Dal
10 al 15 ottobre prossimi, il Piccolo Eliseo di Via Nazionale in Roma ospita “Tetas
y recetas” (Tits and Tips), interessante progetto teatrale multilingue e
multimediale, recitato in inglese, spagnolo e italiano, con un pizzico di
francese.
La
commedia scritta da Susana Mendo Murillo,
Francesco Baj e Beatriz Prior esplora temi quali il significato della parola
“famiglia”, il rispetto, la solidarietà, la speranza, la capacità di accettare
i cambiamenti che la vita ci pone ad affrontare e il bisogno di prendersi cura
dell’ambiente e della nostra salute, con particolare attenzione verso la
prevenzione del tumore al seno. La prima parte del titolo, tetas, evoca i
personaggi femminili della commedia che si trovano ad attraversare momenti
chiave delle loro vite che richiedono nuove recetas (ricette). La seconda parte
del titolo invece, recetas(ricette ma anche consigli) perché durante lo
spettacolo ci saranno riferimenti a ricette o consigli utili che verranno
proiettati sul palco interagendo con lo svolgimento dell’azione scenica.
È il giorno di San
Valentino. Londra, Palencia (Spagna) e Roma. Diana, Lucía e Andrea scoprono di
essere a un punto di non ritorno nelle loro vite. Cancro, gravidanza e tradimento:
le loro ricette di vita saranno sconvolte e dovranno trovarne delle nuove
insieme a Philippe e Kathy. Andrea vive a Londra, ha 40 anni, ed è una donna
pratica e indipendente; Lucía, sorella maggiore di Andrea, è assessore nel
Comune di una piccola cittadina spagnola, attiva ecologista. Sua figlia Diana è
laureata con master e potrebbe facilmente trovare lavoro con l’aiuto del padre,
diplomatico italiano, ma vuole farcela da sola. Il vicino di Andrea si chiama
Philippe ed è l’erede di una dinastia cioccolatiera nonché un atipico Don
Giovanni. Infine Kathy, 50 anni, infermiera britannica e coinquilina di
Philippe. Kathy ha fatto di tutto e ha visto tutto e siccome ancora crede
nell’umanità, lavora per una ONG di Lampedusa che si occupa di rifugiati
Cinque
personaggi, cinque generazioni diverse che affrontano con ironia e coraggio le
situazioni tragicomiche in cui spesso ti getta la vita. Il messaggio finale
dello spettacolo è semplice: la vita è piena di sorprese… e non sono sempre
brutte!
Nello
spettacolo sono mischiate in maniera naturale varie lingue, culture e
generazioni, riflettendo la realtà crescente di famiglie plurilingue e di
persone capaci di parlare più di una lingua a seconda del contesto e della
persona con cui interagiscono. Le lingue usate sono “dosate” sapientemente nei
dialoghi scenici di modo che il pubblico possa seguire lo spettacolo avendo una
buona conoscenza di una delle tre lingue principali e una conoscenza parziale
di almeno un’altra. L’obiettivo è quello di instaurare un processo virtuoso che
permetta allo spettatore di riattivare le proprie conoscenze linguistiche,
“rinfrescarle” e ampliarle in maniera organica.
Nessun commento:
Posta un commento