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A cura di ANDREA CURTI

domenica 14 gennaio 2018

TENNIS - Altri tre azzurri qualificati agli Australian Open: Caruso, Sonego e Berrettini, è vostro il futuro?

Piccoli azzurri crescono. Dall'Australia giungono notizie confortanti per il tennis azzurro maschile che piazza altri tre elementi nel tabellone principale degli Australian Open capaci di superare la giungla impervia delle qualificazioni e di incrementare la presenza azzurra (9, 7 uomini e 2 donne). Lorenzo Sonego, Salvatore Caruso e Matteo Berrettini hanno centrato l'obiettivo con alterne fortune. Il primo, 22enne di Torino e n.214 del mondo, ha eliminato uno degli idoli di casa, il gigante australiano Tomic, n. 143 del mondo (con un passato da numero 17 del mondo due anni fa) e 29 delle qualificazioni, per 6/1 6/7 6/4, concludendo una cavalcata trionfale che lo ha visto sconfiggere all'esordio il brasiliano Monteiro (12 delle quali) 7/5 6/3 e al secondo turno l'egiziano Safwat. Bravo anche il 25enne siciliano di Avola Caruso, n. 26 dell'Atp, che ha battagliato tre set con il francese Bourgue (n.161) prima di venirne a capo con lo score di 3/6 7/6 6/4. In precedenza l'italiano aveva sconfitto al primo turno il turco Ilkel 6/2 6/4 e poi lo slovacco Gombos 3/6 6/3 6/3. Sfortunato nel match (perso con due match point non capitalizzati) e fortunato nella sostanza (ripescato come lucky loser) il 21enne romano Matteo Berrettini, n. 127 del ranking, che ha perso 4/6 6/3 7/5 con lo statunitense Kudla (176) facendosi rimontare da 5-3 in suo favore nel terzo set. Ma è appunto una sconfitta dolce. Invece è andata male, nel femminile, alla rientrante Sara Errani, sconfitta seccamente (6/4 6/1) all'ultimo turno delle qualificazioni dalla thailandese Kumkun. Comunque il torneo al Flinders Park di Melbourne parte stanotte (ore 1 italiana, 11 australiana). Sulla Rod Laver Arena scenderà subito in campo Francesca Schiavone contro la vincente dello scorso Roland Garros, la lettone Ostapenko, numero 7 del seeding, in un match che pare chiuso per la 37enne milanese, ma nel tennis mai dire mai. Secondo match sul campo 20 è quello tra il bolzanino Seppi, reduce dal successo nel challenger di Camberra, e il 18enne francese Moutet, entrato in tabellone con una wild-card per gli accordi tra la federazione francese e australiana che si scambiano un invito ai rispettivi tornei dello Slam. Sul piatto della bilancia l'esperienza dell'azzurro e la freschezza atletica del francese, importante quando si tratta di partite al meglio dei cinque set. Il terzo match sul campo 15 vedrà opposti Paolo Lorenzi, n. 45, e il bosniaco Dzumhur, n. 30; lo stato di forma inciderà parecchio, con il romano-senese favorito da questo punto di vista, mentre la classifica dice Dzumhur, n. 28 del seeding. Sul campo 14, quarto match, invece l'esordio di Caruso che ha pescato il tunisino Jaziri, n. 97 del mondo, giocatore discontinuo di non grandi potenzialità, per questo la sorpresa ci può scappare, specie se il siciliano continuerà a volare sulle ali dell'entusiasmo. Quanto agli altri azzurri, che giocheranno martedì, il giovane ripescato Berrettini se la vedrà col mancino francese Mannarino, brutto cliente, 28 del ranking e 26 del seeding (match pare chiuso, salvo sorprese); ancora più problematica pare l'impresa del pugliese Fabbiano contro il 4 del mondo, il giovane tedesco Zverev, vincitore al Foro Italico lo scorso anno. L'altro qualificato, il piemontese Sonego, è opposto all'olandese Haase, 43, uno da serve and volley che si esprime bene sulle superfici veloci; vale il discorso per Caruso, l'entusiasmo può far portare a casa il risultato. Non c'è dubbio che le speranze azzurre sono tutte riposte in Fognini e Giorgi. Il ligure, testa di serie n. 25 reduce dalla semifinale (scioccamente persa) di Sydney, affronta il mancino l'argentino Zeballos, 66, sempre battuto peraltro sul cemento, nel 3° match sul campo 7; Camila Giorgi, invece, brillante semifinalista sempre a Sydney (partendo dalle qualificazioni, ha vinto sei partite di fila), farà il suo esordio contro la russa Anna Kalinskaya, 19 anni, numero 152 Wta, proveniente dalle qualificazioni quindi ben rodata. Per entrambi, Fognini e Giorgi, non perdere la concentrazione è fondamentale, per loro che hanno frequenti cali durante una partita.

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