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A cura di ANDREA CURTI

lunedì 22 gennaio 2018

TENNIS - Australian Open, azzurri eliminati agli ottavi di finale: No quarti no party, Fognini e Seppi ko.

No quarti no party; Fognini e Seppi cadono negli ottavi degli Australian Open e perdono la possibilità di entrare nella storia del torneo aussie, dal momento che dal 1991 (Caratti) nessun azzurro è riuscito ad entrare nei primi otto giocatori. Seppi e Fognini avevano giocatori di differenti caratteristiche e potenzialità: il primo ha ceduto in quattro set all'inglese Edmund, che non è un fenomeno ma un buon giocatore da veloce, e tra i due non c'è differenza tanto nel tennis quanto semmai nell'anagrafe e nella conseguente elasticità atletica. Seppi ha pagato la maratona al terzo turno contro Karlovic e alla lunga, dopo aver vinto al tie-break il primo set, ha ceduto gli altri tre set via via scemando e non trovando più la forza per reagire a sufficienza. Fognini invece ha visto poche palle contro un ritrovato Berdych, che lo ha eliminato in tre set secchi. L'azzurro non ha mai dato l'impressione di poter vincere la partita (ha lottato solo nei primi giochi del secondo e terzo set) e questo è un peccato perché avrebbe potuto giocarsi meglio le sue chances di vittoria. Fognini risalirà al numero 22 del mondo, comunque un ottimo avvio di stagione, ma Berdych si è rivelato troppo più forte, ha fatto un partitone il ceco e così sfiderà Sua Maestrà Roger Federer nella parte basse dei quarti di finale di un Australian Open sempre più nel segno dei "vecchietti terribili" Nadal e appunto Federer. Gli altri infatti si sono persi per strada, dalla nouvelle vague del tennis mondiale (i vari Zverev, Kachanov, Thiem, ecc.) ai rientranti Djokovic e Wawrinka, mentre Nishikori e Murray sono ancora out (lo scozzese in campo non prima di giugno prossimo). Comunque, questo è il tabellone dei quarti maschili: lo spagnolo Nadal contro il croato Cilic, bel match; il bulgaro Dimitrov contro l'inglese Edmund, con il primo nettamente favorito; il carneade americano Sandgren contro l'unico next gen sopravvissuto, il coreano Chung. Sandgren è forse la vera sorpresa del torneo: 26 anni di Gallatin, Tennessee, dal nome di un predestinato (Tennys) e dal fisico tozzo (188 cm x 87 kg), numero 97 del mondo, è stato capace di eliminare due top-ten del calibro dello svizzero Wawrinka, n.8, in tre set, e dell'austriaco Thiem, n.5, al quinto set, oltre al francese Chardy (84) e il teutonico mancino Marterer (94). Nessuno avrebbe scommesso un cent su di lui, che frequenta il circuito challenger con alterne fortune e che lo lo scorso anno in Australia aveva perso al primo turno delle qualificazioni, ma ora la vita è girata ed sembra entrato nel gotha del tennis. Chung dal canto suo ha la spensieratezza dei suoi 21 anni e un numero 58 in classifica mondiale che i nostri giovanotti si sognano di notte. Il coreano ha fatto fuori ne torneo i fratelli Zverev, Mischa e Alexander n.4 del mondo, l'altro coetaneo russo Medvedev e il nobile decaduto Djokovic; impressiona dell'asiatico il fatto di aver giocato 6 tie-break tra singolare (4) e doppio (2) e di averli vinti tutti. Forse la concentrazione nei momenti topici dell'incontro è la sua arma in più.

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