapendo che per fare meglio della semifinale di due anni fa dovremo battere avversari molto forti”. In effetti gli argentini, più che forti, sono rognosi, tosti, mai domi. I sudamericani hanno già raggiunto la semifinale di Coppa Davis l'anno scorso, sfiorando il colpaccio in Belgio, uscendo sconfitti 3-2 in rimonta da Goffin e compagni. Il che dimostra che, quella guidata in panchina da Daniel Orsanic, è una compagine competitiva, considerando anche che da qui a luglio potrebbero rientrare i titolarissimi  Del Potro e Juan Monaco, senza dimenticare quel mancino Delbonis, terzo argentino attualmente nel ranking Atp (n.51, mentre Mayer e Pella sono 41 e 42), sempre battagliero sulla terra rossa. Superficie questa congeniale solo a Fognini (non certo a Seppi e Bolelli) che sarà reduce dal sì sull'altare a Flavia Pennetta, fissato per l’11 giugno. E Barazzutti ha dichiarato anche a Pesaro che “al completo siamo tra le tre-quattro squadre più forti del mondo sulla terra”, confermando quale sarà la scelta della superficie.

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