Fino al 3 febbraio prossimo è in scena al Teatro
Eliseo di Roma (Via Nazionale) “Il Maestro e Margherita”, famoso romanzo pieno di colori potenti e assoluti, tutti
febbrilmente accesi, quasi allucinanti. Un eterogeneo gruppo di attori
capitanati da Michele Riondino nella parte di Woland (Francesco Bonomo Maestro/Ponzio
Pilato, Federica Rosellini Margherita), dà vita
alle straordinarie, magiche e perturbanti pagine di Michail Bulgakov.
La
regia è di Andrea Baracco, che spiega: “Si passa in un attimo dal registro
comico alla tirata tragica, dal varietà più spinto all'interrogarsi su quale
sia la natura dell’uomo e dell’amore. Basso e alto convivono costantemente
creando un gioco quasi funambolico, pirotecnico, in cui ci si muove sempre
sulla soglia dell’impossibile, del grottesco, della miseria e del sublime. A
volte si ride, a volte si piange, spesso si ride e piange nello stesso momento.
Insomma, in questo romanzo, si vive, sempre”.
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