Il
campionato di Serie A di calcio
a 5 ha la sua nuova regina: l’Asti batte
7-6 il Real Rieti (dopo i tiri
di rigore) in gara-4 della finale ed è campione d’Italia per la prima volta
nella sua storia. In un Pala San
Quirico esaurito (2.000 spettatori), la squadra di Cafù conquista lo scudetto dopo due
finali perse in questa stagione: se la Supercoppa e la Coppa Italia non avevano
sorriso agli Orange, sconfitti in entrambi i casi dal Pescara, il tricolore
torna in Piemonte a distanza di 17 anni dal titolo conquistato dal Torino nel
1999. Nella notte dello scudetto, il Rieti era andato in vantaggio con Zanchetta dopo soli 45 secondi, prima
della rimonta completata già nel primo tempo da Julio De Oliveira e Massimo De
Luca. Nella ripresa, il 3-1 di Chimanguinho
e il poker di Bertoni sembravano
aver chiuso la partita, ma il cuore del Real Rieti è infinito e porta – con
altri due gol di Zanchetta e la
rete di Hector, entrambi
capocannonieri dei playoff – le squadre sul 4-4 e ai tiri di rigore. Dove sale
in cattedra Espindola, che para su Hector prima del gol decisivo di Ramon.
Primo scudetto per l’Asti, addirittura il sesto per Patrick Nora, dopo i tre
con la Luparense e i due con la Marca: record assoluto per il futsal italiano.
Cafù,
che deve rinunciare a Crema, parte con Espindola, Nora, Duarte, Bertoni e De
Oliveira; Patriarca non ha Guennounna (colpito da un lutto familiare, onorato
con un minuto di raccoglimento) e ritrova Jeffe. Quintetto con Micoli, Ghiotti,
Saul, Hector e Zanchetta. Passano solo 45 secondi e il Real è già in vantaggio:
lancio di Corsini, uscita avventata di Espindola e perfetto pallonetto di Zanchetta che gela il Pala San
Quirico. L’Asti risponde con un sinistro di Duarte a lato. Un grande Rieti in
avvio: Espindola è miracoloso in spaccata su Hector e si ripete al 5’20’’ su
Rafinha, servito da Zanchetta. Passano due secondi e Saul trova solo l’esterno
della rete. Al 6’53’’ il pareggio astigiano: De Oliveira, su azione di calcio d’angolo, mette in rete, con il
Rieti che protesta per un fallo di mano del pivot. Per qualche minuto, poi,
succede poco: al 13’01’’, ancora De Oliveira potrebbe realizzare la sua
doppietta, ma il destro su assist di Ramon è clamorosamente a lato. Il 2-1
arriva comunque al 13'53’’, con De Luca
prontissimo a correggere in rete il destro di Bertoni che sarebbe forse
terminato comunque in rete. Passano tre minuti esatti e ci vuole un grande
Espindola per negare il 2-2 a Ghiotti. Altro duello al 17’25’’, anche stavolta
vinto dal portiere astigiano.
Nella ripresa, dopo solo 1’26’’, eccezionale salvataggio sulla linea di Saul sulla conclusione a botta sicura di Chimanguinho, poi Micoli dice di no a Nora. Ancora il portiere martinese del Rieti protagonista al 4’09’’ su due tentativi di Bertoni. Il secondo tempo riserva meno emozioni della prima frazione: al 10’’05’’,però, l’Asti avrebbe un’altra chance per chiudere la partita, ma Bocao calcia a lato su assist di De Oliveira. Il 3-1 è di Chimanguinho, che insacca da due passi su assist di Ramon e si inchina alla curva del Pala San Quirico. Immediata la scelta di Patriarca di inserire Jeffe portiere di movimento: Romano sfiora il poker dalla propria metà campo, ma colpisce il palo. Trova il bersaglio invece Bertoni, per il 4-1 che avvicina ulteriormente l’Asti al tricolore; il Rieti, che trova il 4-2 al 16’10’’ con Zanchetta, non si arrende, anche perché nell’ultimo minuto accade l’imponderabile. Zanchetta trasforma il tiro libero del 4-3, Hector a 29 secondi dalla fine realizza un incredibile pareggio, che manda le squadre ai tiri di rigore. Ed è in quel momento che sale in cattedra Carlos Espindola, come nei quarti di Coppa Italia e in gara-2 della finale: il terzo rigore costa caro a Hector, ipnotizzato dal portiere dell’Asti. Ramon, invece, non sbaglia: lo scudetto è Orange.
Nella ripresa, dopo solo 1’26’’, eccezionale salvataggio sulla linea di Saul sulla conclusione a botta sicura di Chimanguinho, poi Micoli dice di no a Nora. Ancora il portiere martinese del Rieti protagonista al 4’09’’ su due tentativi di Bertoni. Il secondo tempo riserva meno emozioni della prima frazione: al 10’’05’’,però, l’Asti avrebbe un’altra chance per chiudere la partita, ma Bocao calcia a lato su assist di De Oliveira. Il 3-1 è di Chimanguinho, che insacca da due passi su assist di Ramon e si inchina alla curva del Pala San Quirico. Immediata la scelta di Patriarca di inserire Jeffe portiere di movimento: Romano sfiora il poker dalla propria metà campo, ma colpisce il palo. Trova il bersaglio invece Bertoni, per il 4-1 che avvicina ulteriormente l’Asti al tricolore; il Rieti, che trova il 4-2 al 16’10’’ con Zanchetta, non si arrende, anche perché nell’ultimo minuto accade l’imponderabile. Zanchetta trasforma il tiro libero del 4-3, Hector a 29 secondi dalla fine realizza un incredibile pareggio, che manda le squadre ai tiri di rigore. Ed è in quel momento che sale in cattedra Carlos Espindola, come nei quarti di Coppa Italia e in gara-2 della finale: il terzo rigore costa caro a Hector, ipnotizzato dal portiere dell’Asti. Ramon, invece, non sbaglia: lo scudetto è Orange.
Nessun commento:
Posta un commento