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A cura di ANDREA CURTI

domenica 3 giugno 2018

TENNIS - Roland Garros, ottavi di finale: Battuto Goffin, Magico Cecchinato contro Djokovic.

Se non è una favola, poco ci manca. Marco Cecchinato è incredibilmente ma meritatamente (da quanto visto sul campo) nei quarti di finale del Roland Garros, dopo aver estromesso dal torneo anche il numero 8 del mondo, il belga Goffin. E pensare che fino a fine aprile il 25enne palermitano aveva perso nell'ultimo turno delle qualificazioni del torneo di Budapest prima di essere ripescato come lucky loser e di vincere addirittura il torneo. Proprio quell'evento fortunato (il ripescaggio) gli ha aperto le porte del Paradiso consolidando il suo tennis e il suo stato di grazia mentale; Cecchinato ha preso gradualmente fiducia in se stesso e oggi è un giocatore vero, in grado di lottare ad alti vertici. Se ne è accorto Goffin che, pur avendolo battuto due settimane fa a Roma a fatica, a Parigi ha invece arrancato sotto i colpi del tennista siciliano, sempre più convinto delle sue possibilità. E così è entrato in campo l'azzurro, senza alcun timore reverenziale tanto da cedere appena sette punti nei primi cinque turni di servizio. Al dodicesimo game Cecchinato ha mancato due set point ma nel terzo Goffin ha tirato in rete un passante bimane incrociato per il 7/5 dell'italiano. Che sulla scia dell'entusiasmo ha avuto subito una palla break in apertura di secondo set ma il suo diritto è andato lungo. Nel quinto gioco, sul 3-2 Cecchinato, il belga ha chiamato il medical time out per un trattamento all’avambraccio destro, affaticato dopo la maratona vincente di 24 ore prima contro Monfils. Comunque Goffin era vivissimo, ha salvato una quinta palla break (rovescio lungo del siciliano) prima di sfruttare il primo vero passaggio a vuoto dell’italiano che metteva in rete una facile volée, faceva un doppio fallo e mandava in corridoio un diritto; così break del belga, 4-3 e servizio, capitalizzato 5-3 e poi chiuso 6/4 con un ace. Però la reazione di Cecchinato non si è fatta attendere; il palermitano, con un fantastico passante di diritto lungo linea in corsa alla Ivan Lendl, si prendeva la battuta del belga salendo 2-0, diventato 3-0 con due grandi prime sul 40-40. Il monologo del siciliano è proseguito fino al sorprendente "cappotto", grazie ad uno smash a rimbalzo affossato in rete da Goffin sul primo set point. Il belga ovviamente si scuote e, nel quarto, si è trovato a condurre 3-2 e servizio complici due errori non forzati dell'azzurro. Ma Cecchinato, ed è questa la sua dote principale, non molla mai, è tenace, non si dà mai per vinto e controbreakka immediatamente l'avversario (3-3) per passare in vantaggio nell’ottavo gioco, con il suo colpo migliore, il rovescio, lo stesso che gli permette di chiudere il match in suo favore stendendosi incredulo sulla terra rossa del Bois de Boulogne. “Al primo turno ero sotto due set a zero e adesso invece mi ritrovo nei quarti, dopo aver eliminato due giocatori di alto livello come Carreno Busta e Goffin", ha dichiarato a caldo Cecchinato, proseguendo: "Per me è come vivere un sogno. Affrontare Djokovic una sfida? Più che altro per me è un onore potermi misurare con un campione del genere. Ora è meglio che faccia un massaggio e una bella doccia prima di pensarci: in ogni caso per me è qualcosa di indimenticabile…”. Già, nei quarti di finale Cecchinato sfiderà proprio l'ex numero 1 del mondo Djokovic, ora numero 22 della classifica mondiale (contro il 72 di Cecchinato) e 20esimo favorito del seeding, vincitore al Roland Garros nel 2016 e finalista nel 2015, 2014 e 2012: non ci sono precedenti tra i due sulla carta non ci sarebbe match se Cecchinato ora non fosse a due metri sopra il cielo per fiducia e contentezza e se per Djokovic questo quarto di finale non fosse il miglior risultato dell'anno. Ma c'è un altro azzurro che tenterà l'impresa di arrivare nei quarti di finale, ovvero Fabio Fognini, 18 del mondo, che affronta il croato Cilic, 4, che a Roma ha raggiunto per la prima volta in carriera una semifinale in un Masters 1000 sulla terra. Se il ligure dovesse spuntarla, il tennis italiano eguaglierebbe l’exploit ottenuto sempre al Roland Garros nel 1973 (Bertolucci e Panatta), unica volta in cui due italiani raggiunsero i quarti in uno Slam.

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