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A cura di ANDREA CURTI

venerdì 27 luglio 2018

TENNIS - Torneo di Gstaad, la prima volta del romano: Berrettini, semifinale con vista finale.

Se non è una esplosione, poco ci manca: Matteo Berrettini, 22 anni romano del Nuovo Salario (dal 2011 si allena al Circolo Canottieri Aniene sotto la supervisione del coach Vincenzo Santopadre) è per la prima volta in carriera approdato ad una semifinale nel circuito maggiore, per la precisione al 250.000 dollari di Gstaad, in Svizzera. La vittoria sull’esperto spagnolo Feliciano Lopez, sceso al 66 del mondo, è una tappa importante nel processo di crescita tennistica del ragazzo capitolino, che ha disputato un match impeccabile non solo sotto il profilo tecnico ma anche caratteriale e della personalità. Tanto che Berrettini è entrato subito in partita con un parziale di 10 punti ad 1 (2-0 e break di vantaggio), al contrario Lopez è incappato in doppi falli ed errori gratuiti che lo hanno innervosito. Lo spagnolo con un ace ha impedito a Berrettini il doppio break e con un diritto lungo ha sciupato l’unica chance di strappare il servizio al romano; così Berrettini è salito 4-2, 5-3 (pregevole la sua stop-volley) ed ha portato a casa il set 6/4 con un game fantastico, due aces e una smorzata. La seconda frazione è iniziata sulla falsa riga della prima: subito break Berrettini, con il rovescio bimane incrociato che lo ha portato sul 30-40 e lo slice lungo di rovescio di Lopez che gli consegnato il gioco. Con un altro ace (alla fine saranno 9) il tennista romano ha allungato 2-0 concentrandosi sui turni di servizio; 3-1 con ace e diritto a tutto braccio, 4-2 con ace, 5-3 con due aces nel game perfetto. Avrebbe pure una palla del 5-2 Berrettini ma il suo diritto è lungo di un niente, così il tennista capitolino si è “accontentato”  di chiudere il match 6/3 dopo poco più di un’ora di gioco. “E’ incredibile, devo ancora realizzare quello che ho fatto, sono in semifinale di un torneo per la prima volta“, è stato il commento del lungo ragazzo romano (194 cm x 89 kg), potente nel diritto e nel servizio, che pur non essendo la terra la sua superficie preferita, sinora non ha ancora perso un set sul rosso di Gstaad (ha eliminato al primo turno il macedone Albiot 6/4 6/2, al secondo turno il numero 4 del seeding il russo Rublev 6/3 6/3 e appunto nei quarti il n.8 Lopez 6/4 6/3). In semifinale affronterà l’estone Zopp. numero 107 qualificato e giustiziere di Fognini al secondo turno, reduce da cinque partite consecutive vinte, con le tre del tabellone principale tutte al terzo set. Comunque il sogno di raggiungere la finale quindi è reale, intanto il romano si gode il best ranking (da 88 è virtualmente 73) con prospettive assai più incoraggianti. Per lui e per il tennis italiano.

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