WRITING

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A cura di ANDREA CURTI

mercoledì 20 settembre 2017

TEATRO - Al Piccolo Eliseo dal 27 settembre all'8 ottobre: "Purgatorio", ritorno assicurato.

Una stanza. Potrebbe essere un carcere, un manicomio, un luogo di tortura o il Purgatorio. Due personaggi: un uomo e una donna sono chiamati a confrontarsi con le loro sanguinose vite passate, per maturare consapevolezza delle azioni compiute e tentare di redimersi. Il dialogo è stretto, domande e risposte, quasi un interrogatorio. Ma chi è la vittima? E chi il carnefice? La creazione di Carmelo Rifici, Purgatorio di Ariel Dorfman, in scena al Piccolo Eliseo di Roma dal 27 settembre all'8 ottobre (prezzo 20 euro) e di cui sono protagonisti Laura Marinoni e Danilo Nigrelli, più che una riscrittura della Medea, è un’opera autonoma che parte dalle vicende della Medea.

Ariel Dorfman, scrittore da sempre impegnato nella difesa dei diritti umani, riprende il mito e gli ingredienti della tragedia classica per scrivere un’opera teatrale sulla violenza e la crudeltà. Un lavoro di grande intensità come già La morte e la fanciulla, da cui Roman Polanski trasse il suo celebre lungometraggio. Il suo Purgatorio è un luogo astratto, uno strano ambiente da cui si può uscire, ma in cui si ritorna comunque.

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