WRITING

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A cura di ANDREA CURTI

venerdì 28 ottobre 2016

LIBRI - Presentata al Canottieri Aniene l'ultima fatica del giornalista Stefano Orsini: "All'Ombra della Maga", lo "spazio vissuto" del Circeo.

Abbiamo bisogno di libri così veri, così aperti allo "spazio vissuto" tra emozioni territoriali e riferimenti geografici di un'area, il Promontorio del Circeo e dintorni, affascinante storicamente e geograficamente parlando, e leggendariamente rilevante, con Omero a farla da padrone, citazioni comprese nello scritto. Stefano Orsini, noto giornalista Rai tra i più scrupolosi nel suo lavoro, ha presentato la sua ultima opera, "All'Ombra della Maga" (Circe ovviamente), Omicron Edizioni, prezzo 12 euro, di 173 pagine divisa in undici capitoli come i giocatori di una squadra di calcio (vecchio pallino dell'autore) in cui tutto questo turbinio di emozioni e sensazioni personali e paesaggistiche e sportive s'incontrano con una prosa leggera, che si lascia leggere, che consente di essere lì, in loco, anche se si sta comodamente seduti sul divano di casa. Si sente, leggendo il libro, l'odore del mare del Circeo, l'amore per quella terra e i suoi frutti (di mare e di terra) che Orsini tramanda ai suoi splendidi figli come ha fatto suo padre. Con lo stesso entusiasmo con cui si coglie un mega fungo dal bosco o si prende un grande polpo o si fa l'insalata e la verdura per una spesa a costo zero e a chilometro zero. C'è una vena rétro di uno spaccato dell'Italia degli anni '70, ovunque oppressa dalle colate cementifere, ma "All'Ombra della Maga" il tempo sembra essersi fermato agli albori di una vita più felice e meno frenetica, ben lontana dalla Roma che ingoia tutto, sentimenti e passioni, sapori e amore. Un libro da non perdere.

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