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A cura di ANDREA CURTI

lunedì 10 aprile 2017

TEATRO - Da domani al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma: Di Giacomo interpreta l'arte del Novecento.

Da domani al piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma, ad ingresso libero fino ad esaurimento posti, il filosofo Giuseppe Di Giacomo interpreta l'arte del Novecento per il ciclo Eliseo Cultura attraverso una serie di lezioni davvero interessanti. Di seguito il dettaglio.
Martedì 11 aprile, ore 17.00: Pop Art, Minimalismo e Concettualismo.
La Pop Art si presenta come l’inversione dell'Espressionismo astratto americano, mostrandosi come una tappa essenziale verso la confluenza di arte e società dei consumi. Andy Warhol, come anche i protagonisti dell'arte minimalista e concettualista, esprimono appieno la dimensione della “presentazione” sorta con i ready-made di Duchamp, mentre personaggi come Keith Haring, pur cresciuti nel'orizzonte della Pop Art, hanno contribuito a un suo superamento e una sua evoluzione.
Martedì 2 maggio, ore 17.00: Picasso e Mirò: l'arte contemporanea in Spagna.
Il Cubismo e il linguaggio artistico di Pablo Picasso sono il linguaggio dell’arte visiva del Ventesimo secolo, dalle origini fino ad arrivare alle sue ultime produzioni, ponendosi come figura che incarna in sé tanto la linea della “rappresentazione” quanto quella della “presentazione”; se nel Cubismo l'immagine viene scomposta e rappresentata in modo da non essere più oggetto per l'occhio, bensì per l'intelletto, Jean Mirò dipinge la realtà non direttamente come la vedono i suoi occhi, ma mediata dai suoi ricordi.
Giovedì 11 maggio, ore 17.00: L'arte contemporanea italiana.
Da De Chirico a Burri, da Morandi a Fontana, l'arte italiana nel Novecento ha sempre dialogato con i movimenti artistici più importanti, europei e d'oltreoceano, mantenendo sempre però una sua peculiarità; Burri, per esempio, vive e lavora da protagonista durante la stagione eroica della pittura informale del dopoguerra e preannuncia qualcosa di assolutamente “altro”, mentre l'opera di Manzoni matura in rapporto a quella dell'artista francese Yves Klein.
Martedì 30 maggio, ore 17.00: L’arte degli ultimi trent’anni.
L’esperienza artistica della contemporaneità non si risolve completamente nella tendenza neofigurativa e iperrealista delle produzioni Neo pop (si pensi a Jeff Koons); contemporaneamente sono emerse produzioni artistiche del tutto originali, in grado di serbare memoria delle sofferenze della storia, come per esempio in Antoni Tàpies, Gerhard Richter e Anselm Kiefer, altre volte capaci  di stimolare la riflessione attraverso la provocazione, come in Damien Hirst.

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