WRITING

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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 13 aprile 2016

TEATRO - Al piccolo Eliseo di Roma, mercoledì 20 aprile, il racconto pop di Piroso: “Molto rumore per Shakespeare”, 400 anni di mistero.

“Un gran numero di persone prova lo straordinario bisogno, apparentemente insaziabile, di pensare che le opere teatrali di William Shakespeare siano stata scritte da qualcuno che non era William Shakespeare” (Il mondo è un teatro, Bill Bryson).
“Molto rumore per Shakespeare” è il racconto pop di Antonello Piroso, giornalista appassionato di biografie di grandi personaggi storici e culturali che, scandagliando le innumerevoli fonti, ricostruisce la vita del maggiore drammaturgo anglosassone in occasione dei quattrocento anni dalla sua morte, sabato 23 aprile. Lo show è previsto per mercoledì 20 aprile al Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma, a partire dalle ore 19 (prezzi: 8 e 10 euro).
Piroso si interroga sui lati oscuri della biografia del Bardo, sui molti misteri che riguardano la sua persona ma anche la paternità stessa delle sue opere, ciclicamente messa in discussione e contestata.
Shakespeare nacque a Stratford-Upon-Avon nel 1564 e vi morì cinquantadue anni dopo nel 1616. Ma è solo nel 1623, sette anni dopo la sua morte, che il corpo principale delle sue opere (esclusi sonetti e poesie) viene pubblicato. Trentasei tra commedie, drammi storici e tragedie scritte e rappresentate a Londra al ritmo di due l'anno tra il 1592 e il 1610; una produzione copiosa tenendo conto anche dello stop alle pubbliche rappresentazioni per via della peste tra il 1592 e il 1594.
E tuttavia quando colui che è considerato il più eminente drammaturgo della cultura occidentale muore, la sua scomparsa avviene in modo anonimo, sotto silenzio. E ancora oggi è un mistero irrisolto.

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