Già era dura arrivare in semifinale con il nostro numero 1, figurarsi senza: Fognini
si è infortunato dopo la tournée americana e salta la trasferta allo Spiroudome
di Charleroi in Belgio (per inciso, stesso impianto nel quale l'Italia
femminile di Fed Cup conquistò nel 2006 il primo dei suoi quattro titoli
mondiali) dove l’Italtennis di Coppa Davis, da domani, affronta i locali, ben
più attrezzati sui campi velocissimi indoor. Il sorteggio ha posto di fronte,
alle ore 14 e in diretta su Supertennis, Paolo Lorenzi (38 del mondo e 1 d’Italia
al posto di Fognini) e Steve Darcis (53), match subito fondamentale perché l’eventuale
vittoria del roman-senese porterebbe l’Italia almeno alla giornata conclusiva
di domenica, tenendo viva la contesa. Lorenzi è uno che comunque vada dà
veramente tutto in campo, non si risparmia mai sia dal punto di vista fisico
sia mentale, è un fighter da terra rossa non supportato da straordinaria
tecnica ma da un buon servizio e sul veloce al chiuso la battuta è un’arma
importante. E’ incoraggiante anche il precedente dello scorso anno a Metz
sempre indoor quando Lorenzi si impose in tre set (in Davis però si gioca tre
su cinque). Darcis, dal canto suo, è molto più discontinuo in carriera ma ha
ripreso a trottare con efficacia e la classifica lo dimostra; gioca in casa e
parte favorito, così come “Bimbo” Goffin (salito al numero 14 del mondo) contro
un Seppi (76) che sta facendo fatica a ritrovare quella continuità di gioco e
risultati che lo ha contraddistinto in carriera. Match (pare) chiuso per l’azzurro,
precedenti entrambi sfavorevoli, Goffin viaggia su altre velocità, è più agile,
più pimpante, fisicamente più mingherlino, e la chiave della partita potrebbe
essere l’intraprendenza; il non lasciare spazio a Goffin, attaccarlo spesso,
pressarlo da fondo rischiando potrebbe essere una tattica se non vincente per
lo meno poco arrendevole. Ma Seppi sarà in grado di snaturalizzarsi? Dovrà fare
un match da veloce, serve and volley e via dicendo, lui che non è molto
abituato. Lasciare il gioco in mano a Goffin o farsi sopraffare passivamente nello
scambio, aspettando l’errore dell’avversario, vorrebbe dire alzare bandiera
bianca. Sabato poi alle 15 il doppio, punto fondamentale per chi vuole passare
il turno. Bolelli, orfano di Fognini, giocherà con chi uscirà meno malconcio
dai singolari (o Lorenzi o Seppi) mentre l’annuncio di Barazzutti della riserva
Giannessi (numero 122) pare più una burla che non un proclama serio. Anche i
belgi fanno pretattica; alla coppia Bemelmans-De Loore credono in pochissimi, è
più probabile che uno tra Goffin e Darcis affianchi Bemelmans. Domenica, infine,
dalle ore 14.30, gli ultimi due singolari, Lorenzi-Goffin e Seppi-Darcis. Arrivare
all’ultimo singolare sul 2 pari sarebbe già una mezza vittoria.
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