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A cura di ANDREA CURTI

venerdì 24 giugno 2016

SCUOLA - La richiesta degli Insegnanti di Geografia dopo le tracce di italiano (a sfondo geografico): L'indispensabilità della Geografia, adesso più ore a scuola.

L’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia, in rappresentanza di oltre quattromila insegnanti di geografia nelle scuole di ogni ordine e grado, pone una breve riflessione sulle tracce per gli esami di Stato.
Come accaduto più volte nel corso degli ultimi anni, le tracce 2016 usano temi, concetti e problemi che sono parte essenziale degli studi geografici. Il riferimento in particolare è:
-         al concetto di confine e di muri, alle migrazioni e ai movimenti di persone, merci e informazioni;
 - al valore del paesaggio;
- alla valutazione critica dei parametri finanziari sulla ricchezza - come il Pil - rispetto alla società.
Non si tratta di un omaggio alla geografia, che da anni è quasi completamente esclusa dai percorsi della scuola secondaria di secondo grado, quanto dell’imbarazzante e involontaria ammissione della sua indispensabilità per ragionare di attualità e capire i problemi del mondo contemporaneo.

Puntualizza il Prof. Gino de Vecchis, Presidente Nazionale dell’Associazione Italiana Insegnanti di Geografia (AIIG): “Cogliamo questa occasione per chiedere ai decisori politici e ai dirigenti del MIUR di reintrodurre lo studio della geografia generale ed economica nelle scuole superiori, in particolare nel triennio finale, con un programma che sia finalizzato a sviluppare competenze geografiche per analizzare il mondo contemporaneo e i suoi problemi, a promuovere il territorio e i valori territoriali, a preparare alla competizione internazionale e a sviluppare il senso civico, la cura dei luoghi e la cittadinanza attiva e responsabile”.

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